C’era una volta il latte… Oggi incremento medio di circa il 10%

I dati parlano chiaro: l’Osservatorio prezzi e tariffe del Ministero dello Sviluppo economico ieri in occasione della convocazione dei rappresentanti dell’industria e del commercio di settore da parte del ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, De Castro, e del Garante per la sorveglianza dei prezzi, Antonio Lirosi, ha diffuso i dati riguardo l’aumento del prezzo del latte. In un anno, dal gennaio 2007 al gennaio 2008, il latte ha subìto un aumento dell’8,7%. E Milano e’ da record: nel 2007 il prezzo è aumentato del 16%. Impennata anche a Torino (+15%), mentre gli andamenti piu’ moderati si sono avuti a Napoli (+4,7%) e Firenze (+2,4%). Nell’ incontro al Mipaaf si sono esaminate le dinamiche e i problemi del settore latte, e si e’ appurata la presenza sul mercato di livelli di prezzo che variano in relazione alla tipologia del servizio, del punto vendita e come abbiamo visto, delle citta’. Al tavolo sono state anche rilevate le numerose segnalazioni riguardanti aumenti del prezzo del latte ricevute dal numero verde delle Camere di commercio in questi primi due giorni di attivazione (40 sulle 750 telefonate pervenute).

Singapore: Food & Hotel Asia 2008

Singapore è una fiorente città-stato che ha supplito alla mancanza di risorse naturali diventando uno dei massimi centri commerciali e finanziari dell’Asia. Pur essendo una città di cemento, vetro e acciaio, è famosa per la sua ingegnosità tecnologica. È molto sviluppata e assicura un alto tenore di vita agli abitanti. Il settore agricolo non ha grande importanza; infatti Singapore è appunto un grande centro commerciale e finanziario. La Cina ha nel mese scorso siglato un memorandum di intesa con Singapore per consentire a un gruppo di banche selezionate di investire i fondi dei clienti nei mercati azionari della città-stato. Lo ha annunciato l’autorità di vigilanza bancaria (Cbrc), aggiungendo che sta concludendo accordi simili con Giappone, Germania e Stati Uniti. Attualmente, le banche cinesi possono investire i fondi dei clienti soltanto a Hong Kong e in Gran Bretagna. Anche l’attività mercantile è molto praticata, grazie al suo legame con il traffico portuale. Dal 22 al 25 aprile si terrà a Singapore la Fiera Food & Hotel Asia 2008, esposizione biennale nata nel 1978. che nel 2006 è stata allestita su una superficie di 65.000 m2 ha ospitato 2.330 aziende provenienti da 69 Paesi (di cui 130 dall’Italia). Il Salone è stato visitato da 23.045 operatori locali di cui 13.613 stranieri (pari al 37% del totale) provenienti da 33 Paesi.

Dumping cinese: più protezioni per l’industria europea?

Il dumping è la vendita di un prodotto nel mercato di un altro Paese ad un prezzo inferiore al “valore normale” o “fair value. Di conseguenza, un prodotto è oggetto di dumping laddove il suo prezzo di esportazione sia inferiore al suo valore normale praticato nel Paese dell’esportatore. Per esempio un esportatore cinese vende un bene in Cina a prezzo 10, ed esporta lo stesso bene in Europa a 7. Il dumping è una discriminazione internazionale dei prezzi e viene spesso considerata una forma di concorrenza sleale e quindi una pratica sleale di commercio internazionale (dump: luogo di scarico di detriti o spazzatura), perché il prodotto è venduto, su un dato mercato e in un tempo preciso, ad un prezzo così basso per cui i produttori locali difficilmente possono competere con esso. L’Unione europea, come la maggior parte delle altre economie importatrici, si avvale di un sistema di strumenti di difesa commerciale. Questi strumenti, che consistono nell’applicazione di dazi antidumping al prezzo dei beni importati (diretti appunto a far innalzare il prezzo di vendita), permettono all’Unione Europea di difendere i propri produttori dalle importazioni effettuate in base a condizioni sleali.