Il segretario del Tesoro statunitense Timothy Geithner ha chiesto nuovamente con forza una radicale modifica nell’ambito del quadro regolamentare, al fine di sottoporre l’intero sistema finanziario americano al controllo di un’authority federale, e per evitare nuovi casi di frodi e scandali. L’amministrazione Obama punta dunque, con i suoi interventi, non solo alle banche, ma anche gli hedge funds, i quali saranno sottoposti ad un obbligo di registrazione, e il mercato degli strumenti derivati non sottoposti a regolazione (si tratta in particolare degli Otc, Over the counter). Secondo il parere di Geithner, il nuovo ente di controllo potrà godere di poteri volti a dare maggior vigore al capitale e a ridurre l’indebitamento delle società, con l’eventualità di assumere il controllo delle stesse in casi estremi.
Economia mondiale: per Geithner la ripresa deve ancora arrivare
Su scala mondiale la ripresa dell’economia deve ancora arrivare, ma nel contempo la forza e l’intensità della tempesta finanziaria nel mondo sta regredendo. E’ questa,
Resta ancora alta la tensione sui mercati finanziari. Dopo una settimana disastrosa nonostante il rimbalzo di venerdì adesso la domanda è se i prossimi 5 giorni vedranno tornare il sereno. A dominare la scena saranno il piano economico di Barack Obama e il futuro di Citigroup. Domani il presidente eletto degli Stati Uniti presenterà il suo team economico, quindi i nomi delle persone che dovrebbero traghettare l’economia USA fuori da questa difficile situazione. A succedere ad Henry Paulson come Segretario del Dipartimento del Tesoro dovrebbe essere Timothy Geithner (nella foto), attuale presidente della Fed di New York. Si spera poi che arrivino dettagli in merito al piano con cui Obama intende sostenere la domanda interna e dare al suo paese 2,5 milioni di nuovi posti di lavoro nei prossimi anni: quanti soldi verranno spesi? Come? Dove verranno reperiti i finanziamenti? Dalle risposte che verranno date a queste domande dipende buona parte della crescita USA dei prossimi mesi, visto che i consumi sembrano rallentare inesorabilmente.