L’apertura del Mercato sopra la resistenza/target dei 18900 non stupisce eccessivamente, vista la chiusura di Venerdì degli indici americani: l’evoluzione intraday della giornata invece, va analizzata nel complesso poiché emergono elementi di rilievo utili per i prossimi giorni.
La conferma del minimo di Venerdì 5 Dicembre permette il tracciamento di un nuovo canale (di colore verde nell’immagine): l’estensione massima per il rally è prevista sempre intorno ad area 22000, con tappa intermedia il target 20346 che avrà funzione di resistenza.
Un’analisi volumetrica eseguita mediante la metodologia del Market Profile rileva nella giornata di ieri un range di prezzi (la Value Area) decisamente importante compreso tra 18850 e 19080 punti indice: in quest’area di prezzo vi sono stati molti scambi e la sensazione è che i venditori abbiano iniziato a liquidare le posizioni (o forse a invertirle?). Vista la conformazione giornaliera del Market Profile, il range indicato sarà estremamente importante nei giorni successivi: un ritorno al di sotto dello stesso rimetterebbe in discussione il rally e farebbe propendere gli operatori per l’apertura di nuove posizioni ribassiste. L’area è dunque da monitorare sia come resistenza, sia come target per un eventuale rintracciamento del mercato per i prossimi giorni.
Analisi Tecnica: minimo in vista per l’S&P-MIB
Rallenta la corsa verso i 20000 il nostro indice: dopo il rimbalzo al quale abbiamo assistito, le ultime giornate perdono di forza. Non siamo arrivati
La settimana appena trascorsa risulta leggermente più negativa a Piazza Affari, rispetto ai colleghi europei e soprattutto americani: questo a causa dei nostri orari di contrattazione che differiscono di diverse ore da quelli delle altre Piazze. Proprio per questo motivo, noi Italiani non abbiamo beneficiato del rally innescato in extremis Venerdì sera sui future dell’Eurex e del CBoT, concretizzando sul grafico weekly un’altra chiusura notevolmente negativa: da Lunedì mattina a Venerdì sera l’SPMIB ha registrato un calo dell’11,03% (equivalente a circa 2298 punti indice), realizzando un nuovo minimo annuale a 18290. Quadro grafico di medio-lungo periodo quindi invariato, e senza segnali rilevanti.


Nell’ultima seduta della settimana il Dow Jones stupisce a fine giornata con un ribasso vertiginoso: -3,82% nell’ultima ora scarsa. A livello weekly, la candela registra un -4,99% di performance, con un massimo in area 9159,58 punti indice, e un minimo di 7965,42 punti; la chiusura a 8297,31 si “appoggia” perfettamente sulla parte bassa del canale verde che, nonostante la pressione costante dei venditori, non viene ancora violato con decisione. In conclusione non vi sono segnali particolari sul grafico weekly: mantenere alta l’attenzione su questo time frame poiché nelle prossime settimane potrebbe rivelarsi l’intenzione del Mercato per il medio periodo: a seconda degli sviluppi bisognerà individuare la partenza di un nuovo mercato toro, o la continuazione del ribasso in corso da ormai un anno a questa parte.
L’ottava passata è stata timidamente positiva per le borse mondiali: l’SPMIB chiude la candela weekly mettendo a segno un +2.55%, corrispondenti a 544 punti indice in più rispetto alla chiusura della settimana precedente.
Seduta pesantemente negativa quella di ieri sull’indice Americano Dow Jones: -5,05% la performance messa a segno, con la chiusura sul valore di 9139,27 molto vicina al minimo di giornata a 9111,47 punti indice. Sul grafico daily si crea dunque una candela rossa dal body ampio, segno che non vi è stata incertezza durante la giornata sulla direzione. Dopo sei giornate in rialzo era comunque necessario uno storno, che non cambia la visione di breve periodo: siamo ancora sopra i 9031 punti indice (statica di lungo periodo), il che è un buon segno per il proseguo del trend rialzista di breve periodo innescato il 10 Ottobre. Solo la rottura della statica di lungo periodo potrebbe far pensare ad un ritorno sui valori del 10 Ottobre, quindi attenzione alla sua violazione (e come al solito attenzione ai volumi di scambio che dovranno essere piuttosto elevati per decretare la rottura dell’area indicata).
L’indice Dow Jones Industrial Average per 3 settimane consecutive non rompe al ribasso il supporto dinamico di lungo periodo azzurro: il minimo della settimana appena conclusa è stato creato proprio a ridosso della trend-line ad un valore di 8143,59; da questo valore i compratori hanno “spinto” le quotazioni fino ad un massimo di 9454,36 per poi concludere la candela weekly il giorno Venerdì a 9325,01 punti indice.
L’ottava appena conclusa disegna sul grafico weekly una barra di colore verde, con la chiusura sui massimi. Vengono comunque toccati nuovi minimi di periodo a quota 18589. La chiusura (21367) riporta l’indice sopra la statica di lungo rossa violata la settimana scorsa, segnale di una possibile ripresa delle quotazioni, in accordo con quanto suggerisce l’osservazione dell’RSI (attualmente sul filo dell’ipervenduto).