Liberalizzazione dei mercati europei dell’elettricità e del gas: separazione tra compagnie proprietarie e gestione reti

Al Consiglio dell’Energia dell’ Ue è stato raggiunto un accordo sulla separazione proprietaria delle reti di produzione e di trasmissione dell’energia nel quadro delle misure

Economist: intervista a John Elkann al ponte di comando della IFIL

Il 18 dicembre 1997 John Elkann entrò nel cda del Gruppo Fiat . A quei tempi disse l’avvocato Agnelli

Oggi entra a far parte del Consiglio della Fiat mio nipote, primogenito di mia figlia Margherita. Sta per compiere 22 anni, la stessa età che avevo io quando entrai in Consiglio nel 1943. John Elkann è giovane, ma ha già dimostrato di possedere notevoli capacità e doti morali. Ritengo che l’ingresso di John sia il modo più significativo per far sentire, anche simbolicamente, la continuità della vicinanza della famiglia nei confronti della Fiat e del management che porta avanti le responsabilità della gestione dell’azienda.

John Jacob Philip Elkann detto Jaki è oggi un manager italiano, azionista e dirigente FIAT. Figlio di Margherita Agnelli e del giornalista e scrittore Alain Elkann, è nipote dell’industriale Gianni Agnelli e quindi erede della famiglia Agnelli a cui fa capo la Fiat.

Zerotondo di Intesa & S.Paolo: zero spese e possibilità di un piccolo investimento

Esiste un conto corrente con: spese zero, bancomat e/o Carta di credito (per pagamenti e prelievi gratis, bonifici In/Out gratis, addebito delle bollette in conto (Gas, Enel, Telecom) gratis e perché no, un po’ di interesse? Ebbene, forse pretendiamo troppo, però esiste qualcosa che si avvicina: i conti “correnti zero spese”.

Molte le banche che offronto conti correnti a 0 spese di canone annuo. Tra questi ricordiamo: Banca Antonveneta con Conto Internet; Banca Sella con Web Sella; Credem Conto Senza Spese e con il conto Senza Spese Web; conto corrente Unicredit zero spese; banca Intesa&S.Paolo con conto Zerotondo, il cui nome deriva dal fatto che il canone mensile è completamente gratuito, ma anche il tasso creditore è, nostro malgrado quasi zerotondo. Intesa, per il suo c/c, offre Carta Intesa, ovvero il Bancomat per effettuare prelievi, gratuiti solo nelle filiali proprie, la Carta Clessidra, per la rateizzazione dei pagamenti. Inoltre sono gratuite le spese di gestione quali rendicontazione trimestrale e le comunicazioni di legge, e tutte le operazioni online relative a versamenti quali bonifici, pagamenti tasse ed imposte eccetera.Si può inoltre effettuare un versamento al mese allo sportello, senza pagare spese (i versamenti in eccedenza a quello mensile si pagano). E’ il conto ideale per chi utilizza Internet per effettuare le operazioni, altrimenti allo sportello si pagano (a parte una al mese che come abbiamo detto è gratuita). Se invece si hanno meno di 26 anni anche le operazioni che vengono effettuate allo sportello sono completamente gratuite! Un altro vantaggio è che rispetto ad altri conti correnti, Zerotondo si può anche aprire comodamente on-line.

Atlantia: approvato bilancio 2007

Atlantia è dal maggio 2007 la nuova denominazione sociale di Autostrade S.p.A. Atlantia, holding di partecipazioni e strategie di portafoglio nel settore delle infrastrutture e delle rete per la mobilità e la comunicazione, controlla il 100% del capitale di Autostrade per l’Italia, la maggiore concessionaria di costruzioni e gestione di autostrade a pedaggio in Italia, che insieme alle sue concessionarie controllate si posiziona ai primi posti in Europa.

