Anche il Santander a sorpresa delibera un aumento di capitale

 Ha destato un pò di impressione la decisione del Banco di Santander di varare un maxiaumento di capitale da 7,2 miliardi di euro. Nell’ambito dell’operazione di rafforzamento del capitale verrà emessa al prezzo di 4,5 euro un’azione ogni quattro esistenti pari all’emissione di 1,6 milioni di nuove azioni. L’aumento di capitale è garantito: una nota spiega che agli attuali azionisti spetta un diritto di opzione; inoltre, sia questi ultimi che gli investitori che compreranno i diritti sul mercato possono richiedere di sottoscrivere altre azioni in aggiunta a quelle che gli spetterebbero sulla base dei diritti di cui dispongono. Se le richieste per ulteriori azioni non sono sufficienti a coprire l’aumento di capitale, le azioni restanti potranno infine essere allocate in maniera discrezionale agli investitori. Questa notizia non è affatto piaciuta alla Borsa dove il titolo ha perso ieri quasi il 5% ed oggi è in calo di quasi il 6%.

Le banche spagnole infatti, sono sempre state considerate insieme a quelle italiane le meno esposte in Europa al ciclone dei mutui subprime, anche per la loro politica di patrimonializzazione aiutata dallo Stato nei momenti di vacche magre e lo shopping sfrenato all’estero del gruppo bancario guidato da Botin in questi mesi dava adito alla idea di grande solidità patrimoniale della Banca. Invece ora questa notizia ha lasciato perplessi molti esperti sulla effettiva tenuta dei conti della banca che è stata colpita duramente dalla crisi immobiliare che si è scatenata in Spagna, e forse proprio il fatto che questa crisi è, forse, anche più ampia di quanto creduto, sta cominciando a fare sentire i suoi primi effetti sui conti dell’istituto bancario, anche perchè secondo fonti attendibili altri due colossi delle costruzioni, molto esposti con il Santander sarebbero vicini alla bancarotta. A peggiorare poi il quadro sono arrivati anche i giudizi di Merrill Lynch che ha declassato il titolo a “underperform” e l’agenzia di rating Fitch che ha abbassato l’outlook sulla controllata messicana della banca.

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