Economist: intervista a John Elkann al ponte di comando della IFIL

Il 18 dicembre 1997 John Elkann entrò nel cda del Gruppo Fiat . A quei tempi disse l’avvocato Agnelli

Oggi entra a far parte del Consiglio della Fiat mio nipote, primogenito di mia figlia Margherita. Sta per compiere 22 anni, la stessa età che avevo io quando entrai in Consiglio nel 1943. John Elkann è giovane, ma ha già dimostrato di possedere notevoli capacità e doti morali. Ritengo che l’ingresso di John sia il modo più significativo per far sentire, anche simbolicamente, la continuità della vicinanza della famiglia nei confronti della Fiat e del management che porta avanti le responsabilità della gestione dell’azienda.

John Jacob Philip Elkann detto Jaki è oggi un manager italiano, azionista e dirigente FIAT. Figlio di Margherita Agnelli e del giornalista e scrittore Alain Elkann, è nipote dell’industriale Gianni Agnelli e quindi erede della famiglia Agnelli a cui fa capo la Fiat.


Non ha per niente l’arroganza che spesso si accompagna al denaro e ha molto del fascino per cui andava famoso il nonno e rappresenta una nuova generazione della più grande dinastia industriale italiana.

Così l’ Economist vede Elkann e propone, nella rubrica “Face Value“, un’intervista a John, che il 13 maggio succederà a Gianluigi Gabetti al vertice della holding IFIL . Dalla fabbrica di componenti nelle Midlands inglesi al ponte di comando della Ifil: questa la scalata al successo di John Elkann. L’Economist racconta come egli sia arrivato alla guida della dinastia, le scelte sbagliate e i rialzi che hanno fatto sì che Elkann meritasse un’articolo sul giornale economico più importante del mondo.

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