Cipro rischio corsa agli sportelli

 C’è grande tensione a Cipro per la riapertura delle banche, dopo 12 giorni di chiusura forzata a causa dei negoziati con la Troika per il salvataggio delle banche e del paese stesso dalla bancarotta. Il rischio di una corsa agli sportelli è più che mai concreto, considerando il panico e la rabbia della popolazione cipriota contro il piano di salvataggio orchestrato attraverso la ristrutturazione delle banche e che prevede il prelievo forzoso dai conti correnti. Si parla di una clamorosa tassa del 40% per depositi superiori ai 100mila euro.

Su quali azioni investire nel 2013 secondo Ubs

 La banca d’affari elvetica Ubs ha tracciato le linee guida per investire nel 2013, partendo però dal presupposto che il quadro economico e politico resta molto incerto e che all’orizzonte ci sono “più nubi del solito”. Nick Nelson, a capo della strategia dei mercati azionari della banca svizzera, ritiene che ci sono ancora molte incognite, ma si può comunque delineare uno scenario preciso della situazione evidenziando i rischi e le opportunità per gli investitori. Gli esperti della banca si aspettano ancora un quadro macroeconomico debole in Europa, ma probabilmente una crescita a doppia cifra per le borse.

Non-farm payrolls inferiori alle attese a giugno 2012

 C’era grande attesa per il dato sull’occupazione americana, pubblicato oggi pomeriggio alle ore 14,30. Il report occupazionale negli Stati Uniti ha evidenziato una crescita del numero delle nuove buste paga nel settore non agricolo e un tasso di disoccupazione invariato nel mese di giugno. I non-farm payrolls sono aumentati di 80.000 unità, ma gli analisti finanziari si aspettavano in media un aumento dei posti di lavoro intorno alle 100.000 unità. Il tasso di disoccupazione, invece, non ha mostrato sorprese e si è attestato all’8,2% come il mese precedente.

BCE taglia i tassi a luglio 2012

 La Banca Centrale Europea ha deciso di tagliare il costo del denaro nella zona euro di un quarto di punto percentuale, portando il livello dei tassi di interesse allo 0,75% dall’1%. Il livello attuale dei tassi è il nuovo minimo storico nella zona euro. Gli analisti finanziari si aspettavano un taglio del genere. La BCE ha anche azzerato il tasso overnight sui depositi bancari. Dopo l’annuncio dei tassi di interesse le borse europee si muovono contrastate, ma con una prevalenza di segni più. Forti vendite sull’euro, in risalita anche gli spread sovrani.

Target Euro/Dollaro giugno 2012

 L’incertezza sul destino della moneta unica europea continua ad aumentare ogni giorno di più che ci avviciniamo alle elezioni politiche in Grecia, in programma domenica 17 giugno. Gli euroscettici ritengono che la Grecia abbandonerà l’euro per tornare alla dracma, cancellando il debito e rifiutando in toto le misure di austerità imposte dall’Europa. I più ottimisti ritengono, invece, che la Grecia resterà nell’unione monetaria, in quanto i costi legati alla sua uscita potrebbero essere enormi e in grado di creare uno spaventoso effetto-domino al resto della periferia europea.

Piazza Affari: occhi puntati su Wall Street

 Mentre l’Europa consolida i rialzi di ieri concludendo la prima parte della giornata in territorio ampiamente positivo gli investitori si preparano all’apertura di Wall Street che seppure sia prevista in rialzo potrebbe riservare sorprese.

Gli occhi ovviamente puntati su Apple dopo la notizia della morte di Steve Jobs, avvenuta appena dopo la presentazione dell’iPhone 4s da parte del suo sostituto Tim Cook, anche se difficilmente avremo situazioni estreme sul mercato. I volumi invece potrebbero subire un calo drastico e restare sotto la media; se questo avverrà bisognerà attendere Venerdì sera per capire se il tracy+1 vuole girare al ribasso oppure se gli acquisti non sono ancora finiti e si prospetta una nuova ottava di acquisti.

Mercati valutari: euro debole sul dollaro

 Continua la fase di debolezza, anche se all’interno di un movimento laterale discendente molto contenuto, dell’euro. La moneta unica in data odierna, giovedì 23 giugno del 2011, è infatti scambiata contro il dollaro sotto l’area di 1,42 a seguito di dati macroeconomici, in particolare il PMI manifatturiero in Germania, al di sotto delle attese.

Immobili statunitensi in saldo per gli europei

Il collasso dei prezzi della case negli Stati Uniti sta macinando un record dopo l’altro, calando ancora dell’8,9% rispetto allo scorso anno. Mai nei 20 anni di storia dell’indice dei prezzi delle case statunitensi si era assistito ad un tale ribasso. Nel biennio 1990-91, quando ci fu una recessione nei prezzi delle case l’indice segnò un ribasso del 2,8%. Anche l’inflazione statuntense batte un colpo, salendo nel mese di gennaio più del previsto: +0,4% contro l’atteso 0,3%. Negli ultimi 12 mesi è salita del 4,3%, con il conseguente aumento dei prezzi dei beni alimentari e dell’energia.

Il calo dei prezzi delle case va di pari passo con l’aumento dei tassi di interesse e sono sempre di più coloro che non riescono a pagare le rete del mutuo. Nel mese di gennaio infatti abbiamo assistito ad un vero e proprio boom dei pignoramenti (+90%).

Nel frattempo anche l’euro segna un record oltrepassando la soglia psicologica dell’1.50 nei confronti del dollaro. Tutti questi fattori spingono gli europei ad investire comprando case negli Stati Uniti.

Oro e platino: continua la corsa al rialzo

L’oro ha toccato un nuovo record a Londra con la consegna a febbraio a 926,50 dollari, in conseguenza al peggioramento dell’economia Usa, la crisi del dollaro e i timori dei tagli alla produzione in Sudafrica. Oltre all’oro è schizzato al massimo anche il platino, che nelle contrattazioni spot ha toccato il record storico di 1,702 dollari l’oncia. La corsa dell’ultimo anno dei metalli preziosi e soprattutto dell’oro (+30%) non è certo destinata ad interrompersi. Secondo gli esperti il platino ha il potenziale per oltrepassare i 1800, a causa di probemi sindacali e tecnici incontrati dal primo produttore mondiale di platino, il Sudafrica che copre l’80% della produzione globale.

L’alto valore del platino è dato innanzitutto dai tempi e costi per produrre una sola oncia: servono 10 tonnellate di minerale e 5 mesi di raffinazione. Il platino è anche considerato molto profittevole, soprattutto in periodi di crisi, in quanto,diversamente dall’oro, è libero dalle manipolazioni delle banche centrali e dalla valenza monetaria. La maggior parte della produzione sudafricana inoltre proviene da una singola miniera, la Bushveld; la produzione di platino è quindi strettamente legata ai problemi di estrazione che con il tempo aumentano sempre di più in proporzione all’aumento della profondità a cui estrarre il prezioso metallo. Il rialzo è andato avanti anche nel periodo precedente alla crisi: dal 2001 il prezzo è praticamente triplicato a causa dell’aumento della domanda di gioielleria proveniente da paesi come la Russia, l’India, la Cina e i paesi arabi.