Strategie Alitalia 2012 – 2013

 L’amministratore delegato di Alitalia, Andrea Ragnetti, ha lanciato l’obiettivo per il prossimo biennio: riportare la compagnia in utile dopo una ventina di anni di perdite. Un obiettivo ambizioso, anche perché l’azienda chiuderà l’attuale esercizio con risultati peggiori del precedenti. Anche nel 2012, infatti, il bilancio cesserà con una perdita, più grave del 2011, costituendo tuttavia la chiave di rilancio per il prossimo 2013.

Il presidente del consiglio di amministrazione, Roberto Colaninno, afferma in proposito che la compagnia di bandiera è pronta ad avviare una nuova era, caratterizzata anche dalla guerra alle compagnie low cost. Una Alitalia “contro tutto e tutti”, ha dichiarato il presidente Colaninno, che “è tornata ad essere una grande compagnia che non ha nulla da invidiare a Lufthansa, Air France o Singapore Airlines”.

Alitalia scrive ai dipendenti: stop alla fuga di notizie

 Alitalia cerca di arginare le fughe di notizie da insider. Notizie spesso riservate, trapelate all’esterno per via di qualche dipendente non proprio “fedele”. Di qui, la scelta del management di passare alle vie di fatto: nell’ultima busta paga, relativa allo stipendio di aprile, a tutti i dipendenti è giunta una lettera siglata dall’amministratore delegato Andrea Ragnetti e dal presidente del consiglio di amministrazione Roberto Colaninno.

Il contenuto? Si parte con il riferimento a “episodi intollerabili”, “episodi di gravissima trascuratezza” che hanno portato all’esterno numerose informazioni societarie di assoluta confidenzialità. La lettera poi ricorda come tutti i dipendenti, all’atto dell’assunzione, si siano impegnati attraverso un vincolo di riservatezza a non passare a terzi notizie riservate, per una fattispecie che si configura come una violazione del vincolo contrattuale, suscettibile di sanzioni anche molto pesanti.

Alitalia multata da Antitrust

 L’Authority ha multato per 100 mila euro totali cinque compagnie aeree: Alitalia, Easyjet, Wizzair, Blue Panorama e Ryanair. Le società penalizzate dalla sanzione dell’Autorità erano state precedentemente oggetto di un procedimento sui prezzi applicati con le procedure online da parte delle compagnie aeree.

In termini più estesi, le compagnie sarebbero state sanzionate “per non avere rispettato le precedenti delibere dell’autorità che qualificavano come pratica commerciale scorretta la mancata incorporazione nella prima indicazione del prezzo dei biglietti aerei della commissione applicata al momento della carta di credito”. Un problema ben noto, quello del credit card surcharge, con il quale migliaia e migliaia di utenti dei trasporti aerei, in tutta Italia, hanno dovuto fare i conti negli ultimi tempi.

Antitrust avvia istruttoria su Alitalia – Windjet

 L’Antitrust ha avviato l’istruttoria per verificare se l’acquisizione di Windjet da parte di Alitalia possa o meno rappresentare un ostacolo alla concorrenza su 9 rotte nazionali. In particolare, afferma l’Authority in un recente comunicato, l’istruttoria analizzare le l’operazione di acquisto della compagnia Windjet da parte di quella di bandiera “sia in grado di eliminare o di ridurre in modo sostanziale la concorrenza”, a causa della sovrapposizione fra le attività delle compagnie sulle di seguito ricordate tratte.

A finire sotto le osservazioni dell’Antitrust sono le seguenti rotte: Catania-Bologna; Catania-Milano Linate; Catania-Milano Malpensa; Catania-Pisa; Catania-Roma; Catania-Venezia; Palermo-Milano; Palermo-Roma; Palermo-Torino. “Nel valutare la concentrazione” – spiega il Garante, le cui dichiarazioni sono state riportate da un recente articolo del Corriere – “andrà inoltre considerato il valore concorrenziale dell’acquisizione, da parte di Alitalia-CAI, di nuovi slot su uno scalo, quale quello di Milano Linate, dove gli slot sono contingentati a causa di vincoli strutturali e regolamentari”.

Alitalia perde quote mercato 2011

 Alitalia non è più la compagnia di bandiera italiana. Può essere una dichiarazione provocatoria (che abbiamo sostanzialmente “sottratto” all’editoriale de La Stampa di qualche giorno fa), ma è un dato di fatto, almeno a guardare i dati sui passeggeri transitati sugli aerei di Alitalia, e quelli che invece sono stati ospitati all’interno di quello che è divenuto il principale concorrente italiano della società, Ryanair.

Stando a quanto emerge dagli ultimi dati ufficiali, infatti, nel 2011 Ryanair avrebbe trasportato circa 28,1 milioni di persone, contro i 25 milioni di unità della compagnia di bandiera. Una differenza di 3 milioni di persone a beneficio della compagnia irlandese, che ha così concretizzato un sorpasso già tentato nel corso del 2010, quando raggiunse un volume di passeggeri italiani di poco inferiore a quello di Alitalia (il gap negativo su di sole 100 mila unità).