Piano strategico Eni 2012-2015

 Eni (codice di borsa: ENI) ha confermato i risultati del bilancio preconsuntivo annunciati lo scorso 15 febbraio. Il bilancio consolidato 2011 si è chiuso con un utile netto di 6,86 miliardi di euro, mentre il progetto di bilancio d’esercizio 2011 ha evidenziato un utile netto a 4,213 miliardi di euro. Il dividendo 2012 sarà pari a 1.04€ per azione, anche se nel settembre scorso è stato già dato un acconto di 0.52€ per azione. L’amministratore delegato del colosso energetico italiano, Paolo Scaroni, ha annunciato anche il piano strategico 2012-2015.

Bilancio Banca Intermobiliare esercizio 2011

 Il nome di Banca Intermobiliare, istituto di credito che fa capo al gruppo Veneto Banca, è associato soprattutto a due attività specifiche, vale a dire il private banking e il wealth management: anche il 2011 si è caratterizzato in questo senso? La banca torinese ha reso noti i modi in cui ha chiuso lo scorso anno, con un elemento finanziario che ha sicuramente dominato sugli altri, vale a dire l’utile netto consolidato. In effetti, questo valore si è attestato sui quindici milioni di euro, una cifra di tutto rispetto, soprattutto se si pensa che è stata raggiunta grazie a un incremento di ben 46,5 punti percentuali rispetto a un anno prima. L’annuncio ufficiale di Banca Intermobiliare è stato corredato comunque anche a da alcune precisazioni molto interessanti.

Il Gruppo Ima alza la cedola a un euro

 Ricavi netti in decisa crescita e esportazioni che sono andate molto bene nei principali mercati emergenti: sono questi i due elementi più rilevanti del 2011 di Ima, il gruppo Industrie Macchine Automatiche che è riuscito nel corso degli anni a conquistare una leadership fondamentale proprio nei settori del food e del farmaceutico grazie ai suoi macchinari automatici. I ricavi appena menzionati, infatti, hanno superato i 669 milioni di euro (+33% rispetto all’intero 2010), mentre l’export verso due economie in rampa di lancio come India e Cina hanno addirittura oltrepassato la soglia del 91%. Ma le buone notizie per Ima non sono soltanto queste. In effetti, bisogna sottolineare anche il rialzo del margine operativo lordo (+47%), quello dell’utile operativo (quasi 54%) e del risultato netto di periodo (+67,2% per la precisione).

Debito pubblico record in Italia a gennaio 2012

 Il debito pubblico italiano aggiorna un nuovo record a gennaio 2012. Secondo i dati contenuti nel Supplemento al Bollettino Statistico della Banca d’Italia, “Finanza pubblica, fabbisogno e debito”, è stata toccata la soglia di 1.935,829 miliardi di euro, in crescita di quasi 38 miliardi dal mese precedente quando era stata raggiunta la cifra di 1.897,946 miliardi di euro. Secondo quanto afferma Bankitalia, il forte aumento del debito su base mensile è dovuto al fattore “stagionalità”: in questo periodo dell’anno avviene un maggiore accumulo delle disponibilità del Tesoro presso la Banca d’Italia.

Greg Smith abbandona Goldman Sachs con una lettera “bomba”

 La lettera “bomba” di Greg Smith fa’ discutere da ieri sera notiziari e quotidiani dicendo cose che, in fondo, tutti sapevamo già. Il direttore esecutivo responsabile del settore derivati di Europa ed Asia pubblica sul New York Times una lettera aperta in cui spiega le ragioni del suo abbandono. Dopo 12 anni di onorato servizio presso una delle più potenti banche d’affari del mondo Smith ha rivalutato la realtà che ha contribuito a far crescere e l’ha riscoperta sotto una nuova, tetra luce.

