Ferrari, stime prudenti per il 2016

Ferrari archivia il 2015 coerentemente con le aspettative degli investitori, tuttavia le stime per quest’anno sono pressoché prudenti e ciò causa un crollo del titolo in Borsa pari al -9,6% a Milano e al -15% a Wall Street.

Semestrale Ferrari con risultati positivi

 E’ certamente positiva la semestrale della Ferrari che, oltre a dominare la classifica del campionato mondiale di Formula 1 grazie alle prestazioni di Alonso, sembra essere in procinto di chiudere un esercizio finanziario molto soddisfacente. Il fatturato è infatti cresciuto dell’11,9 per cento nella prima parte dell’anno, trascinando al rialzo un utile significativo, ora in grado di toccare i 152,2 milioni di euro. Molto lieto il commento del presidente della società, Luca Cordero di Montezemolo, che sottolinea in che modo siano stato ricompensati gli sforzi di innovazione.

Trimestrale positiva per Ferrari

 Nonostante un risultato fortemente deludente sul mercato italiano, Ferrari è riuscita a chiudere il primo trimestre 2012 con elementi statistici molto positivi sia sul fronte del giro d’affari complessivo, sia sul fronte degli utili e delle consegne, in crescita in doppia cifra. La società del cavallino rampante si conferma pertanto come il marchio italiano di maggior successo tra quelli componenti la galassia di brand del gruppo Fiat, ponendosi a percorrere un 2012 di potenziale forte sviluppo.

La società ha infatti annunciato di aver conseguito un utile netto in incremento di 17,2 punti percentuali a 42,1 milioni di euro, con un apprezzamento di oltre 13 punti percentuali (+ 13,2%) nei ricavi (saliti a quota 556 milioni di euro), grazie alle 1.733 vetture vendute tra il mese di gennaio e quello di marzo (un andamento delle vendite commerciali che risulta essere maggiore di 11,5 punti percentuali rispetto a quanto riscontrato nello stesso trimestre dell’anno precedente).

Crisi vendita Ferrari e Maserati

 Brutte notizie per il business Ferrari. Stando a quanto affermato dalla società, infatti, durante la prima parte del 2012 le vendite dei prodotti del cavallino rampante sarebbero pressochè dimezzate, con un crollo del 70% per quanto concerne il giro d’affari Maserati. Il primo trimestre del 2012 si è pertanto chiuso con un andamento davvero deludente per il business delle auto di lusso in Italia, con presumibile flessione indotta anche dall’introduzione del superbollo da parte dell’attuale governo, e dall’intensificarsi dei controlli anti-evasione.

Federauto, l’associazione che rappresenta i concessionari di autoveicoli, ha dichiarato come “la contrazione delle vendite registrata nel primo trimestre di quest’anno di Ferrari, – 51,5% rispetto al pari periodo del 2011, e Maserati, – 70%, testimoniano come le scelte intraprese dal Governo abbiano letteralmente terrorizzato i potenziali clienti. Anche quelli, e sono la stragrande maggioranza, che nulla avrebbero da temere dall’Agenzia delle Entrate”.

Ferrari, dati più che positivi dall’ultimo cda

 Il cavallino è sempre più rampante e la Ferrari non può che risentirne in maniera positiva: la celebre casa automobilistica di Maranello ha fatto registrare un fatturato davvero importante nei primi nove mesi di questo 2011, mettendo in luce, in particolare, dei buoni ricavi (quasi il 19% di rialzo) e delle ottime consegne (+12,3%). Anche gli altri indicatori economici, comunque, hanno mostrato un andamento più che positivo, come, ad esempio, l’utile della gestione ordinaria, ancora più importanti se si considera che sono stati conseguiti in un periodo finanziario così difficile. Le stime in questione, inoltre, sono state rese note dal consiglio di amministrazione della Ferrari, a cui era presente anche il numero uno Luca Cordero di Montezemolo.