Ultimatum banche a Premafin

 Che la vicenda che sta conducendo Unipol e FonSai alla realizzazione del maxi polo assicurativo italiano in grado di competere con Generali Assicurazioni non fosse priva di complessità era ben noto. A rendere ancora più critico lo scenario attuale, è la notizia secondo la quale lo stallo delle negoziazioni tra le due principali parti in causa potrebbe spingere i due principali creditori dei Ligresti (Mediobanca e Unicredit) a considerare l’ipotesi di una clamorosa messa in mora della Premafin, con l’escussione contestuale del pegno del 30% del capitale di FonSai detenuto dalla holding.

Si tratta – a ben vedere – di una soluzione che non può che essere definita “estrema” (così l’ha delinata il quotidiano Milano Finanza), e non ancora condivisa con le altre banche del pool (Intesa Sanpaolo, Banca Popolare di Milano, Cariparma, Banco Popolare, Interbanca), ma che sarebbe già stata sottoposta ai legali degli istituti creditori, per prepararli a quanto potrebbe accadere nell’ipotesi in cui la trattativa sui concambi di fusione non dovesse sbloccarsi nelle prossime ore.

Utile Fiat Industrial 1° trimestre 2012 cresce a +81%

 In attesa della trimestrale di Fiat Spa, che verrà diffusa oggi, a mostrare lo stato di salute del gruppo del Lingotto ci ha pensato il settore dei mezzi pesanti. Infatti, Fiat Industrial ha chiuso il primo trimestre del 2012 con un deciso aumento dei ricavi e un boom dei profitti, molto meglio di quanto si aspettavano gli analisti. A trainare i conti del gruppo, attivo nella produzione e commercializzazione di veicoli industriali pesanti, è stata CNH (Case New Hollande) che ha compensato la flessione registrata da Iveco.

Ermenegildo Zegna illustra la prima trimestrale del 2012

 Il nome di Ermenegildo Zegna suggerisce immediatamente una delle principali aziende manifatturiere del nostro paese per quel che concerne il settore della moda: ebbene, la società milanese ha appena reso noti i dati relativi al 2011, mettendo in luce un fatturato addirittura superiore a un miliardo di euro (per la precisione questa stima è stata pari a 1,127 miliardi), oltre a un utile netto di 115 milioni di euro (il confronto con l’anno precedente ha consentito di conoscere un progresso positivo di ben 91,5 punti percentuali. Lo stesso discorso vale anche per il margine operativo lordo, in rialzo del 66% e con un totale complessivo di 233 milioni di euro.

Ennio Doris lascia il cda di Mediobanca

 I primi effetti delle più recenti delibere della Consob cominciano ad essere avvertiti in maniera netta: in effetti, la Commissione Nazionale di Società e di Borsa ha ultimamente stabilito come non siano più possibili i doppi incarichi in nessun tipo di azienda, impresa o istituto di credito, una consuetudine fin troppo diffusa nel nostro paese da molto tempo a questa parte. Uno dei principali adeguamenti ha riguardato il numero uno di Banca Mediolanum, Ennio Doris, l’imprenditore che è risultato essere anche uno degli uomini più ricchi d’Italia. Ebbene, lo stesso Doris è stato costretto a rassegnare le proprie dimissioni dal consiglio di amministrazione di Mediobanca di cui faceva parte.

Trimestrale deludente per Siemens

 Il gruppo tedesco Siemens ha chiuso un primo trimestre dell’anno con prestazioni sostanzialmente deludenti per quanto concerne la divisione “energia” e per quanto riguarda il business congiunto con la joint venture con Nokia. Il risultato? Un insoddisfacente utile calato del 64% rispetto a quanto conseguito nel precedente periodo, con un controvalore assoluto pari a poco più di un miliardo di euro. Positivo il giro d’affari, cresciuto di 9 punti percentuali.

A causa di questa cattiva partenza, Siemens ha altresì confermato che – probabilmente – non riuscirà a rispettare i target annuali. Alla fine, dichiara il gruppo tedesco in una nota, mancheranno “600 – 800 milioni di euro” per raggiungere l’obiettivo che la società si era data per l’intero esercizio fiscale, iniziato il primo ottobre 2011, pari a un risultato positivo annuale di 6 miliardi di euro.

Accordo Eni – Rosneft

 Eni ha concluso un importante accordo con la russa Rosneft, principale produttore di greggio del Paese, che permetterà al duo di poter percorrere un processo congiunto di valorizzazione di giacimenti con (stimate) riserve per 36 miliardi di barili. Stando ai contenuti sintetici dell’intesa, Eni investirà un miliardo di dollari nella ricerca e nello sviluppo, ottenendo il 33,3% delle scoperte dei giacimenti individuati.

Si tratta di un accordo accolto con soddisfazione dagli osservatori del comparto, che ritengono come i previsti scambi di tecnologie e di personale, e l’acquisizione di Rosneft di alcune partecipazioni Eni in progetti internazionali, possa condurre la società italiana a conquistare nuovi passi in avanti nella sua proposizione internazionale, con opportuna diversificazione del proprio business caratteristico.

Settore bancario in netto recupero

 Balzo del settore bancario in questo giorno di festa per la Repubblica Italiana. I mercati non chiudono i battenti e la risposta degli investitori è più reattiva che mai visto che fin dalle prime ore gli scambi si infiammano intorno al settore chiave della finanza Europea; le banche salgono in italia di oltre il 4,52% complessivamente, rilanciando un settore in crisi grazie ai conti positivi di due istituti dell’Eurozona.

