Rcs Della Valle aderisce all’aumento di capitale

 Dopo lunghe attese, Della Valle ha affermato di voler aderire all’aumento di capitale di Rcs. A dichiararlo è stato lo stesso imprenditore di Tod’s all’interno di una conferenza stampa nella quale si è detto disponibile a rilevare l’inoptato delle banche, per arrivare a detenere più del 20 per cento (attualmente Della Valle è azionista fuori dal patto di sindacato, con una quota di circa 8,7 punti percentuali). Vediamo pertanto cosa cambia con la rottura degli indugi da parte del manager marchigiano.

Rcs Della Valle parla del futuro societario

Diego Della Valle, uno degli imprenditori più al centro delle attenzioni in questa delicata fase di riassetto di Rcs, ha parlato alla stampa preannunciando quelli che potrebbero essere i piani futuri del gruppo editoriale e della sua posizione all’interno della compagine. Secondo l’imprenditore bisognerebbe dare a Rcs una governance moderna sciogliendo il patto di sindacato, modificare il piano presentato, e rivedere alcuni termini dell’aumento di capitale.

Rcs sospesa per eccesso di rialzo

 Continuano le evoluzioni di Rcs a Piazza Affari. Dopo diverse sospensioni al rialzo registrate nella giornata di ieri, il titolo ha infatti chiuso con un balzo in avanti del +25,9 per cento a 1,73 euro, mentre oggi il titolo è nuovamente sospeso, con un incremento teorico che – al momento in cui scriviamo – è del 13,87 per cento. stessa sorte per le azioni di risparmio, che ieri hanno chiuso in aumento del 22,3 per cento a 0,63 euro, mentre oggi garantirebbero un incremento teorico del 6,77 per cento.

Rcs vendita diritti di opzione

Giuseppe Rotelli ha venduto ulteriori 3,55 milioni di diritti di opzione sull’aumento di capitale di Rcs, conducendo in tal modo il totale dei diritti venduti a quota 9,65 milioni. Ad annunciarlo è una nota contenuta in un documento di internal dealing, riportata dal quotidiano Milano Finanza, che ricorda come all’imprenditore spettino 18,3 milioni di diritti, di cui 14,3 relativi alla quota controllata da Pandette, e il resto relativo al patto con il Banco Popolare.

Aumento capitale RCS garantito per 389 milioni

RCS MediaGroup S.p.A. ha comunicato che sono pervenute alla società nuove lettere da parte dei soci aderenti al patto di sindacato, inerenti gli impegni di sottoscrizione delle azioni ordinarie. La nota  fa così seguito al comunicato stampa del 14 giugno scorso in merito all’aumento di capitale da tempo sul tavolo del top management del gruppo editoriale. Vediamo allora quali sono le novità maturate nel corso delle ultime ore.

Nuovo assetto societario Rcs

 Continuiamo a focalizzarci su quanto accade all’interno della compagine societaria di Rcs. Il gruppo editoriale, come vi abbiamo riportato negli ultimi giorni, è infatti in piena operazione di riassetto, e molto potrebbe cambiare, soprattutto per quanto attiene gli altri soci che non fanno parte del patto con lock – up, e i soci fuori dal patto di sindacato che controlla la società.

Novità vendita Dada

 L’amministratore delegato di Rcs, Pietro Scott Jovane, ha detto di essere ottimista circa il lancio del nuovo piano del gruppo editoriale,  in vista dell’assemblea riunita per l’aumento di capitale del prossimo 30 maggio. Il manager del gruppo ha ricordato il momento di grande difficoltà, spiegando tuttavia che ogni parte della compagine è impegnata a sostenere il piano che “quando partirà, darà i suoi frutti”. Tra i punti maggiormente focali, la vendita della controllata Dada.

Aumento capitale Rcs contestato

 La seduta domenicale del consiglio di amministrazione di Rcs genera il caos tra i partecipanti al capitale sociale dell’istituto. Un caos che ha generato una dura contestazione da parte di Diego Della Valle, che protesta nei confronti delle modalità dell’aumento di capitale proposto, mentre il consigliere Paolo Merloni si dimette in polemica dal consiglio di amministrazione della casa editrice. Il cda di ieri è stato pertanto “rinviato” a domenica prossima.

Accordo rinegoziazione debito Rcs

Rcs, sostiene l’Ansa in una sua anticipazione di pochi minuti fa, avrebbe raggiunto un accordo con le banche creditrici per dar seguito alla rinegoziazione del proprio debito. Secondo l’intesa, al centro delle condizioni vi sarebbe un finanziamento da 575 milioni di euro, da restituire all’interno di tre linee di credito. Cresce dunque l’attesa nei confronti del consiglio di amministrazione del gruppo editoriale, previsto per domani.

Conseguenze aumento capitale Rcs

L’aumento di capitale di Rcs è un tassello fondamentale nella lunga strada che dovrebbe conseguire una forte ricapitalizzazione del gruppo. Un’operazione da 400  milioni di euro, parte integrante del progetto di rafforzamento di 600 milioni di euro che il consiglio di amministrazione guidato da Pietro Scott Jovane vorrebbe portare a termine entro il 2015. Ma quali saranno le conseguenze per coloro che decideranno di non sottoscrivere l’incremento di capitale?

Riunioni cda Rcs

Stando a quanto comunicato in ambito societario, il consiglio di amministrazione di Rcs si riunirà per l’approvazione dell’esercizio 2012 tra il 10 e il 15 aprile prossimo. Nella riunione del consiglio di mercoledì 27 marzo, invece, verranno illustrati i risultati preliminari e verrà aggiornato il “piano per lo sviluppo 2013-2015 comprensivo della parte finanziaria e patrimoniale.

Pirelli in crescita utile e dividendo 2012

 Il bilancio 2012 si è chiuso positivamente per Pirelli & C., in particolare con utili e cedola in aumento. Il titolo ha chiuso la seduta di borsa con un rialzo dell’1,48% a 8,925 euro. L’utile netto del gruppo della Bicocca è cresciuto del 27,2% a 398,2 milioni di euro. Nel 2011 l’utile complessivo era stato pari a 440,7 milioni di euro, ma solo grazie all’impatto positivo giunto da 128 milioni di euro di imposte differite attive pregresse. Il consiglio di amministrazione ha proposto la distribuzione di un dividendo pari a 0,32 euro per ogni azione ordinaria.

Corriere della Sera verso politica dei tagli

 Il Corriere della Sera, il prezzo più pregiato della società Rcs, sta per dirigersi verso un periodo di spending review piuttosto significativo. Stando a quanto affermato su alcuni quotidiani concorrenti, infatti, la strategia di riduzione dei costi dovrebbe essere condotto in prima persona dal direttore Ferruccio de Bortoli, e si aggirerà intorno ai 15 milioni di euro, con un abbattimento netto degli oneri generali che riguarderà ogni area e ogni settore di attività.

Analisi Unicredit su piano Rcs

 Il piano industriale di Rcs Mediagroup non sembra convincere uno dei principali soci di Mediobanca, a sua volta punto di riferimento del patto di sindacato della società editoriale. Il programma siglato dall’amministratore delegato Pietro Scott Jovane ha infatti incontrato lo scetticismo molto esplicito da parte di Unicredit, che con il suo 8,7 per cento è uno dei soci di spicco di Mediobanca, a sua volta primo socio del patto di sindacato del gruppo di via Rizzoli, nonché tra i principali creditori della società.