Durante la conferenza stampa con Angela Merkel e François Hollande, il Premier Matteo Renzi ha confermato le indiscrezioni degli ultimi giorni relative a un possibile intervento statale sulle banche dopo le turbolenze determinate dalla Brexit.

Il prezzo del petrolio è una quotazione fortemente variabile, a causa della grande richiesta di questa materia prima da parte di tutti i paesi del
Durante la conferenza stampa con Angela Merkel e François Hollande, il Premier Matteo Renzi ha confermato le indiscrezioni degli ultimi giorni relative a un possibile intervento statale sulle banche dopo le turbolenze determinate dalla Brexit.

Il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, ha nuovamente difeso le mosse della Vigilanza e del governo sul caso delle quattro banche (Etruria, Marche, CariFerrara e CariChieti) messe in risoluzione alla fine del 2015 con il coinvolgimento diretto dei risparmiatori, che si sono visti azzerare azioni e bond subordinati.

Manca ormai pochissimo. Questione di ore, e poi pronostici e previsioni diverranno realtà. In un modo o nell’altro. Le opzioni sono due. ‘Bleave’ o ‘Bremain’.

Leave o Remain? Mancano ventiquattro ore scarse al referendum che sancirà la possibile uscita della Gran Bretagna dall’Ue, o ne decreterà la permanenza. I mercati finanziari vivono con estrema cautela questa vigilia.

Siamo a tre giorni dal referendum britannico che sancirà il remain o l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea. Si tratta di un evento che coinvolge a pieno gli investitori, i quali si sono basati e si baseranno sulle indicazioni provenienti dagli esperti del Regno Unito.

Washington predica cautela e procrastina ulteriormente il rialzo dei tassi di interesse made in Usa. Lo fa per diversi motivi: primo fra tutti, il deludente afflusso dei dati macro riguardanti il mercato del lavoro.

Nel corso dei primi cinque mesi dell’anno, il fenomeno delle sostituzioni di mutui ha oltrepassato il 60% delle erogazioni totali, seguiti con il 33,8% dai mutui per acquisto della prima casa.
Qualcosa è cambiato nella testa di scommettitori, analisti, semplici osservatori ed economisti europei. La Brexit infatti sembra essere in queste ultime ore un’ipotesi abbastanza concreta. Certo, ci sarà da aspettare fino al 23 giugno ma le quotazioni di un’uscita della Gran Bretagna dall’Ue sono in netto aumento.

Fare impresa? In Italia è un’impresa. A sottolinearlo è il Censis, che ricorda che il contesto internazionale è oggi favorevole alla ripresa economica, ma la chimica interna del sistema rischia di bloccare la crescita.
L’Istituto di statistica ha effettuato un’analisi congiunta dei numeri provenienti da fonti diverse che mette in evidenza andamenti positivi per molti indicatori economici per quanto concerne il primo trimestre. I dati parlano chiaro. L’Italia ha fatto alcuni progressi in campo lavorativo, in termini di occupazione. Tuttavia, c’è ancora molto da fare per sconfiggere la piaga della disoccupazione.
Tutto come previsto. La Bce si riunisce a Vienna, per celebrare il duecentesimo anniversario della Banca Nazionale Austriaca, ma non tocca i tassi di interesse. Restando, pertanto, fedele alle indicazioni fornite ai mercati durante il marzo scorso.

Il lieve incremento dei prezzi non porta l’Italia lontana dalla ‘zona rossa’ della deflazione. L’Istat ha comunicato che durante lo scorso mese è stato fatto registrare un incremento dei prezzi pari allo 0,3% in confronto ad aprile.

Con l’Italia in deflazione, e con il commercio e l’industria in calo, l’aumento tendenziale delle retribuzioni contrattuali orarie fatto registrare è il più basso dal 1982, quando sono iniziate le serie storiche rilevate dall’Istat.