In particolare il primo (Banco Bilbao Vizcaya Argentaria) guadagna la momento il 4,14% in borsa dopo la pubblicazione dei risultati del primo trimestre che vedono un utile di 1,01 miliardi di euro (superiore alle stime degli analisti a 912 milioni di euro).

Riassetto Edison 2012 bocciato da Carlo Tassara

 Il 2011 è stato un anno nero per Edison. La storica azienda energetica italiana di Foro Bonaparte continua a fare i conti con un mercato caratterizzato da una sovracapacità e bassa domanda di energia elettrica. Il bilancio relativo all’esercizio 2011 si è chiuso con una maxi-perdita da circa 900 milioni di euro, a causa di forti svalutazioni. L’amministratore delegato di Edf, Bruno Lescoeur, in attesa del riassetto post-Opa del colosso francese, ha comunicato all’assemblea degli azionisti che nella seconda metà dell’anno verrà presentato un nuovo piano industriale, che sarà messo a punto non appena si completerà il riassetto.

Profitti trimestrali Apple aumentano del 94%

 Ieri sera, dopo la chiusura di Wall Street, Apple ha comunicato i dati relativi al secondo trimestre fiscale. I risultati sono ancora una volta sorprendenti e hanno battuto nettamente le attese degli analisti finanziari. La prima società al mondo per capitalizzazione di borsa ha registrato un fatturato di 39,2 miliardi di dollari, salito del 59% grazie alle vendite record di iPhone e iPad. Gli analisti mediamente si aspettavano un giro d’affari di poco superiore ai 36 miliardi di dollari. Boom degli utili, che balzano del 94% a 11,6 miliardi di dollari. Battute anche qui le stime di consensus di circa il 23%.

Benetton esclude la distribuzione del dividendo

 Più chiaro di così non poteva essere Alessandro Benetton, nuovo presidente dell’omonimo gruppo: l’intenzione dell’azienda è infatti quella di non distribuire alcun tipo di dividendo nel corso di questo 2012, una scelta che potrebbe anche ripetersi per diverso tempo. Come si spiega una convinzione così netta dal punto di vista finanziario? Lo stesso Benetton ha spiegato che si tratta semplicemente di una strategia volta a ottenere obiettivi ben precisi nel medio e nel lungo termine. In effetti, non bisogna dimenticare che l’azienda trevigiana, attiva soprattutto nel campo della moda, ha deciso da tempo di provvedere al delisting da Piazza Affari, quindi non vi sarà più nessuna quotazione azionaria e la distribuzione delle cedole non avrebbe alcun senso.

Trimestrale marzo 2012 Stmicroelectronics

 Stmicroelectronics ha pubblicato la prima trimestrale dell’anno, con risultati ampiamente sotto le attese degli analisti, che avevano preventivato una perdita netta di 5 centesimi per azione, contro gli effettivi 20 centesimi. Un risultato profondamente negativo, che è solo parzialmente sminuito dalle parole dell’amministratore delegato Bozotti, il quale ha dichiarato di attendersi una “crescita generalizzata dei ricavi”.

Tornando ai dati consuntivi, intanto, osserviamo come nel primo trimestre del 2011 Stmicroelectronics abbia visto calare il proprio fatturato di 8 punti percentuali a 2,017 miliardi di dollari: un risultato che va a prolungare il trend negativo rilevato negli ultimi tempi, considerando che nei primi tre mesi del 2010 i ricavi avevano toccato i 2,535 miliardi di dollari, e che nell’ultima parte del 2011 avevano comunque sfiorato i 2,2 miliardi di dollari.

Prima trimestrale Snam 2012

 Nonostante l’evidente crisi economica che sta colpendo il nostro Paese, i conti trimestrali di Snam sembrano aver retto adeguatamente all’impatto negativo con le criticità congiunturali. Stando a quanto affermato dalla società di San Donato mediante la comunicazione contabile del consiglio di amministrazione, durante i primi tre mesi dell’anno i volumi di gas immessi nella rete nazionali sarebbero stati in calo di 4,5 punti percentuali: una flessione certamente non lieve, che tuttavia è più contenuta di quanto una buona parte degli analisti aveva atteso.

Risultati aste titoli di Stato Aprile 2012

 La tensione nell’Eurozona finisce per coinvolgere anche quei Paesi che sono ancora lontani dal rischio default e l’andamento dei collocamenti dei titoli di Stato ha poi effetti ad area nell’Unione Europea, nel bene quanto nel male.

L’Italia ha collocato durante la giornata di oggi 2,5 miliardi di euro di CTZ con scadenza nel 2014 ad un tasso di interesse medio del 3,355% (vicino al precedente 2,353%). Il bid-to-cover si attesta in ribasso a 1,80 rispetto al precedente 1.86 di marzo, anche se i buoni sono stati collocati nel loro importo massimo previsto.

Kerself diventa Aiòn Renewables

 Kerself ha cambiato nome. Ora si chiama Aiòn Renewables e vuole puntare maggiormente ai mercati esteri con nuove commesse in Sudafrica e piccole acquisizioni in Francia. Una decina di giorni fa c’è stata l’assemblea ordinaria e straordinaria della società attiva nel settore del fotovoltaico. Nell’ordine del giorno c’era l’aumento dei consiglieri a 9 membri dai 7 precedenti, per permettere ai cinesi del Zongyi Group di entrare nel CdA dopo la sottoscrizione dell’aumento di capitale da 20 milioni di euro e il contestuale raggiungimento della quota del 20% del capitale dell’ormai ex Kerself. Inoltre, era in programma il cambio del nome e della sede sociale.