La Bce ha deciso di muoversi in maniera opposta a quella appena presentata dalla Fed: se da una parte vi è un aumento dei tassi ed una politica “dura”, nell’Eurozona appare ancora necessario mantenere gli stimoli, nonostante la crescita archiviata.

La Bce ha deciso di muoversi in maniera opposta a quella appena presentata dalla Fed: se da una parte vi è un aumento dei tassi ed una politica “dura”, nell’Eurozona appare ancora necessario mantenere gli stimoli, nonostante la crescita archiviata.

BlackRock è di parere negativo sui titoli di Stato italiani. E la colpa, due settimane dopo le elezioni, viene data direttamente ai suoi risultati: è questo che Bloomberg sottolinea, intervistando Scott Thiel, deputy chief investment officer e gestore del fondo Fixed Income Global Opportunities (FIGO) dell’agenzia.

Sono tante le domande che i maggiori esperti dell’economia mondiale si pongono in merito a quella che sarà la politica della Federal Reserve statunitense dopo la riunione prevista per domani, ma una svetta su tutte: la banca centrale americana è pronta a iniziare una politica più aggressiva?

L’attesa per ciò che potrebbe portare la riunione della Fed del prossimo 21 marzo nei mercati ha portato questa mattina le borse europee ad un’apertura in leggero calo rispetto a quello che sarebbe potuto occorrere. E va sottolineato, le piazze asiatiche non sono state da meno con i loro contrasti.

A quanto pare il fondo Elliott Management non punterebbe alla conquista della gestione di Telecom ma alla creazione di un cda che possa risultare effettivamente indipendente da Vivendi e da quella che è la sua strategia di gestione.

Sembra proprio che sugli NPL o crediti deteriorati la BCE abbia deciso di andarci leggermente più morbida rispetto al passato: almeno è quello che si evince dall’addendum dell’Organismo di Vigilanza della Banca Centrale Europea che apre ad un trattamento leggermente più morbido.

Mario Draghi esprime ancora cautela su una potenziale fine del quantitative easing in Europa, ricordando a tutti che uno dei punti chiave per la sua cancellazione rimane ancora il livello di inflazione giusto per iniziare a rivedere il programma.

Sembra proprio che la questione Abertis-Atlantia si colori di una novità importante: la Cnmv, l’equivalente spagnolo della Consob, ha infatti autorizzato l’offerta di Hochtief (Acs) su Abertis, ovviamente in concorrenza a quella della Atlantia.

Dalla BCE e dal suo presidente Mario Draghi arrivano buone notizie in merito alla crescita, ma anche un monito: è necessario fare attenzione a ciò che i dazi imposti da Donald Trump potrebbero creare. In fin dei conti, non è una novità il pensiero del finanziere in merito al protezionismo.

Cambia la strategia di investimento della FCA? Fiat e Chrysler hanno mostrato che la loro unione è in grado di smuovere i mercati e far lavorare alacremente gli investitori senza ombra di dubbio, ma è impossibile non notare come ultimamente si stia puntando su uno specifico mercato.

Il cda di Telecom ha approvato la separazione legale della rete, il bilancio del 2017 e il piano industriale fino al 2020: tutti i punti all’ordine del giorno previsti. L’ad Amos Genish ha ufficialmente il via libera per avviare l’iter formale della notifica dello scorporo all’Agcom.

Elliott Mangement lancia la sfida a Vivendi su Telecom? Sembrerebbe proprio di sì, dato che la società di Paul Singer, con l’acquisto del 6% delle azioni diventa l’ennesimo soggetto rilevante in un contesto come quello della società di telecomunicazioni.

Piazza Affari apre debole e l’euro cala leggermente dopo l’esito del voto italiano. Il M5s come primo partito, la Lega in ascesa e la mancanza di una vera coalizione in grado di formare un governo mettono a dura prova mercati ed investitori che al momento esprimono la loro “perplessità”.

Sembra quasi che non vi dorma la notte Donald Trump per mettere a punto strategie in grado di far tremare l’economia mondiale: l’ultima da questo punto di vista riguarda dazi doganali del 25% sull’acciaio e del 10% sull’alluminio.