L’accusa di Smith rivolta a Goldman Sachs è quella di aver completamente dimenticato i propri clienti in favore dei profitti. Queste le sue parole:

Quando verrà scritta la storia di Goldman si vedrà come Blankfein e Cohn hanno lasciato decadere la cultura aziendale sotto la loro gestione. E un declino del profilo morale dell’azienda nel lungo termine rappresenta una serissima minaccia per la sua stessa sopravvivenza

CHL vola in Borsa sui risultati Farmachl

 La società CHL, in attesa della pubblicazione dei dati di bilancio, strappa una straordinaria performance in Borsa Italiana anche in seguito alla notizia che la controllata Farmachl, società leader nel franchising farmaceutico (la quale ha ottenuto l’autorizzazione ministeriale ad operare sul territorio nazionale in data 29 ottobre 2012) nei soli primi 75 giorni dell’anno ha registrato commesse per un controvalore superiore ai 2 milioni di euro.

Si tratta di un giro d’affari realizzato dalla nascita di nuovi esercizi farmaceutici che sono stati assegnati con contratto di franchising esclusivo, e principalmente concentrati nelle regioni Lombardia, Toscana e Sicilia. Ad ogni modo, Farmachl si sta attivando altesì per proporre la propria diffusione del franchising in altre regioni italiane, diversificando e ampliando il proprio fatturato.

Target price Tod’s dopo il bilancio 2011

 Tod’s (codice di borsa: TOD) ha evidenziato una crescita a due cifre per i principali indicatori di bilancio riferiti all’esercizio 2011. L’utile netto è salito del 23,8% a 135 milioni di euro, mentre il giro d’affari è cresciuto del 13,5% a 893 milioni di euro. Aumenta anche il dividendo (+25% rispetto a dodici mesi prima): il Consiglio d’Amministrazione ha deliberato la distribuzione di una cedola di 2,5 euro per azione. Il presidente del gruppo italiano operante nel settore luxory, Diego Della Valle, ha dichiarato che i dati di bilancio del 2011 “confermano la solidità del gruppo, che ha migliorato la sua già eccellente redditività”.

Perchè Apple non aumenta il dividendo

 Anche se le politiche aziendali sui dividendi possono sembrare semplici, chi li decide e chi sceglie le azioni proprio per questo tipo di parametro sa benissimo che non è così; una linea sulle scelte fatte in merito al pagamento dei dividendi deve poi essere mantenuta prima di tutto, e poi sappiamo che questa attirerà a se un certo tipo di investitori per scartarne altri.

Se c’è una caratteristica che differenzia Apple dal 90% delle altre aziende è proprio il fatto di non lasciare nulla al caso e pensare al lunghissimo periodo, oltre che tentare sempre di “fidelizzare” (o se vogliamo “viziare”) un certo tipo di investitori piuttosto che altri.

I numeri per aumentare il dividendo sicuramente ci sono, visto che si tratta di una delle aziende migliori in termini assoluti e la disponibilità di liquidi è immensa. Cosa frena allora l’azienda di Cupertino?

Finanziamenti Unicredit per le imprese

 Il Corriere della Sera ha lanciato un’anticipazione che potrebbe essere di elevato gradimento per le piccole e medie imprese italiane. Stando a quanto affermato dal quotidiano italiano – che ha riportato le parole e le indicazioni sostanziali del numero uno di Unicredit, Federico Ghizzoni – la banca metterà presto a disposizione 40 miliardi di euro per la ripresa economica, e più di 35 miliardi di euro in favore delle famiglie.

In tutto, pertanto, più di 75 miliardi di euro, che serviranno all’istituto di credito di Piazza Cordusio per poter realizzare la propria strategia di penetrazione sul mercato business & retail attraverso interventi di sostegno alla crescita delle imprese italiane (e in particolare alle piccole e medie imprese, che costituiscono la maglia preponderante del tessuto imprenditoriale italiano) e gli incentivi all’esportazione, al fine di supportare la diversificazione del fatturato delle società, e l’ingresso in nuovi Paesi.

