Draghi: più occupazione grazie a Jobs Act

Il governatore della Bce Mario Draghi sottolinea ancora una volta come il Jobs Act sia stato in grado di favorire l’occupazione negli stati membri nel giorno in cui la Corte costituzionale tedesca ha rigettato i ricorsi d’urgenza contro i programmi di acquisto dei titoli di Stato (quantitative easing) da parte della banca centrale europea.

Tassi d’interesse, Draghi: non si cambia linea

Mario Draghi è sicuro: non si cambia linea al momento sui tassi di interesse. Il presidente della Banca Centrale Europea ha confermato nel corso di un incontro a Francoforte (ECB Watcher, N.d.R.) che lo “stimolo monetario” non verrà toccato, lasciando così come sono sia i tassi di interessi, sia ciò che riguarda l’acquisto dei titoli.

Ripresa economica da giugno 2013 – Draghi

Secondo quanto affermato dal presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, durante la recentissima intervista concessa alla radio francese Europe 1, l’eurozona dovrebbe abbracciare una fase di ripresa a decorrere dalla seconda metà del 2013. “Non siamo ancora fuori dalla crisi” – ha in merito affermato il numero 1 della Bce, per poi aggiungere che “le nostre previsioni sul biennio 2013-2014 mostrano che la ripresa dell’Eurozona potrebbe iniziare nella seconda metà del 2013”. Draghi ha inoltre ribadito l’impegno della propria istituzione in difesa dell’euro. 

Dichiarazioni BCE anti-crisi

 La Banca Centrale Europea ha pubblicato il suo periodico bollettino mensile nel quale ha avuto modo di registrare i “progressi rimarchevoli nella correzione del costo del lavoro”, e sottolineare come “per aumentare la competitività dei Paesi dell’Eurozona più colpiti dalla crisi occorrono riforme incisive dei mercati del lavoro e dei beni e servizi”. L’istituto guidato da Mario Draghi si è poi soffermato sulle riforme strutturali, “altrettanto essenziali del risanamento dei conti pubblici e delle misure tese a migliorare il funzionamento del settore finanziario”.

Rischi Eurozona 2013 – Draghi

 L’Eurozona si riprenderà, ma sul futuro dell’area rimangono rischi evidenti. Ad affermarlo è stato il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, nel suo previsto intervento all’Europarlamento, sottolineando come “la rivitalizzazione del credito è cruciale per la ripresa”. Il numero uno della Bce rende inoltre merito ai progressi compiuti nella strada della comprensione e della prevenzione dei rischi sistemici. Un colpo al cerchio e uno alla botte per quanto riguarda la Grecia, che sta compiendo importanti sacrifici, ma deve fare ancora di più.

Supervisione bancaria alla Bce

 Entro l’anno la supervisione bancaria in ambito Ue sarà affidata alla Banca Centrale Europea. È quanto emerso nello scorso fine settimana all’interno del workshop Ambrosetti a Cernobbio, dove Joaquin Almunia e Michel Barnier hanno avuto modo di rassicurare sui tempi di creazione della supervisione degli istituti di credito che fanno parte dell’area euro, indirizzando tale funzione in via esclusiva alla Banca Centrale Europea. Più lunghi sono invece i tempi di creazione dell’attesa Unione bancaria, che potrebbe tuttavia entrare in vigore già al termine del 2013.

Scudo Bce su tassi bond

 La Banca Centrale Europea sta per attaccare l’esercito della crisi finanziaria con nuove armi. Su tutte, la possibilità di fissare i margini di oscillazione dei tassi dei bond. A lanciare l’indiscrezione, che potrebbe trovare conferme più o meno attese, è stato il settimanale tedesco Der Spiegel, che si dice convinto che l’istituto guidato da Mario Draghi produrrà un simile comportamento nel corso delle prossime sedute. Ma come funzionerà questo nuovo scudo della Banca Centrale Europea? E sarà effettivamente valido per contrastare i pericoli della crisi?