Il Consiglio di Amministrazione di Atlantia S.p.A., riunitosi ieri sotto la presidenza di Gian Maria Gros-Pietro, ha esaminato e approvato il progetto di bilancio d’esercizio 2007 di Atlantia S.p.A. e il bilancio consolidato 2007. I ricavi consolidati attestati sono pari a 3.272 milioni di euro, in aumento del 4,1% rispetto al 2006 , il margine operativo lordo (EBITDA) pari a 2.068 milioni di euro, in aumento del 4,0% rispetto al 2006. Considerati l’andamento del traffico nei primi mesi del 2008, lo sviluppo delle attivita’ collaterali e il consolidamento integrale sull’intero esercizio delle societa’ acquisite all’estero nel corso del 2007, le previsioni economiche per l’esercizio in corso consentono di stimare anche un andamento migliorativo della gestione rispetto ai risultati dell’esercizio precedente.

Analisi fondamentale: storia e prospettive di un’azienda (parte terza)

Concludiamo oggi la nostra rassegna sui principali indici che possono essere utili per stimare la situazione di un’azienda e spingerci o meno ad investire.

ROI (Return on investment) è un indicatore di redditività denominato ritorno sul capitale investito o ritorno sull’investimento. Il ROI è un indice di estrema importanza in quanto permette di valutare la redditività del capitale investito nella gestione caratteristica dell’azienda. È dato dal rapporto tra il reddito operativo, vale a dire il reddito generato dalla gestione caratteristica (la gestione tipica dell’azienda, per esempio se stiamo parlando di un’impresa che vende mobili si considerano solo i ricavi derivanti dalla vendita di essi e non altre entrate straordinarie) e il capitale investito. Se con l’applicazione della formula si ottenesse un ROI pari all’11,20% significa che per ogni 100 Euro di capitale investito si ottengono circa 11 euro di reddito lordo che sono destinati a ripagare i soci e se ci sono, i finanziamenti dei terzi.

ROE (return on equity): il rapporto tra l’utile netto e il patrimonio netto dell’azienda. Fornisce una misura della redditività del capitale proprio. La logica è simile al ROI. Se dalla formula si ottiene un numero pari a 7%, significa che il capitale dell’azienda ha generato il 7% di utile netto.

Fondi comuni di investimento: crisi nel Belpaese, riunioni a Bankitalia

I Fondi comuni di investimento sono dei patrimoni gestiti da apposite società (Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio, OICR) che appunto gestiscono (investendolo in strumenti finanziari) un patrimonio autonomo, quindi separato da quello della società di gestione del risparmio (SGR), da quello dei singoli partecipanti e da qualsiasi altro patrimonio gestito dalla stessa SGR, diviso in quote, di pertinenza di una pluralità di partecipanti. Tali fondi possono essere: aperti e chiusi. Quando il fondo è aperto il risparmiatore può a ogni data sottoscrivere ulteriori quote del fondo o richiedere il rimborso parziale o totale di quelle già sottoscritte. Invece l’ammontare del fondo chiuso è predeterminato ed il termine massimo di sottoscrizione è stabilito in un anno, la durata dello stesso deve essere predefinita (massimo 30 anni) e le quote non possono essere riscattate prima della scadenza.

Cosa significa tutto questo? Significa che Pinco e Pallino, avendo a disposizione una certa quantità di denaro, decidono di investire per far lievitare quanto già posseggono, ma siccome non hanno molta dimestichezza con i mercati finanziari, si affidano a dei professionisti, che effettueranno per loro conto, un’ottima gestione. Almeno si spera. Perché magari mentre Pinco ha avuto il suo bel gruzzoletto in eredità da una vecchia zia d’oltreoceano sbucata e deceduta all’improvviso, Pallino i suoi soldi se li è sudati tutta una vita ed essi sono il frutto di anni e anni di lavoro. Entrambi comunque, aldilà di quale sia stata la fonte del loro denaro, hanno il sacrosanto diritto di essere tutelati. Quali sono quindi le garanzie per i due amici? Innanzitutto la SGR ha obblighi di corretta gestione, di informazione e rendiconto verso i sottoscrittori, i nostri amici quindi saranno costantemente informati dell’evoluzione dell’investimento. Inoltre sui soggetti abilitati alla gestione vigilano: la Banca d’Italia, in merito al contenimento del rischio e alla stabilità patrimoniale della società di gestione e la Consob che assicura la trasparenza e correttezza dei comportamenti e dei mercati e la tutela degli investitori.