Rating Italia sarà tagliato da S&P secondo Citigroup

 La banca d’affari americana Citigroup continua a seguire con grande attenzione la vicenda legata alla crisi del debito sovrano nella zona euro. Ieri a mercati chiusi Citigroup ha rilasciato il suo outlook sui debiti sovrani e si è soffermato sull’Italia, il paese considerato da tutti “too big to fail” tra gli stati dell’Europa periferica. Secondo quanto riportato dal quotidiano economico-finanziario MF MilanoFinanza, gli analisti della banca a stelle e strisce si aspettano che il rating sul debito di lungo termine della Repubblica Italiana venga abbassato da Standard & Poor’s di due gradini (notch) nel medio periodo fino ad arrivare al livello “BBB-“.

Dieter Rampl esce dal board Unicredit 2012

 Oggi è in programma l’ultimo Consiglio di Amministrazione presieduto dal presidente uscente di Unicredit, cioè Dieter Rampl. Rassegnerà le dimissioni dalla carica di presidente per lasciar spazio a Giuseppe Vita. Rampl manterrà – come annunciato qualche tempo fa – la carica di vicepresidente di Mediobanca. Alla riunione di oggi non sarà presente, invece, Theodor Waigel, che si era dimesso lo scorso 27 marzo.

Audi ufficializza acquisto Ducati per 860 milioni

 Ieri l’accordo sembrava ormai prossimo alla definizione, ma non c’era ancora niente di certo. Ora è ufficiale. La casa automobilistica tedesca di Ingolstadt, la Audi, controllata dal gruppo Volkswagen, ha raggiunto l’accordo per assicurarsi l’azienda bolognese di motociclette Ducati dal fondo Investindustrial per circa 860 milioni di euro (70% in mano al fondo) più l’accollo dei debiti della società. Dal capitale di Ducati non uscirà soltanto Investindustrial, ma anche gli altri azionisti: Hospitals of Ontario Pension Plan (che ha in mano il 10% circa) e BS Investimenti (20%). Non appena ci sarà l’ok dalle autorità antitrust, Ducati parlerà tedesco.

De’Longhi promossa da Mediobanca dopo l’acquisto di Braun

 Il titolo De’Longhi è sotto i riflettori negli ultimi giorni dopo l’accordo con Procter & Gamble per l’acquisizione della licenza perpetua di Braun, storico marchio del settore dei piccoli elettrodomestici del colosso americano. L’azienda trevigiana è stata subito premiata dagli investitori con un boom in borsa al dir poco spettacolare. Dopo aver guadagnato quasi il 12% due giorni fa, ieri il titolo ha toccato un massimo storico a 11.26€ per poi ripiegare nel finale di seduta a causa delle prese di beneficio dopo il forte rally. Da inizio anno De’Longhi è senza dubbio uno dei titoli migliori quotati a Piazza Affari.

Crisi vendita Ferrari e Maserati

 Brutte notizie per il business Ferrari. Stando a quanto affermato dalla società, infatti, durante la prima parte del 2012 le vendite dei prodotti del cavallino rampante sarebbero pressochè dimezzate, con un crollo del 70% per quanto concerne il giro d’affari Maserati. Il primo trimestre del 2012 si è pertanto chiuso con un andamento davvero deludente per il business delle auto di lusso in Italia, con presumibile flessione indotta anche dall’introduzione del superbollo da parte dell’attuale governo, e dall’intensificarsi dei controlli anti-evasione.

Federauto, l’associazione che rappresenta i concessionari di autoveicoli, ha dichiarato come “la contrazione delle vendite registrata nel primo trimestre di quest’anno di Ferrari, – 51,5% rispetto al pari periodo del 2011, e Maserati, – 70%, testimoniano come le scelte intraprese dal Governo abbiano letteralmente terrorizzato i potenziali clienti. Anche quelli, e sono la stragrande maggioranza, che nulla avrebbero da temere dall’Agenzia delle Entrate”.

Target price Telecom Italia alzato da Barclays

 Gli analisti della Barclays hanno aumentato il proprio target price sul titolo Telecom Italia, portandolo a quota 1,15 euro rispetto al precedente 1,10 euro. Contemporaneamente, con una serie di osservazioni che sono certamente di estremo gradimento per gli azionisti del gruppo telefonico, la società ha anche confermato il rating overweight sul titolo.

Cresce intanto l’attesa per il piano strategico relativo al secondo semestre del 2012. Fino a questo momento, infatti, gli stakholders possono vantare esclusivamente indiscrezioni e rumors più o meno accreditabili, resi omogenei dalla necessità che la compagnia italiana torni realmente competitiva nel business core delle telecomunicazioni, ponendo altresì i propri tasselli nei nuovi segmenti ad alto tasso di crescita.

Fonsai sospesa per eccesso di ribasso

 Dopo poche battute Fondiaria-Sai arriva a perdere oltre il 7% rispetto al valore di chiusura della seduta precedente e le contrattazioni vengono interrotte momentaneamente. Al momento gli scambi sono ripresi vicino a 3.904 euro per azione con un ribasso teorico superiore del 5%. Meglio Unipol (-0.20%) e Premafin (+1.74%) mentre Milano Assicurazioni cede poco più del 2%. Gli scambi si infiammano intorno ai Ligresti mentre sembra che si sia finalmente trovata una soluzione tra Unipol e FonSai; questa sarebbe semplicemente il rinvio dell’acquisizione di Milano Assicurazioni. Equita Sim ritiene positiva la notizia, anche se per il momento non vi è nulla di ufficiale.

