Exor converte azioni risparmio e privilegiate

 Exor, la cassaforte della famiglia Agnelli e holding di controllo della galassia Fiat, è pronta a lanciare un processo che garantirà al gruppo una maggiore semplificazione della struttura azionaria. Come accaduto lo scorso anno per le azioni Fiat Spa e Fiat Industrial, anche Exor effettuerà la conversione delle azioni risparmio e privilegiate. La proposta del consiglio di amministrazione della Exor prevede un rapporto di conversione pari a 1 azione ordinaria per ciascun titolo privilegiato e di risparmio.

Patrimonio Exor in calo di 2 mld

 Il patrimonio di Exor, la holding del gruppo Agnelli, chiude il 2011 con una perdita di 2 miliardi di euro, ma utili per 500 milioni di euro. Il valore netto degli asset delle partecipate, sottratti i debiti, è calato da 8,3 miliardi di euro di fine 2010 a 6,3 miliardi di euro del dicembre 2011; tuttavia l’utile, grazie principalmente al contributo offerto dalla Fiat, è schizzato in alto a quota 504 milioni di euro contro i precedenti 136,7 milioni di euro del 2010. Come conseguenza dei buoni dati sul profilo della redditività, il consiglio di amministrazione ha deciso di proporre agli azionisti la distribuzione di 80 milioni di euro in dividendi, attingendo tuttavia anche alle riserve: 0,335 euro per le azioni ordinarie, 0,3867 euro per le privilegiate, e 0,4131 euro per le azioni di risparmio.

Exor, pertanto, nonostante la perdita di valore del patrimonio netto continua ad avanzare a vele spiegate grazie alla performance delle principali controllate, che possono garantire prestazioni positive con la sola eccezione della Juventus, il club calcistico. Il gruppo Fiat, ad esempio, ha contribuito con un utile da 1,3 miliardi di euro, Fiat Industrial con 624 milioni di euro, Cushman & Wakefield con 19 milioni di dollari e Alpitour con 17,3 milioni di dollari. Il buco della Juventus ammonta invece a 90,5 milioni di euro.

Economist: intervista a John Elkann al ponte di comando della IFIL

Il 18 dicembre 1997 John Elkann entrò nel cda del Gruppo Fiat . A quei tempi disse l’avvocato Agnelli

Oggi entra a far parte del Consiglio della Fiat mio nipote, primogenito di mia figlia Margherita. Sta per compiere 22 anni, la stessa età che avevo io quando entrai in Consiglio nel 1943. John Elkann è giovane, ma ha già dimostrato di possedere notevoli capacità e doti morali. Ritengo che l’ingresso di John sia il modo più significativo per far sentire, anche simbolicamente, la continuità della vicinanza della famiglia nei confronti della Fiat e del management che porta avanti le responsabilità della gestione dell’azienda.

John Jacob Philip Elkann detto Jaki è oggi un manager italiano, azionista e dirigente FIAT. Figlio di Margherita Agnelli e del giornalista e scrittore Alain Elkann, è nipote dell’industriale Gianni Agnelli e quindi erede della famiglia Agnelli a cui fa capo la Fiat.