Consob: Vivendi controlla Telecom Italia

Il giudizio della Consob non farà del bene alla società di Bollorè: non vi sono dubbi, secondo la stessa, che Vivendi controlli Telecom Italia, con tutte le conseguenze legate a tale fatto. Tra le quali la possibilità che la stessa debba accollarsi in bilancio i debiti della società di telecomunicazione italiana per una cifra di 27 miliardi circa.

Telecom, titolo resiste a pressioni Agcom e Governo

Le azioni Telecom resistono alle pressioni provenienti sia da parte del Governo sia da parte dell’Agcom relative alla situazione attualmente in atto a causa di Vivendi e del suo ruolo nella società. Una resistenza alle vendite che in pochi forse si aspettavano, e che lascia il titolo a Piazza Affari in lieve ribasso, poco sotto la parità a quota 0,866 euro (-0,06%): una buona performance alla fine, se si pensa al calo del 1,21% dell’indice Ftse Mib.

Telecom e Telco in vista del prossimo consiglio di amministrazione

 Il prossimo 19 settembre 2013 si terrà il consiglio di amministrazione Telecom. Un consiglio di amministrazione difficile, che prevede diversi ordini del giorno che probabilmente non verranno affrontati per questioni di tempistica. Infatti già si parla di un probabile, anzi quasi sicuro, nuovo consiglio di amministrazione per il 3 ottobre 2013. Tuttavia non vi è stata ancora alcuna ufficializzazione di quest’ultima data.

Interesse Cdp su scorporo rete Telecom

 La Cassa Depositi e Prestiti ha esplicitamente confermato il proprio interesse al progetto dello scorporo della rete Telecom. Ad affermarlo è stato lo stesso amministratore delegato della Cassa, Giovanni Gorno Tempini, il quale – durante una recente audizione al Senato – ha dichiarato come l’interesse strategico all’operazione sia del Paese, e come l’impegno dovrà essere quello nei confronti di una maggiore accelerazione degli investimenti infrastrutturali.

Spin off Telecom entro la fine dell’anno?

 Telecom Italia dovrebbe dar seguito a uno spin off entro la fine dell’anno. Stando a quanto spiegato dal presidente esecutivo di Telecom Italia, Franco Bernabè, da una parte vi sarà l’Opac con la rete d’accesso, e dall’altra TiServiceCo, con tutto il rimanente business. Vediamo dunque quali sono state le principali considerazioni formulate dal top manager di Telecom dinanzi al Senato.

Scorporo rete Telecom difeso da Galateri

Il presidente di Generali, e consigliere di Telecom Italia, Gabriele Galateri, ha pubblicamente difeso il progetto di scorporo della rete pesantemente criticato dagli analisti del Financial Times. Secondo Galateri il consiglio di amministrazione di Telecom “ha preso una decisione che mi sembra importante”, precisando poi che tale iniziativa contribuire a rendere più competitivo il sistema delle tlc del Paese. Vediamo allora quali sono i prossimi step dell’operazione, e quali le principali valutazioni effettuate.

Telecom non chiude accordo con H3G

 L’atteso accordo tra Telecom Italia e H3G non prenderà piede. Il consiglio di amministrazione del gruppo telefonico italiano non ha compiuto alcun passo in avanti circa la possibile alleanza con 3 Italia, rimandando a una prossima riunione l’esame dei fatti. Scade pertanto senza alcuna novità il termine di 30 giorni che lo scorso 8 maggio 2013 era stato attribuito al top management societario per valutare possibili sviluppi.

Società telefoniche quote mercato 2012

 Negli ultimi giorni abbiamo parlato in più occasioni delle vicende societarie che stanno riguardando Telecom Italia, e del suo ruolo all’interno della strategica scorporazione della rete. Ma che posizione ha Telecom Italia nel mercato italiano della rete fissa e del mobile? E come si stanno comportando i principali concorrenti nel comparto delle telecomunicazioni tricolori?

Fitch conferma rating BBB Telecom

 L’agenzia di rating Fitch – una delle tre principali agenzie di rating di riferimento al mondo insieme a Standard & Poor’s e Moody’s – ha affermato in una nota di aver conferma il rating attribuito alla compagnia tlc italiana Telecom Italia, portandolo a BBB, e ribadendo un outlook negativo per il futuro. A pesare è l’evoluzione possibile della società, e i suoi collegamenti con un mercato – quello italiano – evidentemente in fase di deterioramento ancora non reversibile.