Milano Assicurazioni riduce la perdita nel 2011

 Milano Assicurazioni (codice di borsa: MI) è in forte rialzo questa mattina, dopo l’annuncio dei dati di bilancio per l’esercizio 2011 che ha evidenziato una minore perdita rispetto a dodici mesi prima. Infatti, la perdita netta è stata pari a 487,5 milioni di euro, meno dei 668,7 milioni di euro di perdita registrata nel 2010. Scende, però, la raccolta premi, che su base annua ha registrato una flessione del 7% a 3,38 miliardi di euro da 3,63 miliardi. Tuttavia, la riduzione della perdita ha fatto propendere gli analisti di Intermonte a migliorare il rating della compagnia assicurativa della galassia Ligresti.

Dividendo TerniEnergia in linea con le attese

 Il 2011 di TerniEnergia può essere definito senza dubbio in maniera piuttosto positiva e lusinghiera: tutto questo ottimismo deriva ovviamente dagli ultimi dati e risultati finanziari che sono stati resi noti in questo senso, tanto che il presidente e amministratore delegato della stessa spa, Stefano Neri, ha confermato come tutti gli obiettivi iniziali siano stati prontamente raggiunti, anche se l’incertezza normativa l’ha fatta da padrona. La società in questione si è però dimostrata molto robusta e solida dal punto di vista economico, con un dividendo che nel corso di quest’anno sarà pari a diciannove centesimi di euro, il che equivale a dire che questo valore sarà molto vicino al 60% dell’utile complessivo (il 58,4% per la precisione).

Utile Fideuram in calo nell’esercizio 2011

 Tra le tante banche che ci stanno facendo conoscere i loro dati relativi al 2011, Fideuram merita sicuramente un discorso a parte: l’istituto di credito romano, parte integrante del gruppo Intesa Sanpaolo, è stato infatti capace di conseguire un utile netto consolidato di poco superiore ai 175 milioni di euro, un risultato che è in deciso calo rispetto a quello conseguito nello stesso periodo di un anno prima (-17,2% per la precisione). Per quale motivo si è verificato un ribasso simile? Le principali motivazioni devono essere ricercate nelle svalutazioni che si sono succedute a livello dei titoli governativi della Grecia, una influenza nettamente negativa per quel che concerne il risultato annuale del gruppo stesso, tanto che sono stati calcolati 89,5 milioni di euro in merito all’incidenza in questione.

Fiat in difficoltà, -10% a marzo?

 L’azienda Torinese, simbolo dell’automobile Italiana, in Italia non ci vuole più stare e non è una novità. Dovendo conquistare il mercato mondiale è necessario decentrare la produzione per ottimizzare i margini e quant’altro, ma anche espandersi a nuovi mercati e realtà. Ogni occasione è quindi buona per annunciare chiusure in Italia e riaperture all’estero, ma questa volta non si tratta di una scusa ma di una necessità.

Secondo le stime, la Fiat perderà il 10% di quote di mercato in Marzo grazie agli scioperi in corso; la notizia viene diffusa al 20esimo giorno di sciopero del servizio di autotrasporto. Così il comunicato che arriva direttamente dal Lingotto:

Rendimento BTP a tre anni scende sotto il 3%

 Altro successo per il Ministero dell’Economia e delle Finanze; la stabilizzazione del mercato dei titoli di Stato continua a velocità incredibile e la fiducia nel MOT torna ad essere alta a livello internazionale. Il MEF ha collocato Buoni del Tesoro Poliennali per 6.000 milioni di euro, il massimo previsto nel comunicato, considerando quelli a tre anni e quelli in scadenza nel 2019. Per quanto riguarda i primi il rendimento è stata una vera sorpresa, visto che dal 3.41% del mese precedente siamo passati al 2.76% di interesse lordo, mentre per la scadenza più lunga offerta nell’asta (2019) i rendimenti sono del 4.30% lordo.

Continua quindi la scia positiva di sottoscrizioni di titoli del debito e lo spread Btp-Bund si restringe ancora andando sotto quota 300 e stabilizzando il momento ribassista che porterà a breve a vedere i 200 punti.