Il caso Ligresti sembra passato in secondo piano; la procura di Milano fino a poco tempo fa’ riteneva il caso Ligresti più complesso e grave del caso San Raffaele. Al momento però gli analisti ritengono che l’unico rischio per le società è un allungamento dei tempi di fusione, puntando già sull’ottenimento di un risultato positivo dalle indagini.

Ipotesi bancarotta fraudolenta per Im.co e Sinergia (Ligresti)

 Continua l’indagine della Procura di Milano sulle attività della famiglia Ligresti. I sospetti maggiori derivano dal deflusso di risorse passate dalle casse della holding Premafin, ma anche delle controllate Fondiaria-Sai e Milano Assicurazioni, alla famiglia di Paternò per finanziare i propri progetti immobiliari. L’epicentro della girandola di immobili della famiglia Ligresti ha il suo epicentro a Roma, via Guido d’Arezzo, nel palazzo dove ha sede sia la Im.co che Sinergia. Sempre qui aveva sede la Terredi srl, che nel 2003 aveva venduto alla Im.co un terreno a Milano. Qui hanno sede anche altre società della galassia Ligresti: Premafin, Icein, Avvenimenti e Sviluppo Alberghiero.

Goldman Sachs aumenta dividendo per la prima volta dal 2006

 A Wall Street è stata ripetutamente criticata per le sue pratiche poco etiche adottate nei confronti della clientela, ma ieri si è presa una piccola rivincita. Nonostante il bilancio sia apparso in calo, Goldman Sachs – la più discussa tra le banche d’affari a stelle e strisce – ha battuto le attese degli analisti e dimostrato che il settore bancario americano è in crescita e in condizioni nettamente migliori rispetto alle rivali europee. In linea generale, Goldman Sachs non ha comunque brillato nei conti visto che l’utile netto è sceso del 23% a 2,11 miliardi di dollari.

Risultati 1° trimestre 2012 Yahoo! e Intel migliori delle attese

 Ieri sera sono stati pubblicati i risultati del primo trimestre 2012 di tre colossi hi-tech della Corporate America, che hanno evidenziato ancora una volta che il settore tecnologico è davvero in grande condizioni e che quindi il boom dei titoli quotati al Nasdaq è giustificato dai fondamentali delle società. Yahoo! ha diffuso i conti del primo trimestre dell’anno evidenziando un balzo dei profitti del 28% a 286 milioni di dollari. Il giro d’affari si è attestato a 1,077 miliardi di dollari (+1%), che non tiene conto delle commissioni versate ai partner commerciali.

Annullato beauty contest frequenze tv

 Nell’attesa di comprendere come i mercati reagiranno in maniera consolidata alla scelta del governo (il riferimento è principalmente sul fronte Mediaset), prendiamo nota dell’annullamento del beauty contest per le nuove frequenze 700 Mhz, che avrebbe dovuto assegnare le stesse nei confronti delle emittenti televisive. La decisione, nell’aria da giorni, era divenuta ufficiale nelle ultime ore, grazie al suo inserimento nell’emendamento al decreto di semplificazione fiscale, approvato dal Consiglio dei Ministri e quindi depositato alla Camera.

Nuovo cda Unicredit

 La Repubblica ha lanciato l’indiscrezione sulla presentazione delle candidature per il futuro consiglio di amministrazione di Unicredit. Stando a quanto appena affermato dai giornalisti del quotidiano, sarebbe “tutto confermato”, sia per quanto concerne l’assetto a 19 del consiglio (in significativa diminuzione rispetto ai 23 membri precedenti), che la sua composizione, con nomi che sarebbero già designati e sostanzialmente confermati.

Rating Nokia sempre più vicino al livello “spazzatura”

 Il rating del colosso tecnologico finlandese Nokia continua a scendere ed è ormai ad un passo dalla soglia “junk”, cioè spazzatura. Nessuno avrebbe mai immaginato che Nokia potesse scendere così tanto nella scala di valutazione delle agenzie di rating, eppure il crollo c’è stato. A complicare le cose per la regina dei telefonini è stato il recente allarme sugli utili per l’anno in corso. Moody’s ieri ha deciso di tagliare il rating sul debito di lungo periodo a “Baa3” con outlook negativo, dopo che Nokia ha annunciato un crollo delle vendite di cellulari del 16% su base annua.

Banche in ripresa dopo annuncio Moody’s

 Netto cambio di rotta per Piazza Affari che grazie al settore bancario. Gli stessi titoli che nei giorni (e nelle settimane) precedenti hanno fatto soffrire il Mib Italiano ora rilanciano verso l’alto le blue-chips con un rialzo guidato da 8 titoli bancari in cima al listino. L’indice di riferimento guadagna il 2,78% con Banca Popolare dell’Emilia Romagna a +4,26% seguita dalla Popolare di Milano (+3,09%) e Ubi Banca (+2,99%).

La situazione è però più complessa di quanto sembra ed anche se la positività sta guidando la prima parte della giornata, bisogna ricordare che ieri Moody’s ha annunciato un drastico taglio di rating. Era da qualche settimana ormai che le agenzie di rating USA non attaccavano l’Eurozona, intenta a risolvere i suoi problemi interni e valutare la questione “Spagna”, sempre più lontana dalla Germania e sempre più in difficoltà.