Mps, partita alla grande la cartolarizzazione delle sofferenze

E’ partita alla grande la cartolarizzazione delle sofferenze di Mps, una delle più imponenti mai realizzate in Europa e base del piano di ristrutturazione della banca italiana. Scopriamo insieme i dati relativi alla stessa, ricordando che il tentativo di salvataggio ha visto entrare lo Stato all’interno del cda.

Titolo Monte dei Paschi in picchiata

 Monte dei Paschi di Siena vorrà dimenticare senza dubbio molto in fretta la giornata di ieri: in effetti, la Procura della Repubblica della città toscana ha fornito il proprio assenso per quel che riguarda varie perquisizioni da condurre da parte della Guardia di Finanza presso le sedi legali dell’istituto e della propria fondazione. I reati che sono stati contestati sono piuttosto gravi, visto che si sta parlando di una possibile manipolazione del mercato (quello che siamo abituati a chiamare aggiotaggio) e addirittura gli ostacoli posti alle attività svolte dalle autorità di vigilanza, una fattispecie quest’ultima che si riferisce all’acquisizione di un’altra banca, Antonveneta.

Monte dei Paschi attende il nome del suo nuovo presidente

 Il nuovo assetto di Monte dei Paschi di Siena, tra gli istituti di credito più importanti del nostro paese, sta riservando un confronto molto serrato e caldo: in pratica, bisognerà conoscere nel dettaglio gli azionisti del gruppo toscane e le loro quote detenute, ma non meno importante, sembra quasi scontato ricordarlo, è il nodo relativo al presidente del futuro. Quali nomi saranno inseriti in tutte queste caselle ancora vuote? L’incertezza del momento viene ben esemplificata dal fondo Equinox, il quale è guidato e gestito da Salvatore Mancuso: tale veicolo finanziario non ha infatti ancora optato per nessuna soluzione e non ha formalizzato nessun tipo di offerta per quel che riguarda il rilevamento dalla Fondazione Mps di una buona quota bancaria, circa il 12% per la precisione.

Banca MPS: dati Q1 2011, i migliori dalla metà 2008

 Il Monte dei Paschi di Siena ha archiviato il primo trimestre 2011 con dei dati che sono risultati essere i migliori dalla metà dell’anno 2008. A metterlo in risalto è stato proprio il Gruppo bancario quotato in Borsa a Piazza Affari che, in particolare, ha chiuso il periodo gennaio-marzo 2011 con un risultato operativo netto balzato del 45,8%, a 348,7 milioni di euro, rispetto allo stesso trimestre del 2010.