Spotify ha finalmente debuttato in Borsa, sbarcando al New York Stock Exchange sotto il simbolo Spot con un prezzo di apertura pari a 165,90 dollari, corrispondente ad una capitalizzazione di mercato da 29,5 miliardi. Un esordio niente male.

Spotify ha finalmente debuttato in Borsa, sbarcando al New York Stock Exchange sotto il simbolo Spot con un prezzo di apertura pari a 165,90 dollari, corrispondente ad una capitalizzazione di mercato da 29,5 miliardi. Un esordio niente male.

La pace fatta tra Sky e Mediaset ha portato le azioni di quest’ultima a crescere in modo sensibile questa mattina nel mercato borsistico italiano. Il titolo Mediaset balza infatti in avanti del 6,81% a quota 3,32 euro presso Piazza Affari. E Vivendi come reagisce?

Bankitalia chiude il 2017 con il botto, archiviando un utile netto di 3,9 miliardi di euro: un risultato incredibile che darà modo di versare nelle casse dello Stato 4,9 miliardi di euro tra il dividendo relativo all’anno appena trascorso ed altre competenze.

Non c’è pace per Fincantieri che oggi vede il suo titolo crollare in Borsa nonostante un bilancio archiviato oltre le attese degli analisti. La colpa è da dare alla scelta di alcune agenzie di modificare il rating al ribasso. Scopriamo cosa è successo.

John Cryan, l’attuale ceo di Deutsche Bank ancora deve lasciare e già il toto-nome per il possibile successore è partito. Tra le persone in pole position per il ruolo vi sarebbe anche l’attuale ad di Unicredit Jean Pierre Mustier: vedremo davvero questo cambio a breve termine?

La Bce, sebbene in questi giorni sia passato quasi inosservato, lancia ancora una volta un monito nei confronti degli Stati membri per ciò che concerne il sistema previdenziale: la necessità di riformare le pensioni, secondo la banca centrale europea, è ancora alta se si vogliono salvare i conti pubblici.

Shock Telecom: Vivendi reagisce ai tentativi di modificare l’assetto societario di Elliott Management facendo cadere il cda con le dimissioni in blocco di ben 8 soci. Cosa accadrà adesso? Al momento le uniche cose certe sono la “reggenza” di Franco Bernabé che assume l’incarico di vicepresidente e la presenza di Amos Genish come amministratore delegato.

La Bce ha deciso di muoversi in maniera opposta a quella appena presentata dalla Fed: se da una parte vi è un aumento dei tassi ed una politica “dura”, nell’Eurozona appare ancora necessario mantenere gli stimoli, nonostante la crescita archiviata.

BlackRock è di parere negativo sui titoli di Stato italiani. E la colpa, due settimane dopo le elezioni, viene data direttamente ai suoi risultati: è questo che Bloomberg sottolinea, intervistando Scott Thiel, deputy chief investment officer e gestore del fondo Fixed Income Global Opportunities (FIGO) dell’agenzia.

Sono tante le domande che i maggiori esperti dell’economia mondiale si pongono in merito a quella che sarà la politica della Federal Reserve statunitense dopo la riunione prevista per domani, ma una svetta su tutte: la banca centrale americana è pronta a iniziare una politica più aggressiva?

L’attesa per ciò che potrebbe portare la riunione della Fed del prossimo 21 marzo nei mercati ha portato questa mattina le borse europee ad un’apertura in leggero calo rispetto a quello che sarebbe potuto occorrere. E va sottolineato, le piazze asiatiche non sono state da meno con i loro contrasti.

A quanto pare il fondo Elliott Management non punterebbe alla conquista della gestione di Telecom ma alla creazione di un cda che possa risultare effettivamente indipendente da Vivendi e da quella che è la sua strategia di gestione.

Sembra proprio che sugli NPL o crediti deteriorati la BCE abbia deciso di andarci leggermente più morbida rispetto al passato: almeno è quello che si evince dall’addendum dell’Organismo di Vigilanza della Banca Centrale Europea che apre ad un trattamento leggermente più morbido.

Mario Draghi esprime ancora cautela su una potenziale fine del quantitative easing in Europa, ricordando a tutti che uno dei punti chiave per la sua cancellazione rimane ancora il livello di inflazione giusto per iniziare a rivedere il programma.
