Rcs ecco il piano strategico dell’ad Jovane

 Alla Rcs MediaGroup, che controlla Il Corriere della Sera, è tempo di tagli. Il piano di austerità messo a punto dal presidente Angelo Provasoli e dall’amministratore delegato Pietro Scott Jovane prevede pesanti tagli a dipendenti e periodici, ma anche il trasferimento della sede de Il Corriere della Sera da via Solferino a via Rizzoli. I vertici di Rcs hanno così varato un piano “lacrime e sangue” che servirà a sanare la difficile situazione della gestione operativa e patrimoniale: lo scorso anno Rcs ha subito un rosso da 400 milioni e quest’anno sono in scadenza linee di credito per un miliardo.

Il piano di ristrutturazione prevede il taglio di 800 dipendenti, 640 in Italia e 160 nella controllata spagnola Unidad Editorial. Si tratta del 16% della forza-lavoro di Rcs, che attualmente ha in organico 5.101 dipendenti. Saranno poi venduti o chiusi una serie di periodici. Il direttore Maria Latella potrebbe finire a Io Donna se Diamante D’Alessio passerà ad Amica. Saranno chiusi o venduti i periodici A, Bravacasa, Yacht&Sails, Max, l’Europeo, Astra, Novella2000, Visto, Ok Salute e il polo dell’enigmistica.

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Se non saranno trovati acquirenti (in lizza potrebbero esserci la Cairo Communication o Guido Veneziani Editore), i periodici summenzionati saranno chiusi. Nel business plan è previsto poi il trasferimento della sede de Il Corriere della Sera e della Gazzetta dello Sport dallo storico immobile di via Solferino e di via San Marco (valutati intorno ai 400 milioni di euro). Gli immobili saranno venduti, ma bisognerà trovare l’acquirente giusto visto che hanno solo destinazione uso ufficio, per cui non possono interessare a una grande platea di investitori.

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I due quotidiani si traferiranno nella sede centrale di via Rizzoli. La prossima sifda sarà di tipo finanziario. Infatti, Rcs dovrà negoziare con un pool di banche (tra cui Intesa Sanpaolo, Unicredit e Ubi Banca) il riscadenziamento delle linee di credito da un miliardo di euro per altri 2-3 anni. Infine, è attesa oggi la valutazione sull’aumento di capitale da 400 milioni di euro, che dovrebbe essere approvato nel cda del 1° marzo prossimo.

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