Jp Morgan aumenta l’offerta per Bear Stearns, i mercati volano

La notizia dell’acquisizione di Bear Stearns da parte di Jp Morgan ad un prezzo di svendita aveva lasciato esterefatti i dipendenti che ne posseggono le quote di partecipazione. Ma la vicenda non era ancora chiusa. Jp Morgan ha cercato di vincere la diffidenza degli azionisti della banca in fallimento quintuplicando l’offerta: 10 dollari ad azione.

Il valore totale di Bear Stearns arriva così a due miliardi di dollari e il titolo vola in borsa: ha chiuso a +57% arrivando a sfiorare i 10 dollari offerti da Jp Morgan (9,38 dollari), dopo aver raggiunto +116% a 12,9 dollari. Secondo un accordo precedente il 39,5% degli asseti nel portafoglio di Bear Stearns è già passato nella mani dell banca d’affari statunitense, mentre il restante deve ricevere il sì degli azionisti.

L’assemblea ha accettato il rilancio di Jp Morgan e l’acquisizione dovrebbe essere ufficializzata l’8 aprile. Sarà la nuova proprietaria ad accollarsi il miliardo di perdite di Bear Stearns e non più la Fed, che se necessario interverrà in un secondo momento, per i restanti 29 miliardi.


Il fatto che la Fed si accollasse subito i 30 miliardi di perdite della banca d’affari aveva fatto pensare che Jp Morgan stesse guadagnando troppo dall’operazione. Il cambiamento dei termini d’acquisto ha calmato le acque sia in casa degli azionisti BS, sia tra tutti coloro che avevano criticato l’interventismo della Fed.

I rialzo del titolo Bear Stearns ha trascinato con sè anche l’indice Dow Jones che ha guadagnato l’1,52% ed il Nasdaq, +3,04%. Wall Street positiva anche grazie al dato sulle vendite delle case di febbraio, +2,9% a 5,03 milioni di unità, per la prima volta dopo sette mesi in rialzo, e quello sulle case invendute, conseguentemente sceso del 3%.

In flessione anche le commodities che danno un po’ di respiro al mercato: i futures sul petrolio al ribasso chiudono a 100.86 dollari; l’oro a 918 l’oncia. Sulla scia di Wall Street aprono in positivo anche i mercati asiatici e quelli europei: il Dax di Francoforte a +1,95%, l’Ftse 100 di Londra +2,13%, il Cac 40 di Parigi +3,51%.

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