Euro ai minimi da 20 mesi sul dollaro, mentre calano i prezzi della materie prime

 L’euro all’apertura del mercato londinese si riprende leggermente dalle perdite subite nel corso della seduta asiatica contro il dollaro, ma resta debole, come del resto lo è la sterlina e altre valute ad alto rendimento. L‘euro ha anche toccato un minimo di quattro anni e mezzo contro lo yen poichè gli investitori tornano ad allontanarsi dal più rischioso carry trade. Il biglietto verde ha segnato il massimo di 21 mesi nei confronti del basket con le principali valute. Gli investitori scommettono sul fatto che i tassi nei paesi al di fuori degli Stati Uniti verranno tagliati in modo consistente per cercare di sostenere la crescita mondiale. I timori che ci potrebbe essere un profondo rallentamento dell’economia mondiale hanno spinto gli investitori a liquidare le posizioni costruite negli ultimi anni, quando l’euro era riuscito a toccare il suo massimo storico a 1,60 dollari, dicono i dealer.

La sterlina ha perso quasi il 3% toccando un minimo di 5 anni contro il dollaro a 1,6233 secondo gli schermi Reuters. L’euro è sceso di oltre il 2% fino a 1,2743 dollari, il minimo di due anni. A meta mattinata quota 1,29133 dollari dopo una chiusura Usa ieri a 1,3063 dollari. Contro yen la moneta unica è a 127,44/49 yen da 131,32 yen ieri. Il dollaro è a 99,53/58 yen da 100,47 yen. Il rafforzamento del dollaro ha fatto scendere il prezzo dell’oro, che estende le perdite di circa il 3% di ieri. Il metallo giallo perde il suo ruolo di investimento alternativo e registra anche alcune prese di beneficio dopo un rally quasi ininterrotto durato alcuni mesi. Mentre per quanto riguarda l’oro nero, sul finire della seduta asiatica, il nuovo contratto a dicembre del future sul greggio Usa ha aumentato il calo fino a 3 dollari. Sul mercato si sta facendo largo l’idea che anche se lOpec dovesse decidere per un taglio della produzione alla base resta il timore di una forte contrazione della domanda. Il nuovo contratto a dicembre sul greggio Usa questa mattina scambia intorno ai 69,24 dollari il barile in calo di 2,94 dollari. Il contratto a dicembre sul brent è a 67,05 dollari in calo di 2,67 dollari.

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