Alitalia: ci sono novità?

L’ultima volta che abbiamo parlato di Alitalia Spinetta se ne era tornato in Francia sbattendo la porta ai sindacati, i sindacati, “colpevoli” forse di aver avanzato troppe richieste scaricavano le colpe sul governo, il governo parlava già di commissariamento e Silvio Berlusconi “tranquillizzava” tutti assicurando un Alitalia italiana.

Non è trascorso così tanto tempo ma il contesto è decisamente cambiato. Silvio Berlusconi, come tutti sappiamo, è nuovamente presidente del Consiglio e Alitalia…Alitalia? In poche parole “in corsa” ci sarebbero Air One, Aeroflot e AirFrance, ma quest’ultima a livello paritario.

Cerchiamo di fare chiarezza un passo per volta. Per quanto riguarda Air France l’ipotesi di un’acquisizione è sempre possibile e Berlusconi non vuole accantonarla, anzi incontrerà Sarkozy e cercherà mediare per far sì che Air France torni sui suoi passi e si torni a trattare. Aeroflot è una compagnia russa di cui Berlusconi avrebbe parlato con Putin in Sardegna. Da Mosca però arrivano smentite, peraltro direttamente dal direttore generale della compagnia aerea, il quale nega l’intenzione di partecipare ad una nuova gara per la compagnia italiana, poichè dalle informazioni in loro possesso non sarebbe affatto conveniente ( e chi lo biasima?).


Air One: se cordata italiana dovesse essere di sicuro la compagnia di Carlo Toto ne farebbe parte. Il problema è che accanto alla compagnia italiana ne servirebbe una internazionale, ma Lufthansa non è intenzionata a fare il socio di minoranza, Aeroflot ha negato il suo interesse, mentre tutte le altre ipotesi per quanto affascinanti (vedi Emirates) richiederebbero tempi che Alitalia non ha.

Nel frattempo a Palazzo Chigi si lavora ad un’intesa bipartisan. Da un vertice tra i due Letta è emersa la possibilità di concedere una linea di credito ad Alitalia per una cifra tra i 100 ed i 150 milioni di euro. E’ ancora da capire però se sarà possibile intraprendere questa strada senza incorrere nelle “ire” della comunità europea che ha già bollato questo intervento come “aiuto di stato”, quindi contrario alla normativa comunitaria.

In conclusione si cercherà di ridare ossigeno ad Alitalia per prendere tempo e nel frattempo saranno valutate tutte le ipotesi. Sembra difficile però che Air France, che resta attualmente l’unica ad aver fatto un’offerta concreta, accetti di ritornare al tavolo delle trattative alle condizioni che detta Berlusconi, ovvero con Alitalia sullo stesso piano della compagnia francese.

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