Marina di Varazze, bilancio in controtendenza per la nautica

 La crisi colpisce anche il settore della nautica. Eppure, Marina di Varazze riesce ad andare in direzione contraria concludendo l’anno passato con un incremento nel fatturato del 17,78% pari a 10,6 milioni di euro rispetto al 2009. Ma non basta: infatti, con gli oltre 800 posti barca, ha registrato una percentuale di saturazione dell’83% sulle locazioni. Una tendenza ulteriore all’incremento è l’obiettivo per il 2011 che prevede un’occupazione dei posti barca pari al 90%, senza calcolare i transiti.

I dati di bilancio 2010 indicano, dunque, un andamento in netta controtendenza rispetto alla situazione del settore nautico. Infatti, l’Associazione Italiana Porti Turistici (Assomarinas) riporta, per tutti i più importanti porti nazionali ed europei, un dato dei transiti che arriva a sfiorare un – 15% e numeri decisamente negativi anche per vendita di carburante, servizi accessori, attrezzature, locazione di posti barca e ormeggi stanziali.

Caro-gasolio:i pescatori protestano. Porti bloccati, pescherecci ormeggiati e niente pesce fresco

Prosegue in tutti i principali porti italiani la protesta dei pescatori contro il caro-gasolio. La questione principale che agita i pescatori è il costo del gasolio: il carburante continua a salire e loro non se la sentono più di uscire in mare. Notte in bianco per molti pescatori che hanno deciso di controllare la riuscita dello sciopero e che nei mercati non arrivasse pesce fresco pescato in Italia o all’estero.

Banchi dei mercati vuoti, dunque, niente pesce fresco, pescherecci all’ormeggio e porti bloccati. Numerosi striscioni e cartelloni tappezzano le imbarcazioni e i porti ed esprimono la rabbia dei pescatori: “Caro gasolio, marineria ko”, “In mare non si va e il pesce non ci sta”, “Gasolio alle stelle pescatori al fallimento”. I pescatori denunciano il raddoppio, in poco più di sei mesi, del prezzo del gasolio che ha raggiunto gli 82 centesimi al litro.