Piquadro ha chiuso il terzo trimestre fiscale 2012 con un utile netto in calo del 52 per cento. A sostenerlo è la società, che ha così riassunto come nel corso dei primi nove mesi del 2012 l’utile netto del gruppo (consolidato) sia stato pari a 2,9 milioni di euro, in flessione del 52,2 per cento rispetto ai 5,9 milioni di euro conseguiti nel corso del precedente esercizio, stesso periodo.
Per quanto attiene alle altre caratteristiche del bilancio periodale, si sottolinea come l’Ebitda sia stato pari a 6,5 milioni di euro, contro 10,5 milioni di euro conseguiti nel corso dell’anno precedente, mentre l‘Ebit è stato pari a 4,6 milioni di euro, contro i precedenti 8,9 milioni di euro. Il fatturato consolidato è invece sceso del 12,3 per cento a 40,5 milioni di euro (vedi anche Recordati Bilancio 2012).
Ancora, la società afferma come la posizione finanziaria netta, a fine 2012, sia stato pari a 13,2 milioni di euro.
“I risultati dei primi nove mesi dell’esercizio continuano a risentire della difficile situazione sul mercato domestico, dove i consumi sono ai minimi storici” – ha affermato il presidente e amministratore delegato Marco Palmieri – “Le dinamiche di fatturato sono state condizionate anche dal riposizionamento del brand Piquadro, che ha imposto una revisione del numero dei punti vendita e della loro qualità con particolare riferimento al mercato italiano, con l’eliminazione di circa il 25% dei rivenditori multimarca. Per questo l’azienda si è impegnata in una strategia di forti investimenti volti a sviluppare i mercati esteri” (vedi anche Eni utile 2012 sale del 13,6% a 7,8 miliardi).
Proprio al fine di diversificare al meglio il proprio fatturato in ottica internazionale, è prevista l’apertura di un negozio di Parigi entro la fine dell’esercizio fiscale 2012 – 2013, facendo così seguito alla precedente inaugurazione dello shop di Londra.
Nelle prossime settimane vedremo quali saranno gli sviluppi di questa società oramai in fase di rapidissima espansione nel contesto europeo, e non solamente in esso.