Piazza Affari sotto la parità. Colpa di Fitch?

 La notizia diffusa ieri dalla nota agenzia di rating va’ direttamente ad affiancarsi a quelle del taglio di rating sul debito pubblico Italiano e sulla Cassa Depositi e Prestiti; il taglio netto sulle stime di crescita per il 2012 ed il 2013 comunicato da Fitch contribuisce a diffondere il panico per l’imminente fase di recessione in cui rischiamo di entrarci mani e piedi.

Se la colpa è da ricercare nelle manovre del Governo che in nessun modo sembrano favorire concretamente la crescita e lo sviluppo nei prossimi anni, gli effetti non si può dire che saranno immediati. Fermo restando che Fitch potrà tranquillamente rivedere “in corsa” le aspettative, se queste rimarranno invariate allora non sprofondare in una crisi vorrebbe dire entrare in una fase di stallo di lunghissimo periodo che vedrà l’indice italiano (ancora) stretto in un laterale ad ampio range, come prima del crollo di Agosto.

Il taglio delle stime ha visto scendere le aspettative sul Pil del 2012 dall’1% allo 0.2% e quelle del 2013 dal1.6% allo 0.6% mentre si confermano allo 0.7% le stime per l’anno corrente; l’idea che ci si può fare seguendo le mosse delle agenzie di rating non è altro che la conferma di quanto ipotizzato precedentemente; oltre a spostare l’attenzione da dove la crisi è nata direttamente all’area Euro, le agenzie stanno tentando di “coprirsi le spalle” da eventuali sell-off che porterebbero ad una nuova situazione di panico sul mercato. Mentre con la crisi del debito USA agirono post-crisi andando ad abbassare i rating delle banche praticamente dopo che fallivano, adesso la tendenza è quella è quella di “mettere le mani avanti” e piuttosto rivedere le stime strada facendo, anche se per riconquistare la fiducia servirà un grande lavoro.

Il Mercato oggi è ancora negativo ed il Mid cede il 2.34% al momento ma la causa del ribasso è da cercare nella paura per la crisi Greca e nella reazione di Francoforte (che cede oltre il 3% del suo valore); nel pomeriggio è possibile il recupero, ma solo se il Dow Jones si porterà immediatamente oltre 10700 punti.

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