I policy maker della Bank of England potrebbero tagliare il tasso di interesse di mercato la prossima settimana a livelli raggiunti solo nel 2001: la misura si è resa necessaria in quanto l’economia inglese marcia verso la recessione. Citigroup Inc., BNP Paribas SA e Royal London Asset Management hanno modificato le loro previsioni, affermando che vi sarà una riduzione di mezzo punto dall’attuale 5% entro il 9 ottobre. Anche altri isitituti creditizi, come Bank of America Co. e UBS AG hanno dovuto tagliare le previsioni per la prossima settimana di un quarto di punto.
Michael Saunders, economista di Citigroup, ha affermato che:
Abbiamo dovuto sostenere una dura crisi finanziaria, la quale è peggiorata la scorsa settimana ed ha messo in luce le difficoltà dell’economia. Il bilancio dei rischi è sceso decisamente verso il basso.
Le industrie del settore dei servizi, dalle banche agli hotel, hanno visto ridurre i loro guadagni a causa della crisi finanziaria che minaccia di “gettare” l’economia nella prima recessione dal 1991. La Bank of England, che ha fornito dei finanziamenti extra al mercato affinché gli istituti creditizi accumulassero denaro, non abbassava i tassi di interesse da aprile. L’ultima volta in cui la banca centrale del Regno Unito aveva ridotto il tasso di mezzo punto era stato nel novembre 2001, all’indomani degli attacchi terroristici negli Stati Uniti.
Come conseguenza di questi provvedimenti, la sterlina ha perso oggi 0,4 punti percentuali, chiudendo a quota 1,7565 dollari alla borsa di Londra. La valuta britannica ha perso circa il 12% dall’inizio di luglio. Lo scorso mese, i nove membri del Monetary Policy Committee aveva votato per il mantenimento del tasso di interesse: l’unico voto contrario alla decisione di mantenere inalterato il tasso era stata di David Blanchflower, il quale aveva già proposto un taglio di mezzo punto. Blanchflower ha affermato che si batterà per tale soluzione anche la settimana prossima.
2 commenti su “Sembra inevitabile il taglio dei tassi da parte della Bank of England: la misura servirà a far fronte alla recessione inglese”