No recessione, solo rallentamento crescita: post-Bernanke

Dopo il calo degli ultimi giorni in seguito alle dichiarazioni di Ben Bernanke, la Federal Reserve di cui Bernanke e’ presidente è pronta ad approvare nuovi tagli dei tassi d’interesse se necessario. Lo ha affermato lo stesso presidente precisando che lo scopo e’ sostenere la crescita e l’economia per evitare che gli Usa entrino in una fase di recessione.


La Federal Reserve difatti non prevede una recessione economica, tra l’altro difficile da predire, ma solo un rallentamento della crescita. Questo sempre previsto da Ben Bernanke, che rispondendo a chi gli chiedeva se si stanno valutando delle misure fiscali per stimolare l’economia, ha detto che la Fed e’ concentrata solo sulla politica monetaria ed ha inoltre dichiarato che la Banca Centrale è pronta a prendere sostanziali e addizionali provvedimenti per sostenere la crescita economica americana. Secondo Bernanke i problemi del mercato immobiliare, quelli del mercato del credito e gli alti costi dell’energia hanno ridotto la capacità di spesa dei consumatori americani e questo ha aumentato i rischi di un rallentamento della crescita USA, difatti la propensione al consumo è un importante componente del PIL di un Paese ed ovviamente se questa si riduce, si riducono i consumi, la domanda di beni ed infine il PIL che altro non è che il valore di tutti i prodotti domandati e quindi venduti.

Secondo gli ultimi dati il dollaro sembra essersi stabilizzato, il cross euro/usd e’ a 1,4791 ma si attendono ulteriori rialzi in vista dei dati macro della settimana prossima che dovrebbero confermare la debolezza dell’economia statunitense. Il dollaro/yen si e’ riportato sotto la soglia di 109 e ora segna 108,82. Anche l’euro ha perso terreno a 160,90. Stabile, rispetto al post Bernanke, anche la sterlina che scambia a 1,9505 usd.

[via | ANSA]

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