Brusca inversione di marcia per il titolo Fiat, che a Piazza Affari mostra un calo del 3,01% a 3,998 euro. Stamattina le azioni della casa automobilistica torinese erano in forte rialzo, in attesa della pubblicazione dei conti del terzo trimestre dell’anno. Il titolo aveva toccato un massimo di giornata a 4,256 euro, poi c’è stata l’inversione del trend intraday e il raggiungimento di un nuovo minimo a due mesi e mezzo a 3,962 euro. La volatilità in forte aumento e nelle prossime ore potrebbero esserci altri colpi di scena.
Redazione
Rendimento BTP 10 anni scende sotto il 5% a ottobre 2012
Ancora un’asta per il Tesoro italiano. Oggi è stata la volta dei BTP a 5 e 10 anni, dopo che ieri l’asta dei BOT a 6 mesi aveva mostrato un calo del rendimento sotto l’1,5% sui minimi da marzo scorso. Il trend discendente dei tassi sulla curva italiana dei rendimenti è in atto ormai da diverse settimane e negli ultimi tempi è stato ben visibile con l’asta dei CTZ biennali e dei BOT semestrali, senza dimenticare il successo della terza emissione del BTP Italia.
Risultati Eni terzo trimestre 2012
Il gruppo Eni ha chiuso il bilancio dei primi 9 mesi del 2012 con un giro d’affari in crescita del 20,3% a 63,2 miliardi di euro rispetto ai 52,53 miliardi di euro dello stesso periodo dello scorso anno. Sale anche il risultato operativo adjusted del 13,9%, a 14,8 miliardi di euro dai 12,99 miliardi registrati nei primi nove mesi del 2011. Buone indicazioni arrivano dall’utile netto, in aumento del 13,6% a 6,33 miliardi di euro da 5,57 miliardi. L’utile netto adjusted è stato pari a 5,61 miliardi di euro.
Spread Btp-Bund torna sopra 350 a fine ottobre 2012
Ieri è stata una giornata molto tesa sul mercato secondario dei titoli di stato. Il sistema-Italia ha vissuto una seduta non semplice sui mercati finanziari: a Piazza Affari l’indice FTSE MIB ha chiuso con un calo dell’1,51% a 15.349 punti, mentre il lo spread Btp-Bund ha chiuso a 355 punti base. Il dato dello spread è molto significativo in una giornata in cui la Germania collocava Bubill a 12 mesi ad un rendimento negativo e il tasso sui BOT a 6 mesi scendeva sotto l’1,5%.
Titolo Generali Assicurazioni vale 14,5 euro secondo Deutsche Bank
Importante promozione per il titolo Generali Assicurazioni, quotato a Piazza Affari con il simbolo “G”. Le azioni della compagnia triestina vengono promosse da Deutsche Bank, che ha deciso di aumentare il prezzo obiettivo e il rating. Oggi, però, il titolo perde lo 0,41% a 12,07 euro, anche se sta facendo nettamente meglio del mercato di riferimento che al momento mostra una perdita superiore all’1,7%. Secondo gli analisti del colosso bancario tedesco, Generali ha grandi prospettive per cui viene alzato il rating a “buy” (comprare le azioni) da “hold” (tenere le azioni in portfolio).
Rating Campari tagliato da Deutsche Bank a hold da buy
Falsa partenza in borsa questa mattina per il titolo Campari, che paga la mezza bocciatura arrivata da Deutsche Bank. Il titolo attivo nel settore dei soft drink mostra una flessione del 2,34% a 6,265 euro, facendo decisamente peggio dell’indice azionario FTSE MIB che invece perde poco più dell’1,6%. Le azioni Campari sono scese per ora fino a 6,2 euro, ovvero il minimo più basso da oltre venti giorni. Deutsche Bank non mette in dubbio la qualità della società, ma ritiene che l’azione è ormai valutata correttamente in borsa.
Rendimento BOT a 6 mesi scende sotto l’1,5% a fine ottobre 2012
Il Tesoro italiano può brindare ad un mese di ottobre molto positivo per le emissioni obbligazionarie. Il trend dei tassi in discesa è stato confermato anche oggi con il collocamento di Buoni Ordinari del Tesoro a 6 mesi per un controvalore pari a 8 miliardi di euro. L’asta odierna è avvenuta in un clima negativo e di forte incertezza sui mercati finanziari. In particolare lo spread Btp-Bund è tornato in area 350 punti base, a causa delle dichiarazioni rilasciate dall’ex premier Silvio Berlusconi all’indomani della condanna per il processo Mediaset.
