Calano i consumi in Usa, le borse recuperano ma la congiuntura resta fortemente negativa

 Seduta tra alti e bassi sulle piazze occidentali. La Fedannuncia nuovi aiuti. Mercati in altalena tra la spinta al rialzo che viene dai piani di aiuti americani per rimettere in moto l’economia e quella al ribasso dei dati congiunturali. La buona notizia è che la Federal Reserve ha annunciato l’avvio di un programma per far ripartire il settore immobiliare e ha messo sul piatto 800 miliardi per stabilizzare il mercato finanziario, combattere la carenza di liquidità e sostenere il credito al consumo. Quella cattiva è che nel terzo trimestre, il Prodotto interno lordo statunitense è sceso dello 0,5%, come attesto dagli analisti, ma i consumi, a sorpresa, sono crollati a -1,4% rispetto a una prima stima di -0,8%. Si tratta del peggior dato dal 1991.

In Europa, la seduta è partita con il segno meno, a causa sia delle vendite su Rio Tinto, dopo che la rivale Bhp Billiton ha rinunciato al progetto di fusione, sia del taglio delle stime sui profitti 2008 della compagnia di assicurazioni Axae sia sulla scorta dei timori che la portata della crisi si preannuncia più lunga e dura del previsto. Poi le notizie provenienti da oltreoceano hanno riportato un po’ di ottimismo, ma nel finale sono riaffiorati i timori per la congiuntura.  L’eco del piano di salvataggio di Citigroup annunciato ieri è arrivato in Asia, dove la Borsa di Tokyo è salita di oltre il 5%, così come Sidney. E’ andata bene anche Hong Kong. Lo yen ha recuperato dopo i forti ribassi di ieri e ha guadagnato nei confronti delle principali valute, anche se alcuni operatori ritengono che la valuta nipponica possa attraversare un periodo di stallo, se gli investitori torneranno sul mercato azionario. Una speranza, però, che ora appare piuttosto remota, dal momento che ci vorrà del tempo perché ritorni la fiducia e il sistema creditizio ritrovi la stabilità.

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