Rcs ecco il piano strategico dell’ad Jovane

 Alla Rcs MediaGroup, che controlla Il Corriere della Sera, è tempo di tagli. Il piano di austerità messo a punto dal presidente Angelo Provasoli e dall’amministratore delegato Pietro Scott Jovane prevede pesanti tagli a dipendenti e periodici, ma anche il trasferimento della sede de Il Corriere della Sera da via Solferino a via Rizzoli. I vertici di Rcs hanno così varato un piano “lacrime e sangue” che servirà a sanare la difficile situazione della gestione operativa e patrimoniale: lo scorso anno Rcs ha subito un rosso da 400 milioni e quest’anno sono in scadenza linee di credito per un miliardo.

Nokia licenzia 4000 dipendenti

 La crisi non ha risparmiato neanche un colosso come Nokia: sebbene i prodotti tecnologici siano tra quelli più “anestetizzati” rispetto alla riduzione della domanda, anche la casa finlandese deve ora fare i conti con le perdite registrate nell’ultimo periodo. Una situazione di austerità che é venuta alla luce soprattutto negli ultimi mesi e che costringerà l’azienda a fare dei tagli non indifferenti sul personale. La casa finlandese sta pensando seriamente di spostare progressivamente nel corso di quest’anno in Far East le attività di produzione ed assemblaggio con conseguenti licenziamenti a Komarom, in Ungheria, Reynosa, in Messico e Salo, in Finlandia.

Italia in crisi ma non toccate gli stipendi dei parlamentari

 Sta facendo discutere in queste ore l’eventualità di un taglio agli stipendi dei parlamentari: la crisi economica ha spinto Mario Monti a misure rigide per evitare il tracollo delle finanze pubbliche e le ripercussioni a livello europeo, così, con il ritorno dell’ICI, la riforma delle pensioni, le tasse sugli yacht, ha messo le mani nelle tasche degli italiani, sostenendo che, a causa del periodo di austerità é necessaria la collaborazione di tutti. Anche dei parlamentari: dopo aver riformato il vitalizio pensionistico, che diventerà tipo contributivo, un’altra proposta andrà a toccare il generoso salario dei nostri politici, una riduzione della loro indennità da 11.704 a 5.339 euro.

Tagli anche per gli statali con la legge di stabilità

 I tagli complessivi delle spese rimodulabili dei ministeri, allo scopo di risparmiare sulla spesa pubblica, dopo le modifiche al Senato, con la legge di stabilità risultano ammontare a 9,606 miliardi nel 2012, 4,401 nel 2013 e per per finire a 4,259 nel 2014. Tagli anche nel settore dei dipendenti pubblici: gli statali in esubero potranno essere posti ‘in disponibilita’ con un’indennita’ pari all’80% dello stipendio per due anni. Saranno inoltre abolite alcune indennita’ e rimborsi per trasferimento. Altri 2 milioni di euro saranno tagliati dalle spese di vitto del personale dell’Arma dei Carabinieri fuori sede e del personale della Guardia di Finanza.

Ancora tagli per il Pil USA

 Continua la vicenda che vede protagonisti l’outlook statunitense e le varie agenzie di rating. Dopo la deuncia da parte della commissione di Giustizia americana su Standard & Poor’s (rea di aver concesso un giudizio AAA troppo clemente verso una delle più grandi economie mondiali), sembra che il timore di guai giudiziari abbia colto altre agenzie d’oltreoceano. A meno di due settimane di distanza dal downgrading, il Dipartimento di Giustizia ha infatti messo sotto indagine l’agenzia S&P. In particolare si tratta di rating elevati assegnati agli strumenti finanziari legati ai mutui subprime, titoli tossici che sono stati ritenuti la principale causa della crisi finanziaria del 2008. La notizia è stata riportata da Il New York Times che ha sottolineato il fatto che l’ indagine proseguirà nelle prossime settimane.

Romano: da luglio niente stipendio per i ministri

 Giulio Tremonti non si dimette, ma a partire da dopodomani, ovverosia dal mese di luglio 2011, i Ministri dell’attuale Governo Berlusconi dovrebbero svolgere il proprio ruolo senza percepire lo stipendio. Questo è quanto ha dichiarato nella giornata di ieri Paolo Romano, il Ministro alle Politiche Agricole, parlando con i cronisti a margine del vertice Pdl-Lega sulla manovra finanziaria.

In arrivo pesanti tagli al trasporto pubblico locale

Tagliare le risorse destinate al trasporto pubblico e in particolare a quello locale. Così il governo italiano intende fronteggiare i costi delle misure fiscali da esso varate. I circa 400 milioni di euro riservati al trasporto pubblico per il triennio 2008-2010 serviranno al governo per coprire l’Ici e, probabilmente, per finanziare Alitalia.

Siamo alle solite, la prima manovra economica del governo penalizza il settore dei trasporti pubblici locali.

Lo dichiara l’Asstra (Associazione Trasporti) dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto legge fiscale che prevede i tagli al settore dei trasporti pubblici. Sono stati eliminati dal bilancio nazionale fondi necessari all’attuazioni di misure tese a rafforzare il trasporto pubblico e locale, venire in contro all’utenza, limitare l’uso dei mezzi privati e scremare la circolazione dei camion.