Anche l’export giapponese comincia a mostrare i primi segnali di cedimento

 Per la prima volta in tre anni, il commercio con l’estero รจ in contrazione. Il Sol Levante non sfugge alla debolezza della congiuntura internazionale comincia a mostrare i primi segnali di cedimneto proprioย in uno dei suoi punti di forza: l’export. Anche se gli esperti ritengono cheย una boccata d’ossigeno possa venire dalla recente diminuzione del prezzo del greggio. Ma per il Giappone la strada della ripresa รจ ancora ripida. L’indice Msci del Sol levante nell’ultimo mese (fino al 22 agosto e calcolato in euro) ha perso il 2%.

Sullo scenario macroeconomico del Paese si stanno addensando nubi sempre piรน fosche. Secondo gli ultimi dati forniti dal governo il Pil nel trimestre chiuso a giugno รจ cresciuto del 2,4%, contro il +3,2% segnato nei tre mesi precedenti. Colpa delle esportazioni che, per la prima volta in tre anni sono scese. Ma colpa anche della crescita del prezzo di cibo e petrolio che stanno spremendo al limite la capacitร  di spesa delle famiglie giapponesi. Il momento difficile si sta facendo sentire anche sulle aziende che fino ad ora avevano dimostrato di saper resistere. La Toyota, ad esempio, ha avuto il peggior risultato trimestrale degli ultimi cinque anni, mentre la Japan Airlines, per far fronte ai costi sempre crescenti ha annunciato che abbasserร  gli stipendi dei dipendenti. Il comparto immobiliare, intanto, continua ad essere in crisi.