Il sorpasso di Morgan Stanley su Goldman Sachs

 La prima volta arriva prima o poi per tutti, così come accaduto ora per Morgan Stanley e il suo sorpasso ai danni di Goldman Sachs: il sorpasso è stato favorito dai dati del secondo trimestre del 2011, con degli investimenti bancari e un reddito fisso nettamente superiori. Nel dettaglio, il reddito di Morgan Staney è stato pari a 2,09 miliardi di dollari e gli investimenti si sono attestati a quota 1,47 miliardi, mentre le stime di Goldman Sachs si sono fermate rispettivamente, a 1,6 e 1,45 miliardi di dollari. C’è da dire che negli ultimi undici anni non era mai successo che la banca newyorkese sopravanzasse la rivale, ma ora la realtà è ben diversa.

Tremonti: idee chiare su riforma fiscale ma mancano i fondi

 Il Ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, ha partecipato alla festa nazionale della Cisl svoltasi a Levico Terme, nel corso della quale è tornato sul tema attuale, molto attuale a livello politico, della riforma fiscale. Ebbene, il Ministro ha affermato di avere le idee chiare sulla riforma fiscale visto che è pronta, e che ci sta pensando da un anno.

Riforma fiscale: Berlusconi chiede pazienza, Angeletti non ci sta

 Nelle casse dello Stato, vista la pessima congiuntura che ci stiamo a fatica lasciando alle spalle, non ci sono risorse tali da poter mettere a punto nel breve un piano per la riduzione delle tasse nel nostro Paese. In merito il Premier Silvio Berlusconi è stato chiaro, chiarissimo, ed ha sottolineato come la riforma fiscale si farà comunque ma ci vorrà pazienza in quanto si tratta di un lavoro lungo ma anche duro. Ma i Sindacati non appaiono dello stesso avviso, e chiedono interventi nel breve a favore delle famiglie a reddito fisso, a partire dal segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, il quale ad Abano Terme, al congresso nazionale della Uil Trasporti, ha sottolineato come sia inaccettabile il fatto che il Governo non tagli le tasse al lavoro dipendente affermando che non ci sono i soldi.

Aviva scommette sui prossimi rimbalzi tecnici dell’equity sopratutto in Giappone ed Usa

 L’orizzonte è ingombro di nuvoloni neri ma nella strategia Aviva Investors c’è spazio per approfittare di rimbalzi di breve nell’azionario giapponese e americano, sovrappesando lo yen e cautelandosi con l’esposizione a scadenze ravvicinate del reddito fisso. Ci aspettiamo un ‘global hard landing’ e siamo quindi corti sull’equity spiega in un’intervista Gabriele Miodini, responsabile per l’Italia di Aviva Investors “tranne che per un sovrappeso tattico del 10% sul Topix e del 20% sullo S&P 500”. Un’altra carta da giocare sta nell’approfittare delle valutazioni risicate di singoli titoli e settori come quello farmaceutico, oltre che delle emissioni cosiddette “high yield”. “Se sei bravo a selezionare questi bond hai rendimenti da equity e un profilo di rischio da bond”, sottolinea Miodini, ricordando che l’aumento dei tassi di fallimento e la divaricazione degli spread con i titoli di stato rappresentano attualmente un “entry point” attraente.