Fitch taglia stime crescita economia mondiale

Nel suo ultimo Global Economic Outlook, l’agenzia di rating Fitch ha tagliato le stime di crescita sull’economia mondiale affermando anche di essere preoccupata per il possibile fiscal cliff negli Stati Uniti. Secondo Fitch il 2012 si chiuderà con una crescita del pil mondiale del 2%: la stima è stata abbassata dalla precedente rilevazione del 2,1%. L’agenzia ha poi tagliato le stime anche per il biennio 2013-2014. Infatti, il pil mondiale 2013 è atteso in crescita del 2,4%, mentre in precedenza era stato stimato un progresso del 2,6%.

Pil statunitense in crescita inferiore alle attese

 Il Prodotto Interno Lordo statunitense cresce, ma lo fa con un ritmo inferiore alle attese. È questa la principale variabile statistica che emerge da un report pubblicato dal Dipartimento del Commercio americano, secondo cui la crescita economica USA durante il quarto trimestre del 2011, avrebbe deluso in maniera parziale gli auspici dei principali analisti locali e internazionali, che attendevano un trend più deciso nello sviluppo produttivo.

Il Pil del Paese nordamericano si sarebbe infatti sviluppato con un ritmo pari a 2,8 punti percentuali annui, contro una media delle previsioni degli analisti pari a 3 punti percentuali. Una delusione che  – ricorda la Louis Capital Markets – probabilmente influenzerà le prossime previsioni, rendendo gli investitori sul mercato americano molto più cauti circa l’effettiva attendibilità delle sitme riguardanti i dati provenienti da oltre Oceano.

Geithner lancia l’allarme: il Pil Usa potrebbe rallentare

 Il prodotto interno lordo americano dovrebbe entrare a breve in una fase di preoccupante rallentamento: l’allarme è serio e lo diventa ancora di più se si considera il fatto che a lanciarlo è stato il segretario del Tesoro, Timothy Geithner, il quale ha riconosciuto le difficoltà attuali dell’economia a stelle e strisce. In particolare, nonostante siano molto basse le probabilità di un default della prima economia a livello mondiale, ipotesi totalmente impensabile secondo lo stesso Geithner, la crescita del paese potrebbe assumere dei contorni migliori. Questo pizzico di ottimismo viene riservato per il secondo semestre del 2011, una sorta di riscatto dopo le recenti delusioni finanziarie.

Per gli USA una settimana divisa tra PIL e taglio dei tassi di interesse

 La settimana che inizia oggi chiuderà il mese di ottobre e la domanda che adesso tutti gli investitori si pongono è se potremo assistere ad un rimbalzo o se il crollo è destinato a proseguire. Questo mese i listini hanno perso circa il 25%, facendo registrare la performance peggiore dall’ottobre 1987. I mercati negli ultimi giorni di contrattazioni hanno subito pesanti perdite a causa dei segnali di rallentamento che le economie ci stanno fornendo. La recessione è data per scontato, ora ci chiediamo quanto possa durare e quali cali porterà. Anche questa settimana gli occhi saranno quindi puntati sui dati macroeconomici e sulle mosse della Fed. Saranno poi pubblicate le trimestrali di alcune grandi società, queste ultime però difficilmente riusciranno ad influenzare l’andamento delle contrattazioni. In merito alle trimestrali è infatti necessario sottolineare che ormai il mercato è concentrato esclusivamente sui mesi a venire, mesi considerati di forte discontinuità con quelli appena passati.