Piazza Affari: super-rally di fine ottava, close vicino ai massimi

 La giornata di oggi è estremamente positiva sotto quasi tutti i punti di vista sui mercati; un rialzo simile è indice sicuramente di grande forza nonostante il gap-up può far pensare ad un ritorno verso la “finestra di prezzo” almeno per chiudere il “buco” sul grafico. Sotto a quota 16700 i rischi di un ritorno verso il basso aumentano esponenzialmente, ma quello a cui si assisterebbe è per il momento una semplice chiusura di gap visto che con i movimenti di oggi sui grafici intraday le aspettative di medio periodo cambiano drasticamente.

La positività di oggi infatti (che vede il Mib guadagnare oltre il 5%) oltre una serie di pattern di continuazione sul grafico orario vanta anche un listino particolarmente incoraggiante visto che l’unico titolo negativo è Lottomatica che cede l’1.36%; il settore bancario trascina al rialzo invece le blue-chips con un guadagno complessivo di quasi il 7%, che insieme a Fiat, Enel ed Eni completano il quadro della giornata di oggi che sta per chiudersi nell’ottimismo più verde degli ultimi tempi. 

Piazza Affari: FTSE-Mib recupera nonostante la negatività di Wall Street

 Strano ma vero; la tenuta di ieri confermata con una formazione che viene chiamata Pin-Bar alle ore 15:00 della giornata di ieri rilancia verso l’alto l’indice italiano che si appresta a chiudere la giornata sopra la parità. Dopo aver recuperato la statica minore a 16125 il Mib è ora pronto per chiudere la giornata oltre a 16250 punti mentre il Dow Jones dà seguito all’analisi ciclica che richiede in questo momento un close di trady+1.

La stranezza stà semplicemente nel fatto che di solito è l’indice italiano (insieme a quelli Europei) a sfruttare ogni singola chiusura ciclica per ritracciare il prezzo e tornare su livelli bassi scendendo molto di più in proporzione al Dow Jones;

Piazza Affari: pomeriggio rosso in vista?

 Mentre nella giornata di ieri le previsioni negative dei principali canali di informazione non si sono avverate, dando invece spazio ad un recupero intraday a “V” che ha riportato in quota il listino per chiudere di poco sopra la parità, le aspettative positive di oggi potrebbero essere altrettanto smentite.

Il livello di interesse da controllare in close orario è posizionato a quota 16250, aggiornato in questo momento dalla formazione di uno swing ribassista che definirà il bottom di ingresso per il ribasso; la debolezza è ben visibile fin dalle prime ore visto che il range di giornata è, attualmente, quasi per intero contenuto nel range della prima ora di contrattazioni e l’uscita che si sta per delineare sul grafico sembra proprio essere ribassista a dispetto della posizione di Wall Street.

Prezzo Oro: Gold Spot ancora intorno a 1600

 L’andamento dell’Oro dopo il top assoluto del 6 Settembre (a quota 1921.14) lascia aperte tutte le possibilità sia per l’immediato futuro che per il lungo periodo; la discesa veloce avuta durante la fine di Settembre scongiura per il momento l’avvio di una nuova fase ascendente di lungo periodo anche se un doppio massimo vicino a 1900 non è assolutamente da escludere se il mercato tornerà stabilmente sopra a quota 1700 punti contestualmente al proseguo dell’indecisione sull’azionario.

In realtà l’aspettativa migliore che si può immaginare per l’Oro che inizi una fase discendente dai livelli attuali che duri nel medio periodo; in questo caso il range di punti che sarebbe interessato è decisamente ampio e la possibilità di vendere allo scoperto (attraverso diversi prodotti finanziari diversi) rende questa ipotesi la più interessante; se da un lato infatti un doppio massimo farebbe recuperare meno di 300 punti dai livelli attuali, l’inizio di un crollo verticale nè farebbe perdere oltre 500  ridimensionando radicalmente il valore dell’Oro e permettendo un ritorno all’azionaio ed ai titoli di Stato.

