Cosa rischia l’Italia con la fine del quantitative easing? Non è un mistero che la Bce stia preparando il terreno in tal senso. Quel che è certo è che non aiutano, le semplici illazioni, a sostenere il mercato già destabilizzato e non poco tra i dazi di Donald Trump e i primi accenni di lavoro del Governo M5s-Lega.

Nella giornata di ieri la Banca centrale europea ha alzato nel giro di pochi mesi i tassi di interesse per la seconda volta. Con due manovre restrittive, ciascuna da un quarto di punto, il costo del denaro in Eurolandia è salito all’1,50%. Tra gli effetti negativi di questa decisione ci sono i tassi sui mutui, più cari sia con l’indicizzazione al tasso Bce, sia con l’indicizzazione all’euribor con scadenza a tre mesi.