Discesa senza freni per Unicredit negli ultimi giorni; dopo l’annuncio dei dettagli sull’aumento di capitale, il prezzo è precipitato verticalmente senza lasciare spazio a ritracciamenti e la speculazione ha preso il sopravvento consolidando le perdite che al momento, contando le prime ore della giornata di oggi, si aggirano intorno al 34%.
►I dettagli sull’aumento di capitale di Unicredit
Ad essere in crisi è tutto il settore bancario a dire il vero; mentre l’indice di riferimento si aggira in territorio positivo (al momento guadagna lo 0.54%) sul fondo del listino, a fare da “zavorra” per quello che poteva essere un venerdì di recupero, ci sono proprio tutti i bancari più importanti. In ordine di perdite abbiamo ancora una volta Unicredit (-7.99%), Banca Popolare di Milano (-4.42%), Banca MPS (-3.68%), Banca Popolare dell’Emilia Romagna (-2.22%), Mediobanca (-1.64%), Ubi Banca (-1.37%), Banco Popolare (-1.11%) ed Intesa Sanpaolo (-0.67%). Non un solo titolo bancario delle blue-chips è in territorio positivo al momento.
Questa la situazione a metà giornata e poche sono le probabilità di vedere un’inversione di tendenza nelle prossime ore tale per cui l’indice settoriale (che ora cede il 2.42%) possa tornare in territorio positivo.
Nel pomeriggio potrebbe invece fare la differenza il titolo Fiat insieme ad Enel, che da giorni sono i due più sottovalutati nonostante le aspettative crescenti per il 2012; se sui bancari infatti la tensione è sempre alta per via della crisi del credito scoppiata nel 2007, su tutto il resto del listino ed in particolare sugli energetici si gioca la scommessa del nuovo anno.
Uno sguardo a Wall Street infine conferma tutte quelle che sono gli aspetti già evidenziati nel Vecchio Continente; un leggero ritorno dei volumi ci ricorda che le vacanze sono ormai finite edi trader sono pronti a tornare a regime, mentre cresce l’attenzione su Euro/Dollaro per le speculazioni che ci si aspetta di vedere nei prossimi mesi, così come su Usd/Jpy.
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