La Bce chiede alla Banca Popolare di Vicenza di approvare la trasformazione in Spa, l’aumento di capitale da 1,5 miliardi e la quotazioni in Borsa al voto dell’assemblea dei soci sabato prossimo.

La Bce chiede alla Banca Popolare di Vicenza di approvare la trasformazione in Spa, l’aumento di capitale da 1,5 miliardi e la quotazioni in Borsa al voto dell’assemblea dei soci sabato prossimo.

Londra e Francoforte meditano una fusione tra listini. La conferma proviene d’Oltre Manica: il London stock exchange, la Borsa di Londra, e la tedesca Deutsche Borse hanno avviato le discussioni preliminari al fine di esplorare una possibile “fusione fra eguali”.
E’ necessario usare a pieno i margini di bilancio per supportare la crescita. Il bazooka della Banca centrale europea, pur con misure straordinarie, si è sta infatti rivelando non sufficiente nell’attuale contesto di crescita e inflazione bassa.
L’Istat ha confermato le sue previsioni circa l’andamento dell’inflazione, che a gennaio è scesa dello 0,2% su base mensile, mentre è aumentata dello 0,3% su base tendenziale. Si vede dunque un piccolo rafforzamento della dinamica annua dei prezzi, se si considera che a dicembre era +0,1%.
Rimane in calo la dinamica dei prestiti bancari a famiglie e imprese nel mese di gennaio: se nel complesso gl iimpieghi (che comprendono anche le amministrazioni pubbliche) aumentano dello 0,2% annuo, se si guarda la quota di finanziamenti a residenti in Italia nel comparto privato scendono dello 0,2% (contro -0,3% il mese precedente).
Nuovamente in aumento la cassa integrazione di gennaio, in particolar modo con la risalita delle ore di cassa straordinaria autorizzate: durante il primo mese dell’anno il numero di ore di cig autorizzate è stato pari a 56,9 milioni, in crescita del 12,8% in confronto allo stesso mese del 2015 (50,5 milioni).
Seduto dinanzi al Parlamento europeo per la consueta audizione trimestrale, Mario Draghi ha riflettuto sui recenti crolli delle Borse e sull’elevata sensibilità del comparto a prospettive economiche più deboli del previsto.
Anche il primo gruppo di credito tedesco sta attraversando giornate di tensione in questa fase delicatissima per i mercati. Ciò è la riprova di quanto sia tempestoso il mare nel quale navigano gli investitori.
La Commissione Ue dà il via libera allo schema di garanzia statale selezionato dalla autorità italiane per cancellare i prestiti in sofferenza dai bilanci delle banche.
Per le Borse europee, e soprattutto per il listino milanese di Piazza Affari, l’inizio settimana è letteralmente da incubo.
Anche la Germania è convinta che sia utile la creazione di una figura politica di riferimento per i problemi economici e finanziari dell’Eurozona.
L’Italia rimane a pochi centimetri dalla deflazione malgrado i leggeri segnali di ripresa su base annua. A gennaio, infatti, i prezzi sono cresciuti dello 0,3% in confronto al 2015, ma rispetto a dicembre si registra un calo dello 0,2%.
Ferrari archivia il 2015 coerentemente con le aspettative degli investitori, tuttavia le stime per quest’anno sono pressoché prudenti e ciò causa un crollo del titolo in Borsa pari al -9,6% a Milano e al -15% a Wall Street.
Chi ha avuto già modo di “testare” diverse piattaforme di trading sa bene quanto sia importante assicurarsi che il proprio broker sia in grado di