È una richiesta di danni milionaria quella che ha presentato Francesco Gaetano Caltagirone, ex socio ed ex amministratore di Monte Paschi di Siena alla sua ex banca: il suo caso rappresenta uno dei più importanti rischi legali che l’istituto si trova a dover affrontare nell’ambito delle trattative con Unicredit per l’acquisizione.
Banca Mps
Unicredit accelera su acquisizione MPS?
Unicredit sembra essere intenzionata ad accelerare le procedure che la vedranno acquistare la parte buona di Monte Paschi di Siena: la banca guidata da Andrea Orcel, prenderà il meglio lasciando al Ministero del Tesoro la necessità di provvedere a quelle che sono ancora le sue criticità più importanti.
MPS, approvato capital plan con obiettivo fusione
MPS approva il capital plan con l’obiettivo di raggiungere una fusione e questo significa, tra le altre cose, non poter andare più avanti da soli in questa corsa alla “stabilità”.
Moody’s, migliora il rating di MPS
L’agenzia di rating Moody’s ha ritoccato quelli che sono i giudizi su Banca MPS, aumentando i rating standalone fino a B3 da CAA1, confermando i rating a lungo termine del debito senior unsecured e dei depositi rispettivamente a “Caa1” e “B1” e migliorando l’outlook da “negativo” a “positivo”.
Carige, Governo vuole intervento MPS?
La situazione di Banca Carige è abbastanza complessa: il commissariamento di certo pretende che vengano messe in atto soluzioni che possano salvare l’istituto senza arrecare danni ai cittadini. Ed ancora una volta spunta la possibile “soluzione “ Mps.
Mps, indicata Stefania Bariatti come nuovo presidente
Per la prima volta nella storia di Monte De Paschi di Siena, se tutto andrà come previsto, vi sarà una donna alla guida del consiglio di amministrazione: Stefania Baratti è stata indicata dal Ministero del Tesoro come possibile nuovo presidente dell’istituto toscano.
Mps-Ubi Banca: fusione fattibile
Tra le numerose ipotesi per Mps che circolano in questi giorni, quella con Ubi Banca rimane l’unica alternativa realizzabile, stando agli analisti di Equita. Appare evidente che allo stato attuale l’unica alternativa realizzabile è un merger con Ubi Banca, come dicono in una nota di oggi gli analisti della sim.
Mps subirà perdite su derivati fino al 2034
Per Banca Mps lo scandalo derivati potrebbe avere ripercussioni talmente negative che la banca dovrà fronteggiare i danni per i prossimi vent’anni. Ad affermarlo sono i pm di Siena, secondo i quali l’operazione di ristrutturazione del derivato Alexandria avrebbe generato un risultato economico particolarmente negativo da provocare ingenti perdite con effetti sul bilancio della banca senese fino al 2034. Secondo i pm non c’è la possibilità di arginare questa situazione nemmeno attraverso l’azione civile proposta dagli attuali vertici societari contro la banca nipponica Nomura.
Banca Mps crolla in borsa su rischio derivati
Il titolo Banca Mps è il peggiore sul listino azionario milanese FTSE MIB. Le azioni della banca senese, già sospese per eccesso di ribasso, sono al momento in calo del 5,78% a 0,2772 euro. I prezzi sono scesi fino a 0,2754 euro, sui minimi più bassi da quasi due settimane. A far crollare il titolo in borsa è la notizia, confermata dalla stessa banca senese, relativa alla motivazione della maggiore richiesta di Monti-bond rispetto al quantitativo inizialmente previsto. I 500 milioni in più richiesti dalla banca servirebbero a coprire perdite su derivati.
Banca Mps cedola Monti-bond al 10%
E’ un momento positivo in borsa per il titolo Banca Mps, che continua a evidenziare un interessante rally a seguito dell’approvazione dei Monti-bond da parte della Commissione UE. Ieri le azioni della banca di Rocca Salimbeni hanno chiuso la seduta con un rialzo del 3,01% a 0,2226 euro. Nell’intraday il rialzo era stato maggiore, fin sopra il 5%. I prezzi sono saliti fino a 0,2287 euro, sui livelli più alti da fine ottobre scorso. I volumi di scambio sono stati i più alti degli ultimi due mesi.
Banca Mps rating tagliato a spazzatura da S&P
Brutta tegola per Banca Monte dei Paschi di Siena. L’istituto più antico d’Italia è finito ne lmirino dell’agenzia di rating Standard & Poor’s che ha deciso di tagliare il giudizio sul merito di credito di lungo periodo a BB+ da BBB- confermando l’outlook negativo, che apre la strada a nuovi downgrade nei prossimi mesi. Il declassamento effettuato da S&P porta l’istituto bancario senese al livello “junk” (spazzatura), collocandolo così tra gli emittenti più speculativi. Sul finire di ottobre anche Moody’s aveva bocciato Mps al rating “spazzatura”, portando il giudizio a Ba2 da Baa3.
Accordo MPS e creditori
Le pressioni sul titolo MPS in Borsa aumentano man mano che il processo di ricapitalizzazione sembra volgere ad una conclusione. Così il Fatto Quotidiano tenta di fare chiarezza:
Il segnale più preoccupante per il mercato finanziario, ormai in fuga disordinata dai titoli Mps, è la decisione di rimpolpare il patrimonio della banca con un nuovo ricorso ai cosiddetti Tremonti Bond. L’Eba, l’autorità bancaria europea, ha chiesto al Monte dei Paschi di fornirsi di 3,2 miliardi di euro di mezzi freschi per riportare a livelli di sicurezza il patrimonio. La azioni messe in campo da Viola avrebbero finora assicurato poco più di 2 miliardi. Per il miliardo mancante, scartata l’opzione dell’aumento di capitale, che il maggiore azionista, la Fondazione Mps, non sarebbe in grado di fronteggiare, si è deciso di farsi prestare i soldi dallo Stato
La critica riguarda ancora una volta direttamente i Tremonti Bond; secondo il giornale (e gli analisti) il prezzo da pagare per questa soluzione sarebbe troppo elevato. L’istituto ha già emesso Tremonti Bond per un importo complessivo prossimo ai 2 miliardi di euro ed un tasso dell’8,5% che diventerà a fine anno il 9%. Il costo annuale si stima in 250 milioni di euro per MPS e, secondo più parti, non sarebbe la soluzione ideale per la tenuta dei conti.
Target Price ridotto su Banca MPS
Le tensioni crescenti per Spagna (ma anche per l’Italia stessa) hanno costretto le Piazze del Vecchio Continente ad attuare una brusca frenata con il FTSE-Mib che è tornato sotto quota 16000 chiudendo al di sotto di questa quota critica la seduta di ieri. Il Dow Jones per contro si è dimostrato ancora una volta il vero sostenitore delle Borse Mondiali; dopo un’apertura incerta sulla scia dell’Eurozona, il recupero è stato notevole ed ha portato l’indice USA a chiudere le contrattazioni a 13145 punti circa, invertendo la rotta e rilanciando i mercati Asiatici.
Anche se oggi in Europa si parla di recupero, la verità è che il rialzo è ancora molto dubbio; una performance di 0.67% come sta facendo ora il FTSE-Mib non si può considerare positiva dopo che il Dow Jones in una sola seduta ha recuperato oltre 100 punti dal bottom di apertura. Nel settore bancario in Italia è più netta la sensazione di positività, visto che l’indice FTSE- Banche guadagna al momento oltre l’1.50%.
Target Price Banca MPS marzo 2012
Banca Monte dei Paschi di Siena (BMPS) è in netto rialzo dai minimi storici di 0.19€ toccati loscorso 10 gennaio, tanto che i prezzi si sono spinti fin sopra 0.42€ per una performance massima del 123%. Tuttavia, non bisogna dimenticare che lo scorso anno Banca MPS ha perso il 181% del valore della capitalizzazione di Borsa mentre dai top assoluti di maggio 2007 in area 3.2€ la perdita massima raggiunta è stata al dir poco sbalorditiva e pari al 1.584%! Inoltre, lo scorso febbraio l’agenzia di rating S&P ha tagliato il giudizio sul merito di credito a “BBB” avvicinando il titolo al livello “spazzatura”.