Spread Btp-Bund torna a 285 in attesa asta Btp

 Buona intonazione anche questa mattina per i mercati azionari europei, che rialzano la testa dopo aver subito pesanti perdite negli ultimi giorni. L’annuncio shock della FED sulla possibilità di azzerare il piano di quantitative easing entro metà 2014, il rischio credit crunch in Cina e il forte rialzo dei rendimenti sui titoli di stato sono soltanto alcune delle variabili-chiave che hanno influito sullo scenario di mercato, generando un clima di avversione per il rischio. Stamattina lo spread Btp-Bund è sceso fino a 285 punti base.

Spread sotto 280 con nuovo governo Letta

 Il primo giorno sui mercati finanziari del governo targato Enrico Letta è molto positivo. Gli investitori hanno accolto positivamente la nomina del nuovo premier e la formazione del nuovo esecutivo, formato da 21 ministri di alto profilo. A Piazza Affari l’indice azionario FTSE MIB guadagna l’1,58% a 16.827 punti, aggiornando i livelli più alti degli ultimi due mesi. In forte calo lo spread Btp-Bund, che scende sotto 280 punti base in attesa dell’asta dei Btp di questa mattina. Lo spread quota a 276 punti. Il rendimento del titolo decennale è del 3,98%.

Rendimento BTP a 10 anni scende al 4,45% a novembre 2012

 Ottimo risultato anche oggi per il Tesoro italiano con l’asta dei Buoni del Tesoro Poliennali a medio-lungo termine. Si conclude così questa intensa settimana di emissioni di bond governativi italiani, che ha visto una domanda sempre molto sostenuta ma soprattutto tassi sempre più bassi che permettono al Tesoro italiano di abbassare un po’ il costo del servizio del debito. Stamattina è avvenuta l’asta dei BTP a 5 e 10 anni, dopo che negli ultimi due giorni era toccato ai BOT semestrali, ai CTZ biennali e ai BTP€i a medio-lunga scadenza.

Rendimento BTP 10 anni scende sotto il 5% a ottobre 2012

 Ancora un’asta per il Tesoro italiano. Oggi è stata la volta dei BTP a 5 e 10 anni, dopo che ieri l’asta dei BOT a 6 mesi aveva mostrato un calo del rendimento sotto l’1,5% sui minimi da marzo scorso. Il trend discendente dei tassi sulla curva italiana dei rendimenti è in atto ormai da diverse settimane e negli ultimi tempi è stato ben visibile con l’asta dei CTZ biennali e dei BOT semestrali, senza dimenticare il successo della terza emissione del BTP Italia.

Spread Btp-Bund torna sopra 350 a fine ottobre 2012

 Ieri è stata una giornata molto tesa sul mercato secondario dei titoli di stato. Il sistema-Italia ha vissuto una seduta non semplice sui mercati finanziari: a Piazza Affari l’indice FTSE MIB ha chiuso con un calo dell’1,51% a 15.349 punti, mentre il lo spread Btp-Bund ha chiuso a 355 punti base. Il dato dello spread è molto significativo in una giornata in cui la Germania collocava Bubill a 12 mesi ad un rendimento negativo e il tasso sui BOT a 6 mesi scendeva sotto l’1,5%.

Rendimenti in calo per BTP a 5 e 10 anni a settembre 2012

 Si è chiusa la settimana di emissioni obbligazionarie del Tesoro italiano. Dopo aver piazzato CTZ biennali, BTP€i e BOT semestrali, oggi è stata la volta dei Buoni del Tesoro Poliennali (BTP) a 5 e 10 anni e dei Certificati di credito del Tesoro indicizzati al tasso Euribor a 6 mesi (CcTeu). I rendimenti sono scesi rispetto all’asta di fine agosto scorso, più o meno in linea con le quotazioni espresse al momento sul mercato secondario dei titoli di stato.

Asta Btp 14 agosto 2012 cancellata dal Tesoro

 Ieri il Fmi ha applaudito le riforme varate dal governo Monti. Secondo l’istituto di Washington la riforma del mercato del lavoro e il decreto taglia-spese vanno nella giusta direzione, ma resta la preoccupazione per l’ingombrante debito pubblico e la recessione. Proprio il debito ci costringe a impegnare 80 miliardi di euro ogni anno. Secondo il Fmi l’Italia resta vulnerabile al contagio della crisi della zona euro e a fine anno dovrebbe sperimentare una recessione almeno intorno al 2%, con forti rischi verso il basso.

Risultati Asta BTP 28 Febbraio 2012

 Questa mattina è avvenuta l’asta di fine febbraio relativa ai Buoni del Tesoro poliennali a 5 e 10 anni. La Banca d’Italia ha comunicato che la prima tranche dei BTp con scadenza 1° settembre 2022 e cedola del 5,5% (codice ISIN: IT00048011541) è stata collocata per complessivi 3,75 miliardi di euro. La richiesta sul mercato primario dei titoli di stato ha raggiunto i 5,26 miliardi di euro. L’ammontare emesso è al massimo della forchetta indicata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (tra 3 e 3,75 miliardi di euro).

Asta BTP a 10 anni

 L’Asta BTP a 10 anni del Tesoro è stata archiviata positivamente, anche se è davvero impossibile parlare di un pieno successo. Nonostante una domanda positiva e un rendimento che è dato in calo rispetto a quello che aveva contraddistinto le precedenti sessioni di collocamento dei titoli del debito pubblico, infatti, è indubbio rilevare come il Tesoro si aspettasse di più da questa asta di fine gennaio, soprattutto per quanto concerne il rendimento decennale dei titoli offerti.

Maggiormente nel dettaglio, il Ministero dell’Economia ha reso noto di aver collocato titoli decennali per 2 miliardi di euro a fronte di una domanda ben superiore, pari a 2,85 miliardi di euro. Il rendimento del titolo decennale è così sceso a quota 6,08 punti percentuali rispetto ai 7 punti percentuali della precedente asta di dicembre: un corposo passo indietro, dunque, anche se la maggior parte degli analisti (probabilmente, anche quelli interni al Tesoro), auspicava un calo del rendimento al di sotto della soglia del 6%.

Asta BTP a 5 anni

 Il Ministero dell’Economia ha collocato 7,5 miliardi di euro di titoli di debito pubblico con scadenze pari a 5 e 10 anni. In questo approfondimento cerchiamo di capire come è andata l’asta BTP a 5 anni, il cui rendimento – premettiamo – è sceso fortemente al di sotto dei 6 punti percentuali, con miglioramento delle condizioni di finanziabilità del debito pubblico italiano, rispetto alla situazione e allo scenario che aveva contraddistinto il ricorso al risparmio privato durante le aste precedenti sul fronte delle scadenze a medio lungo termine.

Il rendimento dei Btp con scadenza nel 2017 (5 anni) è infatti calato a quota 5,39 punti percentuali, rispetto ai 6,6 punti percentuali che avevano contraddistinto l’asta precedente. Più nel dettaglio, il Tesoro ha reso noto di aver collocato 3,57 miliardi di euro di titoli con scadenza 2017, contro richieste pari a 4,63 miliardi di euro, con una forbice tra domanda e offerta che è stata pertanto leggermente superiore alla soglia del miliardo di euro.

Asta titoli di Stato con il fiato sospeso per la Francia

 Giornata di attesa per la Francia. Parigi sta infatti collocando sul mercato i propri titoli di Stato: un appuntamento ampiamente previsto, che dovrebbe permettere ai transalpini di ottenere 8,7 miliardi di euro di prestito. L’esito dell’asta appare tuttavia piuttosto incerto (nonostante qualche indiscrezione positiva degli ultimi minuti) a causa del comportamento dell’agenzia di rating Standard & Poor’s, che venerdì scorso, a piazze finanziarie chiuse, aveva declassato Parigi privandola della storica tripla A.

Proprio in vista dell’appuntamento di questa mattina, Sarkozy aveva mostrato chiaramente di non gradire il comportamento degli analisti della società di rating statunitense, arrivando a sostenere a denti stretti che il loro giudizio non era rappresentativo del reale stato di salute dell’economia e dei conti pubblici del Paese.

Risultati asta BTP 13 Gennaio 2012

 Una ventata positiva arriva dalle Borse in questi ultimi due giorni che chiudono la seconda ottava di Gennaio 2012; mentre sull’azionario Unicredit si riprende velocemente dallo scossone dei giorni precedenti post-aumento di capitale (non riuscendo comunque a tornare a livelli accettabili per il momento) e totalizza a metà seduta un guadagno intorno al 3.58%, altre buone notizie sembrano arrivare dalle aste dei BTP di oggi.

Già durante la seduta di ieri l’esito positivo, oltre ogni aspettativa, dell’asta di Buoni Ordinari del Tesoro aveva dato un’ottimo riscontro sul mercato dei titoli del debito Europeo, con la riduzione netta dello spread Btp-Bund e l’allentamento delle tensioni in seguito al tasso di interesse confermato come dimezzato rispetto al precedente.

Esito asta BOT