Ancora aperte le scommesse su Apple; non sono mai abbastanza le previsioni spese su una delle più grandi aziende del Mondo, fiore all’occhiello di Wall Street. Oggi è il giorno in cui finalmente ci si sbilancia e si parla di un target che tutti hanno in mente ma, forse per scaramanzia, nessuno ha mai nemmeno nominato. Il valore delle azioni Apple, secondo gli analisti, potrebbe arrivare tranquillamente a quota 1000$ sfondando anche l’ultimo record e diventando la prima azienda USA a valere 1 trilione di Dollari USA (1.000 miliardi di Dollari USA).
Se i numeri potrebbero sembrare le solite chiacchiere degli analisti di turno, per una volta bisogna ricredersi e per farlo basta mettere mano al grafico degli ultimi 10 anni di Apple; il Re del Nasdaq ha iniziato il suo cammino molto lontano ma la storia in Borsa del titolo può essere riassunta guardando a soli 10 anni fa’. Apple oscillava in un range compreso tra 5$ per azione e 39$ per azione, fino a che nel 2005 il titolo ha superato al rialzo quest’ultima soglia iniziando un rally rialzista di proporzioni uniche. Sembra quasi una bolla speculativa l’accelerazione rialzista che negli ultimi 6 anni ha portato il titolo a valere oltre 600$ per azione, superando per capitalizzazione molte altre realtà e sfondando record su record.
Avvio sottotono per la nuova ottava a Wall Street; il Dow Jones scende sotto quota 12900 nella prima ora seguendo i futures che durante le ore precedenti all’apertura annunciavano un Lunedì difficile per gli investitori. La frenata di venerdì è costata oltre 80 punti di Dow Jones ma tutto torna in un quadro generale in salita che ha bisogno di tempi tecnici per trovare conferme sulla forza di lungo periodo e per il momento nelle sale trading non c’è paura. Un ridimensionamento dello 0.55% sull’indice più importante del mondo non è un dato problematico, anche se è strano veder scendere il Dow Jones sotto le quote strategiche di brevissimo periodo in una giornata tutto sommato positiva; l’ISM servizi sale a 57.3 punti a Febbraio, in salita di 0.5 punti rispetto al mese precedente confermando il settore dei “Servizi” come strategico in un periodo positivo ma difficile come quello che stiamo attraversando.
L’andamento del Dow Jones a Wall Street divide gli esperti visto che tra il medio ed il lungo periodo c’è una divergenza di aspettative notevole. L’andamento passato è sicuramente, tra gli indici di rilevanza mondiale, il migliore; il recupero delle quote critiche con successivo test dall’alto (come è successo a suo tempo con quota 10000 punti) ha dato forza e vigore alle fasi di salita che ora dovranno sopportare una nuova importante prova dal punto di vista della fiducia. La crisi nata negli Stati Uniti alla fine del 2007 ha devastato il comparto finanziario mondiale ma ad uscirne vincitore è proprio l’indice USA principale che recupera più del 70% del range di discesa avuto proprio tra il 2007 ed il 2009.
