Assemblea e sciopero FIOM CGIL l’11 febbraio

 Il segretario generale Maurizio Landini ha annunciato in una conferenza stampa, che nei prossimi giorni prima delle festività, si prenderanno le decisioni definitive riguardo un pacchetto di ore di sciopero sensibile ai temi della difesa del contratto nazionale e della vicenda Fiat. Il segretario si esprime in seguito all’accordo che ha esteso il modello Pomigliano a tutto il Gruppo FIAT, ma continua a denunciare una discriminazione a danno dei suoi iscritti nello stabilimento di Pomigliano.

Fiat firma l’accordo per il nuovo contratto

 Fiat e sindacati sono finalmente giunti ad un accordo, con il via libera di Fim, Uilm, Fismic, Ugl e l’assenza della Fiom, é stata firmata l’intesa per il contratto del gruppo, che interessa 86.000 dipendenti in tutto il nostro Paese. All’ultima fase del negoziato la Fiom non ha voluto prendere parte: non ha condiviso l’impegno a raggiungere l’intesa. La Fiat ha confermato tutti gli investimenti per ‘Fabbrica Italia‘ e il vincolo a rimanere sul territorio nazionale. Buone notizie per i dipendenti: il contratto che avra’ la durata di un anno e si applica agli 86mila lavoratori dei circa 60 stabilimenti del gruppo in Italia tra Fiat e Fiat Industrial, dal 2012 è stato fissato un premio di risultato di 600 euro (da corrispondere nella stessa misura anche a chi ha subito lunghi periodi di cassa integrazione), uno scatto ulteriore di anzianità per tutti gli addetti, un aumento reale della paga base.

Accordo tra Fiat e lavoratori quasi concluso

 Non si sono fermate neanche durante il ponte dell’Immacolata le delegazioni che hanno partecipato ai tavoli tecnici per la formulazione del “contratto collettivo specifico” che coinvolgerà 86mila lavoratori del gruppo Fiat. Il negoziato prosegue, con la lettura dei testi e l’accordo sembra in dirittura d’arrivo.  Ci sono ancora distanze importanti, come ha sottolineato Bruno Vitali, segretario nazionale della Fim, che indica la necessità di trovare ancora un accordo su trattamento di malattia, scatti di anzianità e straordinari. Dopo aver lavorato fino a tarda serata, il negoziato si è interrotto e i rappresentanti di Fiat si sono riuniti nelle ore successive per analizzare le osservazioni al testo sollevate da Uilm, Fismic, Fim, Ugl e Associazione Capi e Quadri Fiat. Nello stesso momento i segretari generali dei sindacati hanno continuato a lavorare sull’allegato al contratto sulla rappresentanza sindacale nelle fabbriche.

Sciopero benzinai 8-11 novembre

 I sindacati dei distributori di carburanti hanno confermato lo sciopero dei benzinai, che partirà dalle 19 30 del giorno 8 alle orq 7 del giorno 10 novembre. La chiusura degli impianti é stata confermata al termine dell’incontro al ministero dello Sviluppo economico con il Sottosegretario, Stefano Saglia. Secondo quanto riferiscono fonti sindacali, lo stesso Saglia avrebbe dato la disponibilità a rispettare l’impegno per la conferma del bonus fiscale, anche se ancora il percorso relativo non é stato chiaramente definito, a tal fine quindi é prevedibile un nuovo tavolo di confronto tra sindacati e governo nei prossimi giorni.

Chrysler e UAW raggiungono accordo preliminare ‎

 Il nuovo accordo preliminare sul contratto di lavoro raggiunto tra Chrysler e il sindacato Uaw porterà alla creazione di 2.100 posti di lavoro presso la casa americana. Lo ha detto il leader Uaw, Bob King, il quale ha annunciato anche investimenti per 4,5 miliardi di dollari per produrre nuovi modelli e veicoli aggiornati e componenti entro il 2015. Grazie a questo denaro sarà possibile realizzare nuovi investimenti, riorganizzare e migliorare gli impianti. Si tratta del primo contratto di lavoro per Chrysler dalla bancarotta del 2009 e dal salvataggio statale. Si dice soddisfatto il rappresentante sindacale il quale ha sottolineato che le questioni sul taccuino delle priorità sono, in sostanza, tre: i bonus, gli assegni legati ai profitti e il tetto sul numero di lavoratori a stipendio di ingresso.

Manovra finanziaria e tagli pensioni, opposizione sindacati

 Che giudizio dare alla manovra triennale di correzione dei conti pubblici varata dal Governo di centrodestra? Ebbene, stando al giudizio delle opposizioni la manovra del Ministro all’Economia Giulio Tremonti lascia un’eredità pesante ai governi che verranno. Molto critico tra l’altro è stato anche Montezemolo, che ha parlato di una manovra piena zeppa di assegni post datati.

Riforma fiscale: Cisl e Uil, ultimo avviso ai naviganti

 La manifestazione nazionale di Cisl e Uil per dare, riguardo alla riforma fiscale, da attuare con urgenza, l’ultimo avviso ai naviganti. A dichiararlo è stato Raffaele Bonanni, Segretario generale della Cisl che, tra le righe, ha fatto intendere come l’attuale Governo in carica o abbassa la pressione fiscale sui lavoratori, creando anche opportunità di crescita, oppure è meglio che vada a casa.

Cgil: Camusso sul fisco, tassare le grandi rendite

 Nel nostro Paese c’è bisogno un’autentica riforma fiscale che da un lato favorisca la crescita, e dall’altro abbassi le tasse al lavoro dipendente. A ribadirlo è stata Susanna Camusso, Segretario Generale della CGIL, la quale di conseguenza ha sottolineato come non si debbano tassare i consumi degli italiani, ma le grandi rendite. Il tutto affinché finalmente il fisco possa essere più equo attraverso sia una riduzione delle diseguaglianze, sia una redistribuzione del reddito.

Eni-Novamont, firmato il protocollo per la riconversione di Porto Torres

 E’ stato firmato a Palazzo Chigi, alcuni giorni fa, il protocollo d’intesa Eni-Novamont per la riconversione del sito di Porto Torres nel polo per la chimica verde, il più grande d’Europa. Il progetto – per il quale si parla di un investimento pari a 230 milioni di euro – prevede la riqualificazione del sito industriale di Porto Torres per la produzione di monomeri, additivi (per lubrificanti e gomme) e polimeri biodegradabili, ottenuti da materie prime rinnovabili.

Fincantieri annuncia ai sindacati i licenziamenti futuri

 I prossimi anni non saranno certo contrassegnati da notizie liete per quel che concerne Fincantieri: il complesso cantieristico triestino, tra i più importanti d’Europa, ha infatti annunciato ai sindacati i licenziamenti che sono previsti per il futuro, i quali andranno a coinvolgere ben 2.551 lavoratori. Inoltre, a completare questo quadro dalle fosche tinte c’è anche la chiusura molto probabile di diverse strutture, come quella di Castellammare di Stabia, Riva Trigoso e Sestri Ponente.