Su quali titoli bancari investire dopo piano salva euro

 Il piano di acquisto di bond sovrani messo in atto dalla Bce ha messo le ali ai mercati finanziari. In particolare hanno beneficiato molto delle mosse di Draghi i titoli finanziari quotati alla borsa di Milano, che nell’ultimo mese hanno messo a segno performance davvero spettacolari. Da quando Draghi ha annunciato di voler salvare l’euro ad ogni costo, è iniziato un rally sorprendente per la borsa italiana che fino a quel momento vacillava sui minimi di sempre. Il rialzo è stato trainato soprattutto dai titoli appartententi al settore finanziario.

Sebbene sul futuro dell’euro resti ancora l’incognita della decisione della Corte Costituzionale tedesca sul fondo salva-stati, attesa per il 12 settembre, la mossa della Bce ha rappresentato per gli investitori un punto di svolta importante. Nel brevissimo periodo è possibile assistere a prese di beneficio significative, considerando il robusto rally iniziato da fine luglio e l’elevata volatilità dei titoli finanziari. Ad oggi le azioni bancarie italiane trattano ad un prezzo medio più basso del 35-40% rispetto a quelle europee.

Storicamente il gap si aggira intorno al 20% per cui, salvo clamorose sorprese, dovrebbe esserci spazio per ulteriori allunghi verso l’alto. Quali potrebbero essere allora i titoli bancari più interessanti nelle prossime settimane? Molti analisti finanziari guardano con interesse al titolo Intesa SanPaolo, che ha una forte esposizione verso il debito pubblico italiano e una qualità degli asset migliore rispetto agli altri istituti di credito. Da un punto di vista tecnico, il titolo ha incontrato una forte resistenza in area 1,4 euro ma resta in fortissimo trend rialzista.

In caso di correzione fisiologica verso 1,3 – 1,25 euro, potrebbe essere interessante acquistare il titolo per puntare verso il primo target posto a 1,5 euro. Tuttavia, il consolidamento del trend sopra 1,4 dovrebbe permettere al titolo di puntare verso 1,55 – 1,6 nel giro di un mese. Il titolo Unicredit è giunto a contatto con la resistenza di 3,7 euro, ma in caso di ritracciamento verso 3,4 – 3,35 euro potrebbe essere interessante da mettere in portfolio per puntare ad un target ambizioso di 4,2 euro. Occhio poi a Banca Mps: è tra i più volatili e rischiosi, ma il titolo potrebbe puntare ai prossimi obiettivi di prezzo posti tra 0,3 euro e 0,35 euro rispetto allo 0,26 euro attuale.

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