Il tema della settimana corta è uno dei più ricorrenti negli ultimi anni per quel che concerne il lavoro, insieme allo smart working. Si tratta di una soluzione possibile da implementare anche in Italia?
sindacati
Ex Ilva: Stato al 60% nel 2024
Lo Stato al 60% dell’ex Ilva solo nel 2024: e i sindacati non ci stanno. La suddetta quota di capitale arriverà a quel livello fra due anni, fattore non apprezzato dai rappresentanti dei lavoratori.
Fincantieri: Giuseppe Bono ha il sostegno dei sindacati
Giuseppe Bono, amministratore delegato di Fincantieri, ha incassato il sostegno dei sindacati allarmati in merito ad una possibile sostituzione con l’amministratore di Atac, Paolo Simioni.
Fincantieri: i sindacati approvano il piano per riammodernare il cantiere di Castellammare
“Gli investimenti pensati per il cantiere di Castellammare di Stabia non vanno nella direzione della riduzione, ma dell’incremento della capacità produttiva”. È quanto afferma Fincantieri
Alitalia, niente accordo con sindacati
Alitalia: si punta alla vendita od al risanamento della compagnia? E’ questa la domanda che molti si stanno ponendo in queste ultime ore, dopo le prime manifestazioni di interesse da parte di terze società e gli scontri dei commissari con i sindacati.
Alitalia, è attesa per incontro sindacati-commissari
Con l’inizio del commissariamento la questione Alitalia è tutt’altro che finita: e per destreggiarsi bene all’interno dei vari percorsi, l’incontro sindacati – commissari è uno di quelli che più vengono vissuti con attesa ed anticipazione.
Tercas-Caripe, fusione ufficiale: il Gruppo Banca Popolare di Bari si rafforza
E’ ufficiale la fusione per incorporazione di Banca Tercas e Banca Caripe nel Gruppo Banca Popolare di Bari. Lo annuncia lo stesso Istituto con un comunicato nel quale sottolinea come le fusioni si configurino come operazioni con parti correlate di Bpb, in ragione del possesso di partecipazioni di controllo (superiori al 90% del capitale sociale) da parte dell’Incorporante nelle Incorporande.
Ubi Banca chiuderà in perdita l’ultimo trimestre 2012
Ieri sera Ubi Banca ha comunicato il dato definitivo del piano esodi incentivati, a seguito del raggiungimento dell’accordo con i sindacati avvenuto nel novembre scorso. Le uscite anticipate saranno 736, che avverranno entro i primi sei mesi dell’anno in corso. Grazie al taglio dei costi Ubi Banca risparmierà 107 mlioni di euro, ovvero il 4,7% degli attuali costi totali della banca. La stima precedente era più bassa, a 100 milioni di euro. Gli oneri una tantum, invece, sono stimati a 141 milioni di euro, qualcosina in più rispetto ai 130 milioni stimati in precedenza.
BPM firma accordo con sigle sindacali
È stato firmato ieri, nel corso della notte, l’accordo quadro sul personale tra l’istituto di credito Banca Popolare di Milano e le organizzazioni sindacali. A margine di una lunghissima trattativa durata oltre 5 mesi, il documento sottoscritto prevede una serie di opzioni significative, tra cui spicca la riduzione dell’organico complessivo dell’istituto pari a 700 unità, mediante un programma di esodo volontario che coinvolgerà coloro che, alla fine del 2015, avrà maturato requisiti per la pensione.
Accordo Intesa Sanpaolo – Sindacati
Intesa Sanpaolo ha raggiunto un importante accordo con le principali sigle sindacali sulle ricadute che avrà il piano d’impresa 2011 – 2015. Ad annunciarlo, ieri, sono stati proprio i rappresentanti dei lavoratori, che specificano come tra i più importanti punti dell’accordo vi sia la conferma dei 1.300 apprendisti con contratto in scadenza, compresi quelli già licenziati. Un tema che era stato al centro di un durissimo contrasto tra le parti, e che sembra essersi concluso con una piccola vittoria da parte dei sindacati della banca.
Sindacati e Fiat si incontreranno la prossima settimana
A Piazza Affari, al di là delle tendenze in corso, delle previsioni e del differenziale btp-bund, vi sono tanti argomenti che lasciano gli investitori sulle spine. Il settore bancario innanzitutto è di nuovo nel mirino delle agenzie di rating e delle banche d’affari, anche se stavolta sembra che il giudizio in generale sia positivo. C’è poi Telecom, che con la procedura di scorporo della rete con la creazione di una società a parte (di cui il maggiore azionista sarà proprio Telecom stessa) che tiene impegnati i traders nel medio termine, con risposte attese entro la fine dell’anno in corso.
Sindacati MPS sul piede di guerra
Continua la guerra aperta tra i sindacati e il Monte dei Paschi di Siena, con i primi che accusano il top management dell’istituto di credito toscano di “giocare allo sfascio”. Un’accusa piuttosto dura – tutt’altro che inattesa – che è giunta a margine delle dichiarazioni dell’amministratore delegato Fabrizio Viola al quotidiano economico finanziario Il Sole 24 Ore, nelle quali il manager, secondo i sindacati, avrebbero confermato “non solo il progetto sulla esternalizzazione del back-office, ma addirittura l’outsourcing dell’intera struttura del Consorzio Operativo e di altre attività”.
Ubi Banca chiude 36 filiali
Durante la crisi dei subprime degli anni precedenti una lunga serie di istituti di credito degli Stati Uniti sono crollati, anche se poi tutto si è “risolto” con l’acquisto da parte della rimanenza “sana” a prezzi scontati dei primi. Ora che la crisi monetaria interessa l’area Euro (grazie anche, lo ricordiamo sempre, all’attacco proprio dagli Stati Uniti tramite le agenzie di rating) ci si aspetta da diversi mesi l’equivalente di quello che è successo oltre oceano.
Dopotutto ad essere ancora una volta nel mirino sono proprio gli istituti di credito Europei, oltre che i debiti sovrani che sembrano diventati ingovernabili. Da quando l’Euro ha cominciato ad accusare i suoi problemi, questo è il primo vero effetto della fase di crisi che stiamo passando ed interessa il colosso UBI Banca.
La manovra finanziaria é una partita non ancora chiusa
È stata l’affermazione della leader Cgil, Susanna Camusso, durante il presidio sindacale davanti a Montecitorio contro la manovra finanziaria del nuovo governo diretto da Mario Monti. Il nostro Paese negli ultimi mesi ha cambiato volto: dal governo Berlusconi all’avvento del nuovo governo tecnico in una fase di certo non facile tra crisi economica interna e crisi europea. Lo splendore economico dell’Italia di alcuni fa sembra ancora più lontano e il nuovo esecutivo probabilmente, oltre alle riforme strutturali, dovrà trovare il modo per ripristinare la fiducia dei cittadini.