Piazza Affari: debole il Mib, crolla Fiat

 L’indice di riferimento italiano accusa le tensioni sui titoli di Stato; la debolezza di oggi costringe il FTSE-Mib a cedere l’1.32% a metà seduta aprendo prospettive negative anche per la seconda parte della prima giornata di questa nuova ottava. La debolezza di Fiat, che fa’ crollare il titolo di oltre il 3% è seguita solo da qualche Bancario oltre che Enel, Eni e Snam Rete Gas che insieme formano una buona fetta delle blue-chips italiane.

In contrasto con questo quadro negativo abbiamo il close della scorsa ottava sul Dow Jones, che vede l’indice Americano oltre quota 11800 punti annunciando una fase laterale pre-salita, se non torneremo immediatamente sotto a 11650 negando la fase di estrema forza iniziata sul precedente bottom di minimo relativo. 

Piazza Affari: tensione sui titoli di Stato in close di ottava

 Ancora alta tensione sul mercato dei titoli di Stato italiani; il rendimento dei BTP al 6% fa’ discutere in questo close settimanale mentre lo spread Btp-Bund torna vicinissimo ai livelli di top assoluto a 383 punti alzando ancora di più l’attenzione dell’Eurozona verso il Bel Paese.

Il crollo verticale della giornata di ieri non ha avuto conseguenze immediate come invece si prevedeva con la perdita di quota 15750; il recupero messo a segno fin dalle prime ore di oggi non viene comunque percepito come un segnale positivo visto che siamo in close di ottava e gli ultimi giorni nel complesso sono stati negativi se si considera il top relativo del 17 Ottobre non più raggiunto. Anche per Lunedì quindi le aspettative sono rosse, ed il contrasto del listino è reso particolarmente evidente dal fatto che i Bancari sono ancora nei posti più alti delle blue-chipscon Unicredit che guadagna l’8% seguita da Intesa con 7.46% di performance positiva Banco Popolare con il 5.33%.

Piazza Affari negativa, ma non troppo

 Le condizioni tecniche peggiorano ora dopo ora e la negatività di oggi è presto spiegata; il doppio massimo del Mib poco sopra 16500 punti con break-away point a 15800 ha confermato le intenzioni ribassiste di breve periodo ed il recupero della giornata di ieri non ha cambiato le carte in tavola a causa di un close di giornata troppo debole.

L’apertura in gap-down ed il recupero successivo che non è riuscito a mantenere il top di giornata è un chiaro segnale ribassista che “stringe” la resistenza operativa intorno al prezzo facendola scendere a 16100 punti da superare in close di giornata; solo in questo modo si scongiurerà il close negativo del tracy+1 corrente previsto sotto a 15750 anche se ormai sembra che l’ottava debba chiudere in negativo.

Mercati Europei: Idem bloccato ed Euribor sotto i riflettori

 Altra giornata di alta tensione sui mercati finanziari che, tra una notizia e l’altra, riescono comunque a mantenersi in quota; il disagio maggiore oggi è causato da un blocco dell’operatività sul mercato Idem comunicato da Borsa Italiana intorno alle 10:00 di questa mattina, che ha costretto “alla finestra” i trader intraday mentre il mercato saliva verso 16300 punti (non ancora raggiunti). Questo avviene mentre mentre Standard & Poor’s lancia l’ennesima sentenza; downgrade per 14 istituti di credito italiani confermato, tra cui figurano anche nomi piuttosto importanti anche se il mercato sembra decisamente aver già scontato la notizia (oppure semplicemente l’influenza delle agenzie di rating si sta ridimensionando?).

Piazza Affari: alta tensione sull’azionario, in attesa di Wall Street

 L’apertura in leggero gap-down sotto il break-away point del doppio massimo disegnato tra il 13 ed il 17 Ottobre non ha dato il via al sell-off che ci si sarebbe potuti attendere in situazioni normali; la tensione sul mercato è altissima ed i titoli sono stretti nella morsa con volumi in calo in attesa dell’apertura di Wall Street.

La fiducia degli investitori nel Vecchio Continente è ai minini storici e le preoccupazioni sul settore bancario aumentano giorno dopo giorno da quando la BCE ha dimostrato di non saper gestire la situazione come invece ci si aspettava.

Piazza Affari: prossimi alla parità dopo apertura in gap-up

 Torna velocemente sui suoi passi l’indice FSTE-Mib che, dopo un’apertura più che positiva, si trova nuovamente sul livello del close di Venerdì scorso. La resistenza sul grafico daily a 16400 ha fermato l’euforia della scorsa ottava per il momento garantendo un periodo di respiro al mercato che potrebbe però avere risvolti negativi di medio periodo se il doppio massimo sul grafico orario si confermerà come tale; si sta infatti delineando un quadro ribassista proprio dal momento in cui il mercato è andato a coprire una finta “finestra di prezzo” (dato che quello di apertura non era un vero e proprio gap-up) ritracciando su se stesso e tornando pericolosamente vicino al supporto a 16300 punti, da controllare in close orario fino a questa sera.

Piazze Europee: uno sguardo di lungo

 Confrontando i grafici a medio periodo delle principali piazze europee ci si accorge di come l’indice Mib sia diventato estremamente poco reattivo ai movimenti di prezzo; confrontandolo infatti con il Dax30 che resta il riferimento dell’Eurozona si vede come sia nei ribassi che nei rialzi l’indice delle blue-chips di Piazza Affari non abbia assolutamente seguito il range di estensione dell’indice tedesco, mantenendo comunque un’impostazione ribassista di lungo periodo che è quella che preoccupa gli investitori in titoli di Stato.

Piazza Affari: close verde per l’ottava positiva

 Piazza Affari prova a chiudere in verde la seconda settimana di recupero dell’indice Mib e sembra riuscirci; dal bottom di giornata poco sopra a 15750 punti il mercato è ora tornato vicino a 16300 punti tornando all’attacco del top relativo a 16639 e confermando la forza relativa di breve periodo che ha accompagnato le contrattazioni fin’ora. Il supporto indicato si aggiorna però a 16000 punti vista la salita delle ultime ore e proprio questo livello statico è da controllare in close daily. A seconda della chiusura del mercato rispetto alla statica infatti i trader sceglieranno se mantenere gli short oppure i long per il week-end, liquidando invece le parti contrarie alle indicazioni in vista di un possibile gap lunedì mattina.

Wall Street: attenzione sul settore bancario

 Le stime sugli utili del settore bancario sono in discesa libera e si parla già del peggior periodo dopo la crisi del 2008; per questo l’attesa oggi oltre oceano è tutta per le banche, mentre in italia il settore si divide in due; da un lato abbiamo Banca Popolare di Milano che guadagna circa il 4% portandosi con decisione sopra a 1.85, mentre dalla parte opposta del listino delle blue-chips abbiamo Unicredit che cede in questo momento il 5% del proprio  valore portandosi a ridosso di un euro di valore per azione.

Piazza Affari: nuovo tracy, nuovo supporto

 L’operatività di oggi sull’indice italiano è concentrata tutta sull’ipotesi che il bottom di ieri sia il minimo centrale del tracy+2 e quindi l’inizio del nuovo ciclo settimanale; a supporto di questa ipotesi, oltre che la durata temporale dei cicli, abbiamo la salita di queste prime ore della giornata che ha portato il Mib direttamente sopra a 16300 punti dove ora sta incontrando la prima resistenza della giornata; questo il livello critico da superare nel breve periodo, anche se l’attenzione è sui due livelli di supporto che se violati invertiranno la tendenza di breve favorendo i ribassi.