Banca Popolare di Sondrio ha chiuso positivamente il 2012, nonostante le evidenti difficoltà di operare in un contesto macroeconomico sfavorevole. Ad affermarlo è una lettera inviata ai soci da parte del presidente Piero Melazzini, nella quale si evince come, nell’attuale sistema, l’istituto di credito abbia portato in incremento sia gli impieghi che la raccolta. Un buon modo per poter porre le basi per un 2013 altrettanto difficile, ma con altrettante speranze di sviluppo.
Redazione
Quali azioni settore auto comprare
Il 2013 è appena iniziato, ed è già tempo di pianificare qualche bell’investimento in un settore caratterizzato da altalene molto interessanti: l’automotive. Cercare di estrapolare alcuni titoli di particolare significatività è compito piuttosto arduo (e soprattutto rischioso, nel breve termine), ma vogliamo comunque cercare di comprendere quali siano le azioni auto che potrebbe essere meglio mettere nel proprio portafoglio in questa prima fase del 2013.
Società con maggiore capitalizzazione 2012
Anche se i conti pubblici faticano a regger l’impatto della crisi internazionale, le grandi corporate di mezzo mondo sembrano aver chiuso il 2012 con risultati in buona parte soddisfacenti. La considerazione vale soprattutto negli Stati Uniti, che riescono a riconquistare i gradini più in vista delle prime 100 società al mondo per maggiore capitalizzazione di Borsa, erodendo delle importanti quote precedentemente in mano alle società asiatiche e, in particolare, quelle cinesi.
Tata cambia presidenza
Il gruppo Tata cambia la persona in cima al suo top management. La notizia, in Italia archiviabile come una mera cronaca societaria, ha avuto in India uno straordinario risalto, visto e considerato che Ratan Tata è considerato a tutti gli effetti l’industriale di maggior spicco del subcontinente indiano, e che negli oltre 20 anni di comando è riuscito a trasformare il gruppo in uno dei maggiori player mondiali nel campo delle auto, della chimica, e di tanto altro ancora.
Mediaset raccolta pubblicitaria ancora deludente
Continua a deludere la raccolta pubblicitaria di Mediaset, che risente dell’andamento complessivo del comparto. L’azienda ha vissuto un’ultima settimana di dicembre particolarmente instabile, prestando il fianco agli effetti dei risultati preliminari relativi agli introiti promozionali. Complessivamente, il 2012 si chiude in maniera sicuramente negativa per la capitalizzazione di mercato dell’azienda, generando aspettative per un 2013 non certo brillante.
Liquidazione Carlo Tassara
Tutto pronto, o quasi, per l’avvio della liquidazione della Carlo Tassara, che dovrebbe prendere il via la prossima settimana affidando a un advisor esterno il mandato per la cessione del 34 per cento della Alior Bank, il pacchetto del 12,8 per cento della Eramet e della Comilog. Attraverso tali vendite si spera di poter avviare con successo la stagione delle dismissioni, che potrà poi condurre alla cessione delle quote italiane.
Boeing leader dei cieli mondiali
È l’americana Boeing la società leader dei cieli mondiali nel 2012 in chiusura. Stando alle statistiche ufficiali, infatti, la società a stelle e strisce avrebbe superato nuovamente la rivale del vecchio Continente, la Airbus, dopo cinque anni di predominio europeo. Ma vediamo come è andato il 2012 per i due più importanti costruttori di aerei al mondo, e quali sono state le considerazioni che è possibile formulare sull’attuale tendenza del comparto.
Bankia verso uscita dai listini
Manca poco all’uscita dai listini spagnoli di Bankia, oramai prossima al delisting. Il titolo dell’istituto di credito spagnolo, nazionalizzato, ha subito una fortissima fase di deprezzamento in seguito alla valutazione compiuta in orbita Frob, il fondo di salvataggio per le banche iberiche. Dopo le ennesime perdite di quotazione, la Commissione della borsa spagnola ha annunciato l’uscita del titolo dall’indice Ibex 35 il 2 gennaio (era entrato nell’ottobre 2011), principalmente a causa delle circostanze in cui verte l’istituto di credito, in procinto di ottenere importanti aiuti statali.
Previsioni Alitalia 2013
Con un futuro ancora da decifrare, Alitalia ha diramato le proprie previsioni sull’anno che verrà. A farle è stato l’amministratore delegato della compagnia, Andrea Ragnetti, che ha altresì parlato del nuovo partner strategico dell’azienda, deciso “a gennaio dagli azionisti” di Cai, alla scadenza della clausola di lock up, che consentirà di vendere le quote (congelate per un primo momento al fine di poter garantire continuità alla gestione societaria). Il futuro della società appare tuttavia sempre più incerto, e a gennaio potrebbero non esserci gradite novità.
Tagli banche italiane
I prossimi cinque anni saranno un periodo di dimagrimento per le banche italiane. A conferma di ciò basta osservare i numerosi piani di ristrutturazione avviati (o da avviare) da parte delle aziende di credito tricolori: già 13 programmi, che puntano a più di 15 mila esodati, quasi 20 mila persone da riprofessionalizzare e tanto, tanto altro, per portare il costo del lavoro nelle banche italiane a un livello competitivo, in un clima di forte difficoltà della domanda locale.
Samsung leader nel settore mobile
Samsung in cima al mondo: la società coreana è infatti il leader nel settore mobile, con una quota invidiabile nel comparto dei telefoni cellulari. Stando alla recente analisi di eMarketer, infatti, la quota in mano al produttore asiatico sarebbe pari al 29%, contro il 24% della quota in mano ai finlandesi di Nokia, e alla doppia cifra risicata (10%) della statunitense Apple. Alle spalle la ZTE e la LG, con una quota rispettivamente pari al 6% e al 4%.
Alitalia verso le Ferrovie dello Stato: che c’è di vero?
Alitalia potrebbe migrare verso le Ferrovie dello Stato. A lanciare l’indiscrezione qualche giorno fa era stato Massimo Mucchetti, sulle pagine de Il Corriere della Sera, secondo cui il capolinea di Alitalia dovrebbe coincidere non tanto con il presunto investimento da parte della Cassa depositi e prestiti, quanto invece le Ferrovie dello Stato. Ma cosa c’è di vero? E che cosa potrebbe accadere agli investitori Alitalia e, soprattutto, al sistema capitalistico italiano se questa operazione venisse realmente realizzata?
Marazzi Group comprato da Mohawk Industries
La statunitense Mohawk Industries acquista Marazzi Group, generando di fatto il gruppo leader al mondo nel settore delle piastrelle di ceramica. L’operazione, confermata sul finire della scorsa settimana, sarebbe stata favorita da un accordo valutato intorno a 1,17 miliardi di euro, regolati in parte per liquidità e in parte per azioni. L’intera transazione, in assenza di intoppi, dovrebbe essere formalizzata entro la fine del prossimo mese di marzo.
General Electric compra Avio
Avio, la divisione nazionale dell’aeronautica, passa di mano. Ad acquisire la struttura è infatti stata General Electric, che rileva il produttore di componenti e motori per aeromobili (fondato oltre 100 anni fa a Torino, e con 5.300 dipendenti), assorbendo tutti i i debiti, attualmente pari a 3,3 miliardi di euro. Lo scopo di GE, stando al contenuto dell’accordo, è quello di accelerare lo sviluppo della struttura, in un’operazione che non riguarderà la sezione Spazio.