E ora la parola per cercare di risolvere la crisi passa ai politici e visto le premesse c’è da tremare

 Anche Berlusconi con il suo sharme e il suo innegabile potere di convincimento ha dovuto alzare bandiera bianca di fronte alla pervicacia della cancelliera Angela Merkel, che di intervento comune sotto forma di fondo europeo per salvare i mercati, non ne vuole proprio sentire parlare, e intanto le Borse europee ormai sembrano come piccole barche alla deriva in mezzo al mare di fronte ad una tempesta gigantesca. In questo caso infatti, come accaduto in America, con il piano Paulson, anche in Europa occorrerebbe un intervento forte e comune da parte dell’Europa per potere cercare di ridare un pò di fiducia, ma purtroppo ancora una volta questa crisi ha dimostrato che l’Europa non esiste, se non sulla carta, e purtroppo il salasso più grave di questa crisi sarà pagato inevitabilmente dal vecchio continente. Infatti le operazioni nazionali per salvare il salvabile rischiano in alcuni casi di essere addirittura controproduicenti, come si è visto con Hypo real Estate. Mentre resta ancora da vedere cosa farà la Bce con i tassi di interesse, la Fed ha già fatto capire che li abbasserà di almeno 50 punti base a fine mese. Insomma le diversità tra le due sponde dell’oceano sono evidenti e tutte a favore del decisionismo Usa.

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