Devono lavoro e crescita le priorità italiane: è necessario lavorare su queste due criticità. E’ questo ciò che suggerisce Mario Draghi, interrogato dai giornalisti sulla situazione del Belpaese e su quel che sarebbe necessario fare per ripartire.

Devono lavoro e crescita le priorità italiane: è necessario lavorare su queste due criticità. E’ questo ciò che suggerisce Mario Draghi, interrogato dai giornalisti sulla situazione del Belpaese e su quel che sarebbe necessario fare per ripartire.

Nexi è pronta al suo debutto in Borsa: la data? Martedì prossimo: un giorno importante per la società specializzata nei pagamenti digitali, controllata dai fondi Bain, Advent e Clessidra e partecipata anche da Ubi Banca, Creval, Popolare di Sondrio e Banco Bpm.

Unicredit rischia di dover pagare una multa salata alla Commissione Europea per via di una presunta violazione della normativa antitrust in relazione a titoli di Stato europei avvenuta tra gli anni 2007 e 2012.

Per Banca Carige si profila il rischio di un intervento statale per il salvataggio. Si tratta di qualcosa che si vorrebbe evitare ma che, come sottolineano i commissari, potrebbe rendersi necessario se non saltasse fuori velocemente un partner per ripartire.

L’euro debole? Può aiutare, in questo momento, sia la BCE che l’economia dell’Eurozona. E la motivazione tecnica di tutto ciò è più semplice di quanto si pensi, anche se ad un primo sguardo tutto ciò può sembrare un controsenso.

La Flat Tax è qualcosa che rischia di creare gravi tensioni in un Governo che sembra deciso ad andare avanti ad ogni costo su quelle che erano state le promesse della campagna elettorale: le due parti sono in discussione sulla fattibilità e giustizia tecnica del provvedimento.

La trattativa di Ferrovia dello Stato per Alitalia è stata prorogata di un mese: non molto ma si è tentato di trovare un compromesso tra quelle che sembrano essere le necessità dell’azienda in prima linea nella nuova NewCo e quelle della compagna di bandiera.

Il Financial Times lancia lo scoop: Unicredit starebbe preparando un’offerta su Commerzbank, la seconda banca tedesca in ordine di grandezza con un attivo di 462 miliardi e 50 mila dipendenti sparsi nelle diverse sedi. Viene spontaneo chiedersi: che fine fa l’ipotetica fusione della stessa con Deutsche Bank?

A quanto pare nella corsa al consolidamento di Banca Carige è rimasto solo il fondo BlackRock ad essere interessato: Värde, che sembrava essere altrettanto interessata qualche giorno fa, ha deciso di rinunciare in modo definitivo alla partecipazione nell’istituto genovese.

Jean Claude Juncker ed il premier Giuseppe Conte si sono incontrati a Palazzo Chigi: e se il primo esprime preoccupazione per ciò che concerne i conti dell’Italia, il secondo promette cambiamento attraverso il decreto economico che a breve verrà varato.

Negli ultimi giorni sembra essere stata siglata una tregua Vivendi-Elliot in ambito Telecom: la società francese ha infatti ritirato la sua mozione per ottenere un nuovo cambio di Governance. La domanda che ci si pone è: cosa sta succedendo?

E’ arrivato l’ultimatum da parte dei commissari straordinari di Alitalia: o Ferrovie dello Stato si muove per bene o si passerà alla liquidazione del vettore come stabilito da tempo. A quanto pare tergiversare sulle decisioni non è più accettabile.

Vi è un effettivo ribasso per ciò che concerne la crescita dell’Europa, ma la Bce è pronta ad affrontare qualsiasi situazione: è questo ciò che ha sottolineato il presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi oggi a Francoforte.

BlackRock in prima linea per Banca Carige? Sembrerebbe proprio di sì: se si dà retta alle indiscrezioni che circolano al momento nel settore il fondo sarebbe passato da un vago interesse ad uno decisamente più acceso e consolidato.
