Obama presidente: salgono i mercati, ma la situazione USA resta critica

 Le elezioni presidenziali portano forti rialzi anche a Wall Street. Ieri l’S&P 500 ha chiuso in rialzo del 4,1%, un rialzo del genere in concomitanza dell’elezione di un presidente non si era mai verificato da quando ha aperto il Nyse. La vittoria di Obama era data quasi per certa e quindi il mercato ha subito cercato di valutare il risultato politico. Da oggi presidenza e congresso tornano ad essere entrambi in mano ai democratici, sarà quindi più facile portare avanti una politica anti-crisi, senza gli scontri tra fazioni a cui abbiamo assistito durante il dibattito sul piano Paulson. Obama ha in mente un nuovo pacchetto da 175 miliardi di dollari a sostegno dell’economia: denaro che servirà a costruire nuove infrastrutture, a sostenere i soggetti più colpiti dalla crisi dei mutui, ad aiutare i produttori di automobili etc. Altre risposte però dovranno arrivare, a partire dalla crisi dei mercati (il cui sviluppo è ancora imprevedibile), dalle missioni militari e dalla crisi ambientale.

La spesa pubblica USA salirà ancora e con essa probabilmente saliranno inflazione e domanda di materie prime. Volatile il dollaro, in forte discesa nel pomeriggio, ma in recupero durante la notte. E’ in questa ottica che ieri le commodities hanno compiuto un balzo verso l’alto. Rialzi sostenuti soprattutto dal +12% del petrolio e dal +5% dell’oro. Il rialzo delle commodities unito alla speranza che arriveranno nuove risorse a sostegno delle banche hanno portato ottimismo a Wall Street, il cui rialzo è stato appunto guidato dai titoli del settore energetico e del settore finanziario. Rialzi anche per le grandi conglomerate. Con il rialzo di ieri l’S&P 500 è tornato a toccare quota 1000 punti, il 18% più in alto dei minimi toccati il 27 ottobre.

Quella che Obama dovrà fronteggiare resta comunque una situazione critica. Il PIL che continua a rallentare, la disoccupazione di nuovo in aumento gettano ombre sulla capacità dell’economia USA di uscire in tempi rapidi dallo stallo di questi mesi. Nuovi dati arriveranno il 7 novembre (disoccupazione) e sembra che le notizie saranno negative. A tal proposito è utile sottolineare che il rialzo messo a segno dal dollaro questa notte è stato una sorpresa, visto che l’economia USA non sembra avere i fondamentali adeguati a spiegare una nuova fase di rialzi del dollaro sul mercato delle valute.

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