Dollaro ancora forte ma sui mercati valutari ora entra in gioco la variabile tassi

 Il dollaro si rafforza ulteriormente contro yen anche sulla piazza newyorkese, in un mercato che spera comunque in una accordo sul piano Usa di salvataggio da 700 miliardi, bocciato sonoramente ieri dal
Congresso. Si attenua l’avversione al rischio, mentre circolano le voci secondo cui il Congresso raggiungerà una qualche forma di accordo entro la fine della settimana. Monta anche la speculazione che vede le banche centrali propense a tagliare i tassi di intersse. In recupero il dollaro australiano dopo i tonfi di ieri. Mentre la moneta unica continua la sua debolezza sui timori appunto di un abbassamento dei tassi da parte della Bce. Mentre continua la sua discesa il greggio, in calo di due dollari. Perfino il mercato interbancario, poi, considerato il più liquido di tutti i mercati, è rimasto a lungo “congelato”, soprattutto per le incertezze sull’entità e la dislocazione delle perdite create dal trasferimento del rischio di credito innescato da complessi meccanismi di cartolarizzazione. Lo ha detto Jose Manuel Gonzalez-Paramo, membro del comitato esecutivo della Banca centrale europea, al Capital Markets Forum spagnolo.

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