Libia azionista di Eni per il 10% del capitale

 Sicuramente fa bella mostra di sè Eni a Piazza Affari dopo l‘accordo con il Governo libico che vuole il 10% del capitale. Il titolo del colosso petrolifero registra un progresso del 9% a 16,79 euro. Pasquale De Vita, presidente Unione Petrolifera ha così commentato l’accordo:

La volontà espressa da un paese produttore di voler entrare nel capitale è anche un grande riconoscimento all’Eni.

Sembra infatti che sia stata proprio la Libia a manifestare al Governo italiano l’interesse a rilevare il 5% circa di Eni e la partecipazione avverrà attraverso il Libyan Energy Fund. Per il momento c’è il proposito del 5%, ma l’obiettivo è in realtà portare il fondo a detenere fino al 10% del capitale, come ha spiegato in un’intervista alla stampa l’ambasciatore libico in Italia, Hafed Gaddur. Allo scopo di arrivare a questa percentuale, gli acquisti saranno effettuati “compatibilmente con le condizioni del mercato”, ma direttamente in Borsa.

Gazprom punta sulla Nigeria

L’africa è considerata nella strategia delle più importanti aziende produttrici di idrocarburi una area prioritaria di grande espansione. Fino ad oggi la Gazprom aveva avviato dei progetti nel nord del continente africano, inoltre in un progetto di scambio con l’azienda tedesca Basf otterrà una partecipazione in Libia. Questa compartecipazione è dovuta al fatto che le riserve di idrocarburi iniziano a scarseggiare, quindi le grandi aziende hanno bisogno di ottenere quote nei vari progetti produttivi mondiali.