Titolo Mediolanum può superare 4 euro a novembre 2012
Il settore del risparmio gestito è senza dubbio uno dei più interessanti a Piazza Affari, grazie al buon andamento della raccolta e alle prospettive interessanti di crescita per i prossimi mesi. Azimut e Banca Generali hano fatto benissimo da inizio anno, mentre a partire da fine luglio scorso l’attenzione si è focalizzata anche su Mediolanum. La società di bancassurance guidata da Ennio Doris ha chiuso l’ultima seduta della scorsa ottava con un rialzo di poco superiore al 2% a 3,768 euro, grazie anche alla promozione ricevuta da Kepler.
Stm -3% dopo taglio stime Deutsche Bank 2012-2013
Pesante ribasso a Piazza Affari per il titolo STMicroelectronics, quotato con il simbolo “STM”, che perde il 3,09% a 4,582 euro. Il titolo ha finora toccato un minimo intraday a 4,566 euro. A far crollare le quotazioni del colosso italo-francese, attivo nel settore dei semiconduttori, è stata la revisione al ribasso delle stime per il quarto trimestre dell’anno e per il 2013 arrivata da Deutsche Bank. Gli esperti della banca tedescha hanno deciso di abbassare le stime a causa dela debolezza del comparto Digital & Auto.
Rendimento CTZ scende sotto il 2,4% a ottobre 2012
Buone notizie per il Tesoro italiano, che oggi ha collocato titoli biennali zero coupon con tassi in discesa e titoli indicizzati all’inflazione europea. Il collocamento ha registrato il sold-out, tanto che il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha piazzato i titoli sul range più alto della forchetta prevista inizialmente. L’emissione dei titoli di debito di oggi è avvenuta in un clima di minore appetito per il rischio sui mercati, appesantiti dalla stagione delle trimestrali e dall’incertezza sulla crisi del debito spagnolo.
Telecom Italia sempre più giù in attesa piano spin-off rete
Il titolo Telecom Italia ha aperto in calo questa mattina a Piazza Affari, in attesa di capire come si evolverà la partita sullo scorporo della rete. Le azioni ordinarie del colosso telefonico italiano mostrano un ribasso dell’1,41% a 0,699 euro. Il titolo ha toccato un minimo intraday a 0,698 euro, scendendo sui livelli più bassi degli ultimi due mesi e mezzo. Secondo indiscrezioni di stampa, in occasione del prossimo consiglio di amministrazione del 9 novembre, Franco Bernabè presenterà un piano molto più dettagliato sullo scorporo della rete.
Eni principale società italiana nel 2011
Secondo l’ultimo rapporto elaborato dall’ufficio studi di Mediobanca, la società italiana con il maggior giro d’affari nel 2011 è stata Eni, che ha beneficiato così dell’ascesa delle quotazioni del petrolio sui mercati internazionali. Il gruppo guidato da Paolo Scaroni ha registrato un fatturato pari a 109 miliardi di euro, con un aumento del 12% circa rispetto all’anno precedente. Al secondo posto si posiziona la roccaforte della famiglia Agnelli, ovvero la Exor, che ha beneficiato dei risultati della controllata americana Chrysler. Il giro d’affari della Exor è salito del 43% a 84,4 miliardi di euro.
Banche americane chiedono di ritirare Basilea 3
Le banche americane si schierano contro le regole previste dalla nuova normativa Basilea 3. L’associazione che rappresenta gli istituti di credito statunitensi (Aba) ha inviato una lettera ai regolatori nazionali (Fed, Fdic, Occ) per chiedere la cancellazione delle regole di Basilea 3. In allegato alla lettera è stato presentato un documento di 181 pagine con tutte le correzioni ritenute fondamentali per non alterare il correttamento funzionamento del sistema bancario. Il testo è stato firmato anche da altre associazioni finanziarie americane, come ad esempio la Securities industry and financial markets association (Sifma).
Rating e target price Saipem abbassati da Société Générale
Valanga di giudizi negativi sul titolo Saipem, all’indomani della pubblicazione dei risultati del terzo trimestre. Stamattina le azioni del colosso petrolifero milanese sono in rialzo dello 0,51% a 35,75 euro, mentre ieri è avvenuto un progresso dell’1,74%. Dopo la presentazioni dei conti trimestrali non sono, però, arrivate indicazioni positive sul titolo da parte di banche d’affari e broker internazionali. Il giudizio più significativo è quello di Société Générale, che ha deciso di tagliare sia il rating che il prezzo obiettivo.