Nikkei sui massimi a 8 mesi dopo elezioni politiche

 Continua a salire la borsa di Tokyo, a poche ore dalla vittoria del partito dei liberaldemocratici (Ldp) alle elezioni politiche in Giappone. Il Nikkei-225 ha chiuso la seduta con un rialzo dello 0,94% a 9.829 punti, salendo così sui livelli più alti degli ultimi 8 mesi e mezzo. Come da previsioni ha vinto il leader dell’opposizione, ovvero il nazionalista Shinzo Abe. Viene considerato un falco in tema di politica estera e ha intenzione di portare avanti una politica monetaria ultra-espansiva per favorire la svalutazione dello yen, la ripresa dell’export e dell’economia nazionale.

Proprio dal fronte della politica estera, la Cina ha reagito alla vittoria di Abe esprimendo la sua preoccupazione, soprattutto in relazione alla nota contesta delle isole Senkaku. Secondo quanto dichiarato da Hua Chuniyng, portavoce del ministero cinese degli Affari esteri, il governo cinese è molto preoccupato per la direzione che potrebbe prendere il Giappone. Il neo-premier nipponico aveva affermato che la sovranità del Giappone sulle isole contese con la Cina non era negoziabile.

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Questo arcipelago si trova nel Mar Cinese Orientale ed è stato controllata dal Giappone dal 1895 al 1945. Dopo la fine del secondo conflitto mondiale fu amministrato dagli americani, a seguito dell’occupazione del territorio nipponico. Solo nel 1972 gli USA consegnarono il controllo delle isole al governo giapponese. Tuttavia, da allora anche Cina e Taiwan reclamano la sovranità delle isole, in particolare Pechino (dove sono note come isole Diaoyu). Resta elevata la preoccupazione per un’escalation negativa degli eventi tra due paesi che, nonostante un importante interscambio commerciale, sembrano sull’orlo di una crisi di nervi per il piccolo arcipelago conteso.

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Intanto, la borsa di Tokyo sembra poter chiudere l’anno con una performance positiva. Da inizio 2012 il Nikkei-225 sale del 15% circa, ma solo nell’ultimo mese ha guadagnato quasi il 13%. Sul mercato delle valute continua a svalutarsi lo yen. La divisa nipponica ha scontato finora la vittoria attesa del partito dei liberaldemocratici, che ha intenzione di alzare il target di inflazione al 2% dall’1%, aumentare in modo esponenziale il programma di acquisto asset e portare eventualmeente i tassi a zero o su valori negativi. Lo yen è sceso sui minimi da maggio 2011 contro dollaro a 84